Hess 102 – Contraddanze (9) per pianoforte
Hess 102 – Contraddanze (9) per pianoforte, 1800 – primavera 1802, pubblicate parzialmente a Vienna, Mollo, primavera 1802. B. 141 – H. 102 – KH. 14 (p. 451) – L. IV, p. 343/12 -N. p. 138.
Si tratta della riduzione per pianoforte dei nn. 8, 7, 4, 10, 9, 1, 2, 5 e 12 delle 12 Contraddanze per orchestra di cui al n. 295. Il manoscritto (copia riveduta da Beethoven, proveniente dalla raccolta Artaria 140) è conservato nel deposito della Preussische Staatsbibliothek presso l’Università di Tubinga. I primi sei numeri apparvero in edizione Mollo nell’aprile 1802; tutti e nove sono stati pubblicati più recentemente da W. Hess nell’ottavo fascicolo dei Supplemente zur GA., 1964.
Versione per pianoforte di nove delle dodici Contretänze, WoO 14 (GA, serie 2, n. 17a). Nell’edizione del 1802 presso Mollo di Vienna, esse apparvero nel seguente ordine: nn. 8, 7, 4, 10, 9 e 1. L’autografo di Berlino (Artaria 140) contiene i sei numeri in una copia riveduta da Beethoven, come anche i nn. 2, 5 e 12, che evidentemente non sono stati pubblicati. Rimane aperta la questione relativa al dubbio se le trascrizioni pianistiche delle danze siano da attribuirsi o meno a Beethoven. Inizialmente si era pensato che la vecchia GA avesse dovuto contenere nella serie 18 n. 197 i sei numeri citati, e al n. 200 della stessa serie la trascrizione per pianoforte della Marcia militare in re maggiore (serie 2, n. 15). Cosi non e stato, e i quattro numeri dell’edizione (199-202) sono rimasti inutilizzati. Non abbiamo nessun indizio per poter affermare che la trascrizione per pianoforte della marcia citata (“Marsch zur grossen Wachtparade”) sia di Beethoven. [Questo scomposto gruppo di trascrizioni per pianoforte ha una storia molto confusa e congetturale.
Devo a Mark Zimmer la seguente informazione al riguardo: “Solo le prime sei, dell’ insieme delle dodici, sono state pubblicate in versione per pianoforte (Mollo, Vienna 1802); tuttavia lo spartito di un copista ne contiene altre tre. E dubbio che Beethoven abbia mai scritto una versione pianistica delle altre tre danze. La numerazione di tali trascrizioni non segue la numerazione delle versioni orchestrali. Secondo Barry Cooper, le n. 1 e 9 risalgono al 1791 a Bonn, la n. 3 probabilmente al 1795, mentre le nn. 4, 5 e 7 al tardo 1801. La n. 2 deriva dalla musica per il balletto Die Geschöpfe des Prometheus, op. 43 ed e stata usata anche nel finale della terza Sinfonia. Secondo Shin A. Kojima le n. 8 e 12 del WoO 14 (vale a dire, le n. 1 e 9 dell’Hess 102) ‘… sono forse state trascritte da Karl van Beethoven, il fratello del compositore, sulla base degli abbozzi di Ludwig stesso”. Per ulteriori informazioni sulla storia complessa di queste danze, si vedano le considerazioni di Shin Kojima nel “Kritischer Bericht” che fa parte del Beethovens Sämtliche Werke, a cura di Martin Staehelin in collaborazione col Beethoven-Archiv, Bonn, Abteilung II, Band 3, G. Henle Verlag, Monaco 1980. Le versioni per pianoforte delle prime sei contraddanze sono state pubblicate da Hess in SBG, vol. VIII, 1964, a p. 40, mentre il secondo gruppo di tre, nello stesso volume, a partire da p. 42.]
(Green – Hess)
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Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn