Canzoni a cappella su testi di Pietro Metastasio. Hess Anhang 48, 49, 50, 53 – 56
[Scritti dal barone Carl Doblhof-Dier e copiati da Beethoven .]
Le nove canzoni a cappella su testi di [Pietro] Metastasio che seguono sono catalogate nel Thayer come i pezzi 7-15 del n. 264:
Hess Anhang 48 – Quartetto “Nel mirarvi o boschi”, in re maggiore. [Scritto dal barone Carl Doblhof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Hess Anhang 49 – Duetto “Nel mirarvi o boschi”. [Scritto dal barone Carl Doblhof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Hess Anhang 50 – Terzetto “Quanto è bella la campagna”, in sol maggiore. [Scritto dal barone Carl Doblhof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Hess Anhang 51 – Duetto “Venne contento”, in sol maggiore. [Scritto da Alexander Cornet e copiato da Beethoven (vedere pagina dedicata).]
Hess Anhang 52 – Duetto “Su questo colle erboso”, in la maggiore. [Scritto da Alexander Cornet e copiato da Beethoven (vedere pagina dedicata).]
Hess Anhang 53 – Quartetto “La pastorella al prato”, in do maggiore. [Scritto dal barone Carl Doblhof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Hess Anhang 54 – Terzetto “O care selve antique”, in mi bemolle maggiore. [Scritto dal barone Cari Doblhof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Hess Anhang 55 – Terzetto “Se lontan ben mio”, in sol maggiore. [Scritto dal barone Carl Doblhof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Hess Anhang 56 – Terzetto “L’onda che mormora”, in re maggiore. [Scritto dal barone Carl Dobl- hof-Dier e copiato da Beethoven (v. oltre).]
Riguardo agli autografi, gli stessi pezzi sono citati come canzoni italiane a cappella. Beethoven ha copiato i pezzi per motivi di studio e Thayer erroneamente li ha considerati come opere originali. Un errore questo che, secondo Hans Böttcher in Beethoven als Liederkomponist, Benno Filser Verlag, Augusta, 1928, nessun autore dei nostri giorni si è mai preoccupato di correggere, [Questo è un giudizio ingeneroso, poiché lo stesso Hess ne parla circa 30 anni dopo il commento di Böttcher, e oggi la corretta identificazione dei pezzi è un dato largamente acquisito.] I pezzi 7-9 e 12-15 del Thayer (A 48-50 e A 53- 56) provengono, secondo le conclusioni di Nottebohm in Beethovens Studien, p. 232, dal barone Carl Doblhof-Dier, e si trovano nei suoi Sei divertimenti campestri a due, tre e quattro Voci. I due numeri rimanenti (A 51 e A 52) provengono da Alexander Cornet, un maestro di canto che viveva a Vienna intorno al 1796. Nottebohm li ha ritrovati nei Sei duetti per 2 Soprani con Accompagnamento di Cembalo… di Cornet, pubblicato da Artaria a Vienna nel 1793. Doblhof e Cornet erano compagni di studio di Beethoven presso Salieri.
(Tutte le canzoni sono riprodotte sia per ensemble vocale sia per gruppo strumentale di fiati)
Del Barone Karl Doblhoff–Dier (1762–1837) sappiamo relativamente poco. Fu allievo di Antonio Salieri e compose principalmente canzoni. Insieme a suo fratello Ignaz, ereditò il Sauerhof a Baden e fece costruire a Joseph Kornhäusel un hotel con bagno, ristorante e cappella circondato da un giardino all’inglese tra il 1820 e il 1822.
Bibliografia
- Constantin von Wurzbach: Doblhoff-Dier, Karl Freiherr. In: Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich. 24. Theil. Kaiserlich-königliche Hof- und Staatsdruckerei, Vienna 1872, S. 391.
- Constantin von Wurzbach: Doblhoff-Dier, Karl Freiherr. In: Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich. 26. Theil. Kaiserlich-königliche Hof- und Staatsdruckerei, Vienna 1874, S. 372.
- Doblhoff-Dier Karl Frh. von. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL). Volume 1, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1957, p. 189.
Gli esempi musicali di questa pagina sono curati da Graziano Denini. Chi volesse consultare o richiedere questi file, può contattare l’ autore tramite il nostro modulo di contatto.