WoO 126 Opferlied (Canzone votiva): Die Fiamme lodert (La fiamma divampa) per voce e pianoforte (seconda redazione)
Langsam und feierlich
WoO 126 – Opferlied (Canzone votiva): “Die Fiamme lodert” (La fiamma divampa) per voce e pianoforte (seconda redazione), 1798 circa, pubblicata a Bonn (Simrock, 1808) insieme con altre due canzoni di Beethoven: “Neue Liebe, neues Leben” e “Der freie Mann”. GA. n. 233 (serie 23/19) – Boett. III/7 – B. 234 – KH. (WoO)126 – L. IV, p. 348/2 – N. p. 178 – P. 51 – T. 86.
Il manoscritto originale è sconosciuto. Un abbozzo si trova a pag. 6 e segg. del quaderno Grasnick (primo fascicolo), descritto da Nottebohm, del 1798-1799. Delle differenze con la redazione del 1796, rilevate da Herbst, è stato già detto; e così pure della fisionomia generale espressiva dell’opera, comune a tutte le sue redazioni. Alla musica di questa seconda redazione Wegeler adattò nel 1810 un testo massonico ad uso della sua loggia, facendone una specie d’inno propiziatorio per l’iniziazione dei novizi (“Bei der Aufnahme eines Maurers”).
Die Flamme lodert, milder Schein
Durchglänzt den [dunkeln]Eichenhain
Und Weihrauchdüfte wallen.
O neig’ ein gnädig Ohr zu mir
Und laß des Jünglings Opfer dir,
Du Höchster, wohlgefallen.
Sei stets der Freiheit Wehr und Schild!
Dein Lebensgeist durchatme mild
Luft, Erde, Feu’r und Fluten!
Gib mir als Jüngling und als Greis
Am väterlichen Heerd, o Zeus,
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: WoO 126 Opferlied Lied (E-dur) nach einem Gedicht von Friedrich von Matthisson für Singstimme und Klavier Widmung: — NGA XII/1 Nr. 17, 101 AGA 233 = Serie 23/19 SBG V/6 (Quelle 1.2, Hess 145)
Creazione e pubblicazione: la trascrizione incompiuta della canzone per pianoforte fu scritta alla fine del 1794/inizio 1795. Intorno al 1798 Beethoven revisionò questa canzone. La prima edizione presumibilmente non autorizzata di questa revisione fu pubblicata da Simrock a Bonn nell’aprile 1808. Mentre Helga Lühning e Kurt Herbst classificano la trascrizione incompiuta come una versione indipendente, Armin Raab propende per una bozza appartenente a WoO 126. Non è chiaro come la versione del 1798 sia arrivata a Simrock e all’edizione del “III Deutsche Lieder”. In questo contesto, Lühning ricorda una dichiarazione di Ferdinand Ries, secondo cui i fratelli di Beethoven avrebbero venduto segretamente composizioni più antiche all’ insaputa del fratello. Altri schizzi superstiti dell’inverno 1801/02 e 1806 non furono inclusi nella prima edizione. Per altre versioni del canto sacrificale dopo il 1808, vedere op. 121b
Testo: Friedrich von Matthisson (1761-1831), „Opferlied“ (1788), Flamburg “Musen Almanach für 1790”, Johann Heinrich Voß, pagina 87. Come per WoO 117, esiste anche una versione parodiata di questa canzone di Franz Gerhard “Wegeler Bei der Aufnahme eines Maurers“ (ristampata integralmente in Wegeler/Ries p. 67). Beethoven non sapeva nulla di questo arrangiamento, poiché la sua lettera a Wegeier del 2 marzo 1810 scrisse: “mann sagt mir, daß Du in euren Freymaurerlogen ein lied von mir singst, vermuthlich in E dur, was ich selbst nicht habe“ (BGA 439). Prima esecuzione sconosciuta.
Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it
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