WoO 173 Hol’euch der Teufel! (Il diavolo vi porti!), canone enigmatico
WoO 173 “Hol’euch der Teufel!” (Il diavolo vi porti!), canone enigmatico a Steiner, estate 1819, pubblicato per la prima volta nel catalogo Thayer; più recentemente da Willy Hess nel quinto fascicolo dei Supplemente della G.A. 1962. Hess 252 – KH (WoO) 173 – Thayer 220.
Il manoscritto originale è sconosciuto. Il canone è enigmatico e se ne sono dati scioglimenti diversi. Fu scritto per l’editore Steiner: “Hol’euch der Teufel! B’ hüt euch Gott!” (Il diavolo vi porti! Dio ve ne guardi!).
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: WoO 173 Hol Euch der Teufel! B’hüt’ Euch Gott! Rätselkanon (B-dur) nach einem eigenen Text Widmung: — NGAXII/2 AGA-SBG V/35 (2. Auflage: 36; Hess 253—254)
Origine e pubblicazione: Canone scritto nell’estate del 1819 a Mödling. La prima edizione apparve postuma nel 1865 nell’indice cronologico di Alexander W. Thayer. Durante una conversazione del marzo 1820, Friedrich August Kanne scrisse in uno dei libri di conversazione di Beethoven: “Sie haben an Steiner von Mödling im vorigen Sommer einen Canon infinitus geschickt ä due [Noten] keiner hat ihn aufgelöst ich habe ihn aufgelöst, denn er tritt in der Sekunde ein [Noten] er geht in infinitum Hol Euch der Teufel! B’hüt Euch Gott! war der Text.“ (BKh 1 p. 390f.) Beethoven si era trasferito a Mödling il 12 maggio 1819. L’editore musicale viennese Sigmund Anton Steiner volle fargli visita insieme a Karl Friedrich Zelter il 12 settembre 1819. I due incontrarono Beethoven sulla strada per Vienna. Beethoven era ancora a Mödling il 10 ottobre 1819 e tornò a Vienna solo in novembre. A quell’ epoca il canone era già stato scritto. Il tono di Beethoven nei confronti di Steiner e dei suoi dipendenti era spesso amichevole, burbero e leggermente grossolano. Dal 1820 il rapporto con Steiner si raffreddò notevolmente. Oltre alla soluzione a due voci alla settima inferiore, presentata da Kanne, Ludwig Misch ha proposto due soluzioni a quattro voci la cui terza e quarta parte possono essere utilizzate ad libitum nella terza superiore e nella settima superiore. Testo: Già nel 1815 Beethoven salutò Steiner in una lettera esattamente con le stesse parole (BGA 808 del 29 maggio 1815). Nel 1801 aveva trascritto tre battute di un canone con il testo “Hol dich der Teufel”. Parte del testo del canone WoO 178 per l’abate Stadler contiene anche l’augurio „Hol’ Sie der Teufel, wenn Sie nicht kommen“.
Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it
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