La case di Beethoven
[Durante il suo soggiorno Viennese Beethoven cambiò, in città, almeno trenta volte abitazione. Questi frequenti cambiamenti di casa crearono per il Maestro parecchi problemi, che si aggiunsero alle sue continue preoccupazioni domestiche. A partire dal 1804, le sue lettere informano abbastanza estesamente su tutto questo: ricerca di una casa adatta, costo dell’affitto, riparazioni, traslochi, controversie coi padroni o con i vicini di casa coi quali litigava sovente, motivi di scontentezza per un dato alloggio e così via. Quale fosse la ragione di questi continui cambiamenti non è chiaro. “Una delle più curiose manie di Beethoven” ha scritto Seyfried, “era il cambiare casa; il trasloco comportava naturalmente non pochi problemi, perché Beethoven doveva portare tutto con sé [pianoforte compreso, ovviamente], e spesso perdeva della roba. Non appena aveva preso possesso di un nuovo appartamento trovava subito che qualcosa non andava, e allora si metteva subito alla ricerca di uno nuovo”. Nel ricercare una nuova abitazione aveva delle idee abbastanza chiare e delle pretese. Ad esempio, desiderava delle case le cui finestre guardassero a sud, sugli spazi aperti che, nel periodo in cui lui visse a Vienna, circondavano la città subito fuori le mura. Era il così detto Glacis. D’altra parte Beethoven, oltre alle trenta abitazioni cittadine, alloggiò in almeno altre trenta case subito fuori le mura di Vienna, in luoghi di villeggiatura o di cure termali, e in qualche albergo. Infatti dal 1802 fu sua abitudine andare a trascorrere l’estate, fino all’inizio dell’autunno, in campagna. E naturalmente anche in queste case si portava il pianoforte. Ma guarda caso nelle sue lettere non si trovano lamentele a proposito del trasporto del suo strumento da una casa all’altra, e sì che a volte le sue stanze erano in cima a ripide rampe di scale. Certo che del trasporto del pianoforte doveva essere sempre preoccupato se in una lettera dell’estate 1803, da Oberdöbling, scrive a Ferdinand Ries [K.77], chiedendogli di andare da Mattheus Andreas Stein, il figlio di Johann Andreas, che aveva aperto una sua fabbrica di pianoforti e di chiedergli di fargli avere lì uno strumento perché, aggiunge, “Ho paura di far trasportare qui il mio”. I luoghi abitualmente frequentati in estate erano Heiligenstadt, Döbling, Hetzendorf, Baden, Mödling, che ai suoi tempi erano dei piccoli agglomerati di case o piccoli villaggi di campagna, ma che oggi sono diventati dei sobborghi della città che li ha completamente o quasi completamente inglobati. Negli anni 1811 e 1812 scelse per i soggiorni estivi le stazioni termali di Teplitz, Karlsbad e Franzesbad. Tutto questo doveva avere un certo peso per le sue finanze, perché Beethoven in certi periodi dell’anno si trovava ad avere in affitto due case contemporaneamente, quella estiva e quella di Vienna. Negli anni 1816-1817 e 1819-1820 poi, ebbe addirittura una contemporanea seconda sistemazione in Vienna, una volta all’albergo “Zum Römischen Kaiser”.
Certe tappe di questo suo pellegrinaggio domestico meritano di essere ricordate. Al suo arrivo a Vienna, nel novembre 1792, Beethoven alloggiò in un attico nel distretto dell’Alsergrund, subito fuori le mura della città, al numero 45 dell’Alserstrasse, che corrisponde all’odierno numero 30 della Alserstrasse. Dopo un paio di mesi si trasferì in un piccolo alloggio, al piano terreno dello stesso stabile, ove rimase dal gennaio 1793 all’estate 1794; si trasferì allora al primo piano dello stesso stabile, ospite del Principe Lichnowsky, che aveva lì la sua residenza cittadina, dove rimase fino alla primavera del 1795. Questa casa merita di essere ricordata per vari motivi. Prima di tutto perché, dopo che la lasciò, ebbe inizio il suo pellegrinaggio da una casa all’altra, per soggiorni di solito di pochi mesi. Uniche eccezioni: l’alloggio sul Mölkerbastei, di proprietà del Barone Pasqualati, ove vivrà a più riprese, per periodi abbastanza lunghi, ma con le solite fughe estive e qualche interruzione, dall’ottobre 1804 alla primavera del 1815; e la casa sul Glacis Alsergrund 200, la Altes Schