Opus 25 Serenata in re maggiore, per flauto, violino e viola
I) Entrata – Allegro II) Tempo ordinario di un Menuetto – III) Allegro molto – IV) Andante con variazioni – V) Allegro scherzando vivace – VI) Adagio – VII) Allegro vivace e disinvolto
Opus 25 – Serenata in re maggiore, per flauto, violino e viola, 1795-1796, pubblicata a Vienna, Cappi, primavera 1802.GA. n. 62 (serie 8/4) – Bruers 25 – KH. 25 – L. II, pagina 41 – Nottebohm 25 – Thayer 92 – Biamonti 114.
Il manoscritto originale è perduto. Composta prima della Serenata op. 8 per violino, viola e violoncello, più semplice e meno importante, quest’opera ne differisce però anche sostanzialmente per il carattere. Il tempo più grazioso è l’Entrata; il più pomposo ed aulico il Minuetto, con due Trii di struttura affine, destinati a dar risalto rispettivamente al violino e al flauto. Minore interesse desta l’Allegro molto (che ha fuggevoli punti di contatto con lo Scherzo dell’op. 27/2 e con il Finale dell’op. 31/2). Nell’Andante il tema si svolge in tre variazioni ornamentali che danno rilievo, di volta in volta, all’abilità dei singoli strumentisti. L’Allegro scherzando mette a contrasto la vivacità del ritmo puntato delle due prime parti con la flebile linea melodica delle altre due. Il successivo Adagio è come un breve respiro prima dell’Allegro vivace che costituisce il Finale: spigliata pagina conclusiva piena di vivacità ritmica.
Titolo originale: Opus 25 Serenade (D-dur) für Querflöte, Violine und Viola Widmung: – NGA VI/1 AGA 62 = Serie 8/4
Creazione e pubblicazione: il periodo della composizione non può esser determinato con precisone. Gli schizzi per il 7° movimento risalgono probabilmente al 1801. L’edizione originale in parti fu pubblicata nel marzo 1802 da Giovanni Cappi a Vienna. Un cenno isolato per una pubblicazione si può trovare in una lettera di Franz Anton Hoffmeister al suo socio Ambrosius Kühnel datata 8 agosto 1801: „Beethoven hat ein trio für flöte, Violin und Viola fertig, soll ich es kaufen [?]“ (BGA 49 nota 4). Alcuni aspetti stilistici suggeriscono una data d’ origine molto precedente (Voss/NGA VI/1 p. 389f). Giovanni (Johann) Cappi fu socio di Artaria & Comp. Quando se ne separò il 16 maggio 1801, rilevò le lastre da stampa corrispondenti alla sua quota nell’azienda, che costituirono la base della sua casa editrice, fondata nello stesso anno (riferimento in Weinmann/Artaria p. 13 , colonna „Übergang“, sigla “Cp”). Lasciò invariati i numeri editoriali di Artaria e continuò la numerazione per la propria produzione. Le sue edizioni delle opp. 25-27 recano quindi i numeri dell’editore 878-881 (sequenza 881, 880, 878, 879). La serenata non venne riportata nelle pubblicità della Wiener Zeitung, forse proprio per queste ambiguità durante il passaggio tra case editrici (Weinmann/G.Cappi p. 49). Prima esecuzione sconosciuta. Abbozzi per il 7° movimento: doppio foglio, sopravvissuti in due fogli singoli: (a) A-Wgm, A 79, foglio 1 recto; (b) D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven Grasnick 2, foglio 42 (Kramer/0p30 p. 31), facsimile: Virneisel/Grasnick 2, ulteriore facsimile: SBB/online. Datazione: non prima del 1800, probabilmente 1801 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 389). Edizione originale (parti) 1802 (marzo). Vienna, Gio. Cappi, VN/PN 881.- Titolo: “SERENATA / per / Flauto, Violino, e Viola / Composta / dal Sigr. / LUIGI van BEETHOVEN / Opera 25. / A Vienna presso Gio: Cappi. /
Per gentile concessione della Staatsbibliothek zu Berlin Preußischer Kulturbesitz)
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