WoO 150 Abendlied unterm gestirnten Himmel – (Canzone della sera sotto il cielo stellato): Wenn die Sonne niedersinket (Quando il sole tramonta) per voce e pianoforte
Ziemlich anhaltend ♩ = 76
WoO 150 – “Abendlied unterm gestirnten Himmel” – (Canzone della sera sotto il cielo stellato): “Wenn die Sonne niedersinket” (Quando il sole tramonta) per voce e pianoforte dedicata al dottor Braunhofer, 4 marzo 1820, pubblicata la prima volta come appendice musicale alla Wiener Zeitschrift fur Kunst, Literatur, Theater und Mode del 28 marzo 1820. GA. n. 247 (serie 23/34) – Boett. XIII, 4 – Bruers 253 -KH. (Wo0)150 – L. IV, 351/» – N. p. 185 – T. 221.
II manoscritto originale si trova nella Nationalbliothek di Vienna; gli abbozzi nella Deutsche Stadtbibliothek di Berlino. Otto strofe (testo di H. Goeble), che, riunite a due a due, formano musicalmente quattro gruppi lievemente variati, rispondenti allo stato d’animo di serenità espresso dalle parole. Il testo:
Abendlied unterm gestirnten Himmel
Heinrich Goeble
Wenn die Sonne nieder sinket
Und der Tag zur Ruh’ sich neigt;
Luna freundlich leise winket
Und die Nacht herniedersteigt;
Wenn die Sterne prächtig schimmern,
Tausend Sonnenstraßen flimmern:
Fühlt die Seele sich so groß,
Windet sich vom Staube los.
Schaut so gern nach jenen Sternen
Wie zurück ins Vaterland,
Hin nach jenen lichten Fernen
Und vergißt der Erde Tand;
Will nur ringen, will nur streben,
Ihrer Hülle zu entschweben:
Erde ist ihr eng und klein;
Auf den Sternen möcht’ sie sein.
Ob der Erde Stürme toben,
Falsches Glück den Bösen lohnt:
Hoffend blicket sie nach oben,
Wo der Sternenrichter thront.
Keine Furcht kann sie mehr quälen,
Keine Macht kann ihr befehlen;
Mit verklärtem Angesicht,
Schwingt sie sich zum Himmelslicht.
Eine leise Ahnung schauert
Mich aus jenen Welten an;
Lange, lange nicht mehr dauert
Meine Erdenpilgerbahn;
Bald hab’ ich das Ziel errungen,
Bald zu euch mich aufgeschwungen,
Ernte bald an Gottes Thron
Meiner Leiden schönsten Lohn.
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: WoO 150 Abendlied unterm gestirnten Himmel Lied (E-dur) nach einem Gedicht von Otto Heinrich Graf von Loeben (Pseudonym: H. Goeble) für Singstimme und Klavier Widmung: Anton Georg Braunhofer NGA XII/1 Nr. 68 AGA 247 = Serie 23/34
Entstehung und Herausgabe: Komponiert im März 1820. Die Originalausgabe erschien im selben Monat als Musikbeilage zur Wiener Zeitschrift für Kunst, Literatur, Theater und Mode.
Creazione e pubblicazione: Lied composto nel marzo 1820. L’edizione originale apparve nello stesso mese come supplemento musicale alla Wiener Zeitschrift für Kunst, Literatur, Theater und Mode. Beethoven era stato incaricato da Johann Schickh – come negli anni 1816-1818 (vedi WoO 145, .48, 149) – di scrivere un contributo musicale per la sua rivista viennese di arte, letteratura, teatro e moda (in precedenza Wiener Moden-Zeitung ). L’annotazione di Schickh in un taccuino di conversazione del 22 novembre 1819 circa, in cui chiede informazioni sulle impostazioni delle canzoni con riferimento al conte von Loeben, suggerisce che Beethoven potrebbe aver ricevuto diversi testi da Schickh tra cui scegliere già nell’autunno 1819. Il tredicembre Schickh chese nuovamente informazioni sulla composizione e offrì un altro testo da musicare. Poiché Beethoven era molto impegnato alla fine del 1819/inizio 1820 con i lavori per la Missa Solemnis e con le controversie legali sulla custodia del nipote Karl, offrì un canone invece del Lied, probabilmente più gradito. L’11 febbraio 1820 Beethoven non aveva ancora trovato un testo adatto per la canzone richiesta da Schickh. Theodore Albrecht pensa che Beethoven abbia finalmente deciso, dopo una spiacevole conversazione con Joseph Karl Bernard il 2 marzo e di metter in musica la sera sera stessa. Sebbene la partitura autografa sia personalmente datata 4 marzo 1820, uno abbozzo risale al 10 marzo, identificato da Cooper, così come ulteriori annotazioni di Schickh nei Konversationshefte di Beethoven.
Dedica: Dott. Anton Georg Braunhofer, nato il 18 dicembre 1780 a Praga, morto nel 1845 a Vienna, professore di storia naturale e tecnica generale all’Università di Vienna e membro della facoltà di medicina. Come dimostra la dedica, Beethoven doveva conoscere bene il rispettato medico viennese già nel 1820. Braunhofer divenne il medico permanente di Beethoven negli anni 1825/26, ma non durante l’ultima malattia dell’inverno 1826/27. Numerosi scritti nei quaderni di conversazione e lettere documentano il rapporto medico-paziente. La lettera del 13 maggio 1825 (BGA 1967) contiene il canone WoO 189, e la lettera del 4 giugno 1825 (BGA 1981) contiene il canone WoO 190. L’ultima lettera superstite di Beethoven a Braunhofer risale al 23 febbraio 1826 (BGA 2123).
Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it
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