WoO 114 Selbstgespracht (Soliloquio): Ich, der mit flatterndem Sinn… (Io, che con volubile animo…) per voce e pianoforte
WoO 114 – Selbstgespracht (Soliloquio):” Ich, der mit flatterndem Sinn…” (Io, che con volubile animo…) per voce e pianoforte, 1792 (non oltre l’ottobre), pubblicato la prima volta nel Supplemento della GA., 1888. GA. n. 275 (serie 25/12) – B. 264 – Boett. II/9 – KH. (WoO)114 – P. 33 – Sch. p. 218/35.
Titolo ufficiale: WoO 114 Ein Selbstgespräch Lied (E-dur) nach einem Gedicht von Johann Wilhelm Ludwig Gleim für Singstimme und Klavier Widmung: — NGA XII/1 Nr. 77 AGA 275 = Serie 25/12
Il manoscritto originale (Grasnick 28) si trova nella Deutsche Staatsbibliothek di Berlino. La pagina è notevole per l’aderenza dell’espressione musicale al testo poetico, sia nella parte vocale che nella leggera continua pulsazione di quella pianistica, ove un gaudente, avvezzo già a scherzare con l’amore, confessa di essersi ora innamorato sul serio. Autore del testo: Joh. L. Gleim. Un passo del pianoforte ritornerà nell’ultimo tempo del Primo Concerto per pianoforte e orchestra; un altro ne fa presentire il secondo tema del primo tempo.
Ich, der mit flatterndem Sinn
Bisher ein Feind der Liebe bin
Und es so gern beständig bliebe,
Ich! Ach! Ich glaube, daß ich liebe.
Der ich sonst Hymen angeschwärzt
Und mit der liebe nur gescherzt,
Der ich im Wankelmut mich übe,
Ich glaube, daß ich Doris liebe.
Denn ach! Seitdem ich sie gesehn,
Ist mir kein’andre Schöne schön.
Ach, die Tyrannin meiner Triebe,
Ich glaubte gar, daß ich sie liebe.
Creazione e pubblicazione: Abbozzato a Bonn nel 1792, probabilmente completato a Vienna nel 1793. La prima edizione fu pubblicata postuma nel 1888 come parte dell’AGA da Breitkopf & Härtel a Lipsia. Lo schizzo può essere datato al 1792 sulla base degli abbozzi contigui per le variazioni WoO 40. La scrittura manoscritta della partitura autografa è quella tipica degli anni 1793-1795. Per mancanza di ulteriori indizi, Douglas Johnson fa risalire la fonte al 1793 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 91). Helga Lühning sospetta che il manoscritto conservato sia la copia di una prima trascrizione fatta a Bonn e non più conservata (Lühning/NGA XII/1 KB p. 83).
In una lettera del 5 giugno 1822, Beethoven offrì all’editore C. F. Peters di Lipsia, oltre alla Missa Solemnis, numerosi lavori precedenti per la pubblicazione, tra cui „mehrere ausgeführte Gesänge mit Klawier“, che includevano anche WoO 114, al prezzo di 12 ducati. (Dal listino: Nr. 4: „E dur Ich der mit flatterndem Sinn bisher“; BGA 1468). Tuttavia, le trattative contrattuali non portarono ad una conclusione positiva e la canzone rimase inedita durante la vita di Beethoven.
Testo: Johann Wilhelm Ludwig Gleim (1719-1803), pubblicato per la prima volta nella sua raccolta di canzoni “Lieder” (Amsterdam/halberstadt 1749, p. 52). Successivamente ristampato più volte, occasionalmente con piccole varianti. Il testo musicato da Beethoven corrisponde alla prima edizione del 1749. Prima esecuzione sconosciuta. Abbozzi: A-Wgm, A 61, 2 fogli. Datazione: 1792, poco prima che Beethoven lasciasse Bonn (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 251), trascrizione parziale: Nottebohm/Beethoveniana ll p. 573. Partitura: Re-Sib, Mus. SM. autogr. Beethoven Grasnick 28. Datazione: probabilmente 1793 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 91). 4 fogli; 8 pagine di spartiti 1r-4v. Carta: formato orizzontale, 22,5 x 31,5 cm, l4 righe. Provenienza: Friedrich August Grasnick, Berlino. – Acquisita nel 1879. Descrizione: Lühning/NGA XII/1 KB p. 83. Prima edizione nell’ AGA. Documenti su lettera: BGA 1468, 1473. Bibliografia: Lühning/NGA XII/1 KB p.83f. – Tyson/PriceList pagg. 55, 57, 62.
Per gentile concessione della Staatsbibliothek zu Berlin Preußischer Kulturbesitz)
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