Trattato di armonia e composizione – Parte seconda
CAPITOLO X – Della prima specie di contrappunto semplice e severo a quattro parti.
Ciascun accordo qui è composto delle quattro note appartengono alla sua costituzione: quando per evitare successioni erronee non si può far uso dell’ottava, si raddoppia la terza, con la sesta, che i due intervalli non siano formati con la nota sensibile. Bisogna soprattutto fare un uso sconveniente delle tre specie di morti, piegare la più seria attenzione ai rapporti delle parti tra di loro, e di queste con passo; poiché il canto fermo messo alla parte superiore può, per esempio, essere in armonia regolare col basso e formare successioni viziose con una delle parti intermedie. La necessità di vice nulla meno qualche volta che si chiude un occhio, o piuttosto si tiri un orecchio per la quinta nascosta, può una successione di ottave. Giova assai collocare ciascun intervallo nell’ordine naturale che gli conviene, affinché le altre parti si raggruppino seco lui senza sforzo. La natura e il sentimento musicale indicano il luogo che devono occupare le consonanze.
Pagina tratta da: Ludwig van Beethoven – Studi ossia Trattato di armonia e di composizione; prima versione italiana con note di F.G. Fétis (1784-1871) e L.F. Rossi (1805 – 1863) Milano, Luigi Ricordi & C. 1855, traduzione da Ignaz Xaver von Seyfried Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapunkte und in der Compositions=Lehre , Wien, Tobias Haslinger, 1832. (traduttore Luigi Felice Rossi)