WoO 32 Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” «con due Paia di occhiali obbligati»
I) (Senza indicazione di tempo) – II) Adagio (Hess 24) – III) Minuetto – IV) Finale (Kafka pagina 79)
WoO 32 – Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” «con due Paia di occhiali obbligati» 1795 – 1798. – pubblicato come appresso. Bruers 298 – KH. (WoO)32 – Hess 22, 23, 24 – Peters 63.
Il manoscritto originale si trova nella raccolta Kafka del British Museum. La curiosa aggiunta al titolo: “mit zwei obligaten Augenglasern” (… con due paia di occhiali obbligati) è una scherzosa allusione alla debolezza di vista dei primi due interpreti: che furono, forse, lo stesso Beethoven (che aveva fatto pratica come violista nell’orchestra elettorale di Bonn) e Zmeskall.
L’opera rientra nel novero delle piccole composizioni per due strumenti (nel nostro caso non frequentemente accoppiati insieme) determinate da qualche particolare ragione d’ordine tecnico o più probabilmente dal desiderio di compiacere amici musicisti o dilettanti: come ad esempio la Sonatina per due flauti, i Duetti per clarinetto e fagotto, i vari pezzi per mandolino e pianoforte, la sonata Opus 17 per pianoforte e corno. Il primo tempo, pubblicato a Lipsia, Peters, nel 1912, da Fritz Stein, è in una chiara forma di sonata e di equilibrata struttura.
Il frammento del secondo tempo, che si trova nello stesso foglio (23 battute di sola viola) è stato pubblicato in fac-simile ed in stampa, da Willy Hess in Musica, novembre 1953. Il minuetto è stato pubblicato da Carl Haas nel 1952 presso Peters Hinrichsen, Londra. Tutti e tre i tempi sono stati poi inclusi da Hess nel sesto fascicolo dei supplemente zur G.A. 1963. Ecco la descrizione che fece Hess di questi pezzi, da lui nominati Hess 22, 23 e 24:
I) Duo (Tempo di Sonata) in mi bemolle maggiore per viola e violoncello, intitolato Duett mit 2 obligaten Augengläsern (Duetto con due paia di occhiali obbligati), composto nel 1795. L’autografo si trova nel Kafka Sketchbook al British Museum (Add. Ms. 29801 ff. 135-137). [Ora si trova alla BL. Il Kafka Sketchbook è stato curato da Joseph Kerman e pubblicato col titolo Autograph Miscellany, ca. 1786 to 1799, British Museum, Londra 1970.] La prima edizione del Duo è stata pubblicata nel 1912 da Fritz Stein per la C.F. Peters di Lipsia. [Catalogata nel Kinsky/Halm, a p. 472, come WoO 32. Una seconda edizione, così come l’edizione dei due pezzi che seguono, è stata pubblicata da Hess in SBG, voi. VI, 1963, p. 7. In quell’edizione, tutte e tre i numeri di catalogo, e cioè 22-24, sono stati raggruppati e catalogati sotto il numero WoO 32, rafforzando così la convinzione che essi erano stati pensati come movimenti dello stesso lavoro e non come tre opere separate.]
III) Minuetto in mi bemolle maggiore per gli stessi strumenti del numero precedente [, viola e violoncello]. L’autografo è nello stesso sketchbook (folio 119). [Cfr. il riferimento al Kafka Sketchbook del numero precedente.] La prima edizione è stata pubblicata da Karl Haas nel 1952 per la Peters/ Hinrichsen di Londra. Haas sospetta che questo sia il secondo movimento dell’Augengläserduett. [Cfr. la nota al numero 22 precedente.]
II) Frammento di un movimento lento, di 23 battute, in do maggiore per gli stessi strumenti (viola e violoncello); autografo nello stesso sketchbook (folio 137). La prima edizione fu pubblicata da W. Hess su Musica, novembre 1953, in facsimile e trascrizione. Cfr. anche il riferimento che ne fa Willy Hess, sulla stessa rivista, nel suo articolo Beethovens Augengläserduett — ein Torso?, dove viene avanzata l’ipotesi che il frammento in do maggiore sia il programmato secondo movimento e che il Minuetto sia il terzo movimento dei duetti Augengläser. Viene discussa anche la possibilità che Beethoven abbia pianificato un finale per l’opera completa. [Cfr. la nota al numero 22 precedente.]
Due parole su Nicolaus Zmeskall von Domanovetz: dai primi anni del suo soggiorno viennese Beethoven aveva stretto con l’ungherese Nicolaus Zmeskall von Domanovetz (1759-1833), funzionario della Cancelleria di Corte, un’amicizia che mantenne per tutta la vita, dedicandogli anche nel 1810 il Quartetto serioso in fa minore opus 95.
Zmeskall era buon musicista (compositore, violoncellista, autore fra l’altro di vari Quartetti) e nutrì per il maestro un sentimento molto devoto manifestandolo nelle più diverse maniere: da una subordinata collaborazione artistica, suonando con lui privatamente in quartetto o in duo, al disbrigo di affari e alla prestazione di servigi più modesti, in tante piccole contingenze della vita comune (ricerca e apprestamento di alloggi, commissioni varie, cura di oggetti di cancelleria).
Doveva avere un buon carattere per adattarsi docilmente agli epiteti buffoneschi, e non sempre troppo gentili, che Beethoven gli affibbiava di tanto in tanto in ragione della confidenza, gratificandolo anche di titoli nobiliari inesistenti o contraffatti. Amico devoto, in ogni modo, fino alla morte.
Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” pagina I del manoscritto, primo tempo.
Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” pagina II del manoscritto, primo tempo.
Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” pagina III del manoscritto, primo tempo.
Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” pagina IV del manoscritto, primo tempo.
Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” pagina V del manoscritto, primo tempo. Ventitrè (23) battute per sola viola, per un eventuale secondo tempo. (Hess 24)
Duetto, in mi bemolle maggiore, per viola e violoncello “mit zwei obligaten Augenglasern” manoscritto, Minuetto (Hess 23) ed abbozzo (a piè pagina) di un quarto movimento.
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