Un brano inedito, battuto in varie aste nei primi anni del XX secolo e sempre invenduto. Intorno agli anni ’20 un ingegnere (di cui non è stata svelata l’identità) acquista il manoscritto a Parigi, da un antiquario. Il documento rimane custodito dai suoi eredi, nei Paesi Bassi quando nel 2018 si recano al Mozarteum per presentarlo. Gli studi (durati 2 anni) hanno evidenziato che non si trattava di uno schizzo ma di una composizione completa. È stata confermata l’autenticità e datato all’inizio del 1773, brano legato al terzo viaggio di Mozart (aveva 17 anni).
Si tratta di una riduzione per tastiera probabilmente destinata a sua sorella Nannrel.
L’originale, conservato presso la Biblioteca Mozartiana della Fondazione Mozarteum di Salisburgo, porta la segnatura Autogr. 626b/16 ed è l’unico esemplare. Consta di un unico foglio di carta da lettere in formato oblungo sul quale è stato vergato il pentagramma a mano. Come sottolinea Ulrich Leisinger (direttore della ricerca della Mozarteum Foundation) “vi è un’insolito uso di piccole riprese” che come da usanza si eseguivano una volta forte e una volta piano (effetto eco). Visionando il manoscritto si nota che vi sono poche correzioni, una scrittura frettolosa, come se l’artista l’avesse scritto di getto.
Il 27 gennaio 2021, per il 265° anniversario della nascita di Anadeus, per la prima volta, il pianista Seong-Jin Cho ha suonato i cosiddetti “94 secondi di gioia pura” in diretta streaming dalla prestigiosa sala del Mozarteum. Ho assistito alla diretta ed è stato molto interessante ascoltare la presentazione.
Ho studiato il brano e quello che ho avvertito è stata una sensazione di purezza e spensieratezza. Un ragazzo che viaggiava con il padre e la sorella per portare la sua arte al di fuori del suo paesino natale. Se il brano fosse stato indirizzato alla sorella, come ipotizzano gli studiosi, dev’essere un atto di amore fraterno e anche di riconoscimento del talento femminile. Il fatto che Mozart abbia portato la Ployer e la Aurnammher a livelli alti, mettendole in prima linea, manifesta l’apertura del Genio alla figura femminile vista come musicista emancipata. Nannrel vive nella musica di Mozart ed è presente.