Una nuova copia d’ epoca della lettera del 20 dicembre 1824 di Charles Neate a Beethoven
Collezione del Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it
Una recente acquisizione del Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it (agosto 2023) è l’ origine della creazione della seguente pagina. Si tratta di una copia con traduzione in tedesco d’ epoca, vivente Beethoven, della celebre lettera del 20 dicembre 1824 spedita da Charles (Carl) Neate a Beethoven. La lettera consta di 4 facciate, 20×27 cm, con il contenuto approssimativamente eguale a quello scritto da Karl van Beethoven in un bifolio conservato a Berlino Staatsbibliothek zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz, Berlin, Germany Mus.ms.autogr. Beethoven, L. v. 35,43 b. In attesa della perizia grafologica, vi presentiamo per esteso il documento.
Lettera 1914: Charles Neate a Beethoven
Londra, 20 dicembre 1824
Caro Beethoven,
da lungo tempo accarezzavo il desiderio di vederLa in questo paese dove credo che il Suo talento sia apprezzato piü che in qualsiasi altro. Ricevo ora da parte della Società Filarmonica il gradito incarico di invitarLa qui1 e non dubito che in un breve soggiorno presso di noi Lei sarä in grado di guadagnare una somma di denaro sufficiente a compensare largamente gli oneri del viaggio.
La Società Fil. intende darLe per la Sua visita 300 ghinee aspettandosi in cambio che Lei diriga Pesecuzione delle Sue opere, assicurando la presenza di almeno una di esse in ogni concerto.
La Società chiede pure che Lei scriva una Sinfonia e un Concerto, i qua-li dovranno essere eseguiti durante la Sua permanenza da noi ma che resteranno di Sua proprietà.
Spero, caro B, che accetterä queste condizioni, le più vantaggiose che la Società Fil. possa offrirLe; credo pure che un viaggio qui da noi Le sarà tanto più gradito in quanto troverà soltanto degli amici.
Lei potrebbe dare un’accademia che Le procurerà 500 sterline, ma sono molti i modi di sfruttare il Suo talento e la Sua celebrità. Se porta i Quartetti, di cui Le scrissi,2 fanno altre 100 sterline, cosi potrà star sicuro che accumulerà una grossa somma di denaro e non vedo il motivo per cui non debba accumularne abbastanza da rendere più gradevole il Suo futuro.
Spero che risponderà senza indugio dicendo che accetta le proposte.3 -Approfitto dell’occasione per dirLe che sono un Suo sincero amico e che Lei si vedrà circondato da molti pronti a cogliere ogni occasione per manifestar-Le la loro considerazione e ammirazione; al grande Beethoven, la cui gloria splende in questo paese piü in alto che mai
I nostri concerti cominciano a metà febbraio e terminano in giugno. La Sua nuova Sinfonia è arrivata4 e la prima prova avrà luogo il 17 gennaio, ma spero che Lei stesso la dirigerà nel nostro primo concerto,5 Si dice che ce ne sia una copia a Parigi6 – Ma spero che non sia vero.
La prego di scrivermi al più presto e mi creda sempre il Suo amico sincero
Charles Neate.
Il mio indirizzo è:
Foley Place Londra.
Abbia la bontà di scrivermi in francese o in tedesco con caratteri francesi.
Fonte: originale (probabilmente in inglese) sconosciuto; testo dalla traduzione eseguita per Beethoven dal nipote Karl, 1 foglio, 1 pagina scritta; Berlino, Staatsbibliothek (aut. 35, 43b – vedere a fianco).
1 Nella seduta del 19 dicembre 1824 i direttori della Società Filarmonica avevano deciso: “di invitare Beethoven in questo paese per i prossimi concerti, offrendogli la somma di trecento ghinee, alla condizione che scriva una Sinfonia e una Concertante per l’uso esclusivo della Società durante la sua permanenza in Inghilterra e che assista all’esecuzione delle sue opere” (Di-rectors’minute books; Londra, British Library, Loan 48.2/2).
2 Lettera 1737 del 2 settembre 1823.
3 Beethoven chiese 100 ghinee supplementari per materiale e spese di viaggio, v. lettera 1924 del 15 gennaio 1825.
4 Una copia della partitura dell’op. 125 accuratamente riveduta da Beethoven, oggi a Londra, British Library, Loan 4 n. 21. Non è certo che si tratti della stessa partitura che Beethoven forni il 27 aprile 1824 a Kirchhoffer per la Società Filarmonica.
5 La Nona Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Londra il 21 marzo 1825 sotto la direzione di Sir George Smart. Fu il terzo concerto della Società Filarmonica nella stagione primaverile del 1825.
