Trattato di armonia e composizione – Parte prima
CAPITOLO VI –
Accordi risultanti da un ritardo introdotto negli accordi consonanti.
La risoluzione dell’ ultimo di questi esempi fa vedere la differenza che v’ ha tra l’ accordo di seconda e quello di nona, in ci la dissonanza può avere un moto ascendente. L’ accordo di quarta e quinta, o accordo di undecima ristretto, designarsi con 4, o 4/5.
La quinta ritardata per la sesta.
L’ arco al disopra del 6 serve a distinguere questa sesta (che cangia di natura) della sesta di passaggio.
L’ ottava dell’ accordo perfetto è qualche volta ritardato della settima maggiore.
Qui scorgersi la differenza fra la settima maggiore (ossia la nota sensibile che forma settima col basso) e la settima reale (della dominante) la cui risoluzione si fa discendendo di un grado.
Accordi a un solo ritardo nell’ accordo di sesta. Accordo di sesta e nona.
La terza ritardata dalla quarta nell’ accordo di sesta produce un accordo di quarta e sesta dissonante.
Nell’ accordo di sesta, la sesta è qualche volta ritardata dalla settima.
Il caso si presenta nella nona (o seconda), quand’ essa ritarda la decima o terza.
Accordi ad un solo ritardo nell’ accordo di quarta e sesta. Accordo di quarta, sesta e nona.
La sesta dell’ accordo di quarta e sesta può essere ritardato dalla settima.
Del pari, la quarta dell’ accordo di quarta e sesta dalla quinta.
Quando la sesta nell’ accordo di quarta e sesta è ritardata dalla quinta, questa deve ascendere.
Accordi ad un solo ritardo introdotto in quello di settima. Accordo di sesta e settima.
La terza dell’ accordo di settima può essere ritardata dalla quarta.
Accordo di settima e nona.
Qualche volta la sesta ritarda la settima.
Accordi a un solo ritardo introdotto negli accordi di quinta e sesta, terza e quarta e seconda. Per esempio, la sesta ritarda dalla settima nell’ accordo di quinta e sesta.
La terza ritardata dalla quarta e la quinta ritardata dalla quarta.
Nell’ accordo di terza, quarta e sesta, la sesta è ritardata dalla settima, la quarta dalla quinta, la terza dalla seconda, e a cinque parti, l’ ottava dalla nona.
In egual modo si procede per la sesta nell’ accordo di seconda (tritono).
Pagina tratta da : Ludwig van Beethoven – Studi ossia Trattato di armonia e di composizione; prima versione italiana con note di F.G. Fétis (1784-1871) e L.F. Rossi (1805 – 1863) Milano, Luigi Ricordi & C. 1855, traduzione da Ignaz Xaver von Seyfried Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapunkte und in der Compositions=Lehre , Wien, Tobias Haslinger, 1832. (traduttore Luigi Felice Rossi)