Trattato di armonia e composizione – Parte seconda
CAPITOLO IX – Della quinta specie del contrappunto semplice a tre parti .
La parte di ripieno deve fare armonia regolare con le altre. Il contrappunto deve cantare in un modo naturale e facile: per quanto è possibile, bisogna evitare i salti gli intervalli alterati o di una estensione troppo notevole. Le terminazione, appartenere alle contrappunto della seconda o della quarta specie.
In questo nota bene il punto di riposo è difettoso, perché la minima re è al tempo debole, ma è tollerzile, perché questa stessa nota è legata con la misura seguente.
Parecchi (autori) pretendono che i contrappunti del modo minore debbano terminarsi in una terza minore: nego. Io credo al contrario che dei tuoni minori la terza maggiore è di una terminazione eccellente. All’ affanno succede la gioia: alla pioggia il bel tempo. Il mio spirito si ricorda come quand’io contemplo la luce argentina dell’astro notturno.
Qui scorgersi una licenza. Io pure ho voluto una volta forum di questo proverbio: non vi ha regola senza eccezione; cominciare con la sesta e fare un accordo imperfetto nella prima misura, ex ufficio doveva trovarsi un accordo perfetto. Frattanto senza rancore mi assoggetterò alla correzione, in peccato mortale del contrappunto a quattro parti, collocando al di sotto del tempo do la terza la come nota di basso: allora il quadriclinium sarà compiuto; allora tutto andrà bene, e i signori filistei saranno no nolens, volens, costretti a perdonarmi.
Pagina tratta da : Ludwig van Beethoven – Studi ossia Trattato di armonia e di composizione; prima versione italiana con note di F.G. Fétis (1784-1871) e L.F. Rossi (1805 – 1863) Milano, Luigi Ricordi & C. 1855, traduzione da Ignaz Xaver von Seyfried Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapunkte und in der Compositions=Lehre , Wien, Tobias Haslinger, 1832. (traduttore Luigi Felice Rossi)