6 Beethoven respinse fermamente il sospetto, v. lettera 1924.
Charles Neate (28 marzo 1784 – 30 marzo 1877[1]) fu un pianista e compositore britannico, membro fondatore della Royal Philharmonic Society. Dal 1815 al 1816 visse a Vienna e divenne amico di Ludwig van Beethoven. Alla Philharmonic Society pubblicizzò la musica di Beethoven e di altri compositori dell’epoca.
Nacque a Londra e studiò pianoforte con John Field e composizione con Joseph Wölfl. Il 2 marzo 1806 fu ammesso come membro della Royal Society of Musicians. Nel 1813 fu uno dei membri originari della Royal Philharmonic Society, di cui divenne direttore e dove talvolta si esibì o diresse l’ orchestra.
Dal 1815 visse all’estero per due anni. Per alcuni mesi fu a Monaco, studiando contrappunto con Peter Winter. Nel maggio 1815 si recò a Vienna, dove rimase fino al febbraio 1816. Un mercante viennese, Johann Hering, anch’egli musicista, lo presentò a Beethoven. Beethoven, non potendo dare lezioni a Neate, lo raccomandò a Emanuel Aloys Förster, ma supervisionò regolarmente gli studi musicali di Neate; i due si incontrarono a Baden bei Wien, dove Beethoven soggiornò durante l’estate del 1815.
Tornato a Londra, Neate portò con sé tre ouverture di Beethoven da suonare alla Philharmonic Society: le ouverture de “Le rovine di Atene op. 113”, “Re Stefano” op. 117, e “Zur Namensfeier” op. 115; tuttavia queste non ebbero una accoglienza calorosa. Neate riportò altre opere che Beethoven sperava potessero essere pubblicate in Inghilterra. La corrispondenza tra Neate e Beethoven continuò a riguardare la pubblicazione di opere e l’esecuzione di opere da parte della Società Filarmonica. Neate, George Thomas Smart e l’allievo di Beethoven Ferdinand Ries (che viveva a Londra in questo periodo) fecero molto per pubblicizzare la musica di Beethoven a Londra.
Nel 1818 fu uno dei membri fondatori della Regent’s Harmonic Institution, una casa editrice musicale fondata con l’intento di raccogliere fondi per la Royal Philharmonic Society e il suo restauro delle Argyll Rooms.
Nel dicembre 1824 Neate scrisse a Beethoven, a nome della Società Filarmonica, invitandolo a recarsi a Londra: La Società Filarmonica è disposta a pagarle trecento ghinee per la sua visita, aspettandosi che lei stesso diriga le esecuzioni delle sue opere, di cui una deve essere ascoltata in ogni concerto. Ci si aspetta anche che lei scriva una sinfonia e un concerto, da eseguire durante la sua visita, che potrà considerare in seguito come sua proprietà…. Approfitto di questa occasione per dirvi che sono un vostro sincero amico, e che sarete circondato da un gran numero di persone che sfrutteranno ogni occasione per dimostrare la loro stima e ammirazione per il grande Beethoven, la cui fama brilla più che mai in questo Paese. Beethoven prese seriamente in considerazione l’offerta, ma la visita in Inghilterra non ebbe luogo. Divenne molto noto come pianista e insegnante. Fu il primo a suonare in Inghilterra, ai concerti della Philharmonic Society, i Concerti per pianoforte e orchestra n. 3 e n. 5 di Beethoven. Morì a Brighton nel 1877, dopo molti anni di ritiro.
Come compositore Neate scrisse principalmente per pianoforte. La sua Serenata per due esecutori su un solo pianoforte, op. 15, fu recensita nel 1827: “This is composed in the style that belongs to the Serenade: it is flowing, easy and unostentatious… But… we cannot avoid saying, that the subject-matter is decidedly unequal to the extent over which it has spread….”
Il Capriccio per Pianoforte, su un’aria tedesca, fu recensito nel 1828: “Mr. Neate is one of those excellent musicians whose sterling worth is not to be injured, nor his judgement misled by the commands of fashion. He is judicious in yielding enough to the present taste, not to be behind-hand in the refinements effected by the progression of art, but he selects those improvements that suit well with his own elegant and expressive style; all this is exemplified in his capriccio.”
Il Secondo Grande Trio, per Pianoforte, Violino e Violoncello, op. 22, fu recensito nel 1831: “This was performed by Mr. Neate at one of his concerts…. The first movement is the least striking of the whole…. The Andante… will gain the suffrages of all who possess real taste…. The Minuet and Trio have both a great deal of that very rare commodity, originality, and abound in spirit well kept up…. The finale, differing in style from the other parts of the Trio, derives much of its effect from contrast…. This work requires a superior pianist to execute it, but it exhibits none of those freaks which only the contriver of them can play….”
Beethoven scrisse per lui WoO 168 due canoni: WoO 168/1 Das Schweigen (Il silenzio): Lerne Schweigen (Impara a tacere). WoO 168/2 Das Reden (La parola): Rede, Rede (Parla, parla).