M° Beetoven (sic) “La notte dei Morti” Marcia funebre
in memoria del Maestro Cav. Demetrio Sollazzi rapito ai vivi e all’ arte quanto la patria aveva bisogno di scelti sparatori
Copiata da Sollazzi Demetrio all.vo Mus.le 39° Reg.to fanteria
Napoli 5 febbraio 1911
Il professore Bruno Domenicanti alias Brunetto Cardameno
Ci scrive il nipote Giorgio: Io ricordo che piccolino, morto nonno Demetrio, chiesi a mio papà con sorpresa e ammirazione mal celata: “Nonno ha trascritto una marcia funebre di quello che ha scritto la Quinta Sinfonia (per me, all’epoca l’alfa e l’omega della musica)? Nonno doveva essere bravo veramente. Solo che Beethoven si chiama Ludwig e Beethoven si scrive con l’acca.” Mi spiegò che era il compito assegnatogli alla scuola di musica della Nunziatella e all’epoca si italianizzavano tutte le parole. Quando anni dopo (avevo ormai esplorato l’opera conosciuta di Ludwig, grazie anche alle manifestazioni mondiali per il bicentenario e alla bellissima filodiffusione e alle numerosissime pubblicazioni, ma siamo nel 1970, io 14enne), la suonai al piano esposi I miei dubbi sull’autenticità.
Mi fu risposto che la Nunziatella è un’accademia militare dove non si “scherzava” e che nonno era una persona seria (io in 8 anni non l’ho mai visto ridere, anche se con me era gentile e mi portava a fare lunghe passeggiate, dove non si parlava, ma si mangiavano I frutti spontanei -cosa di più gradevole per un bambino?) e che se aveva scritto Beethoven sua doveva essere la marcia.
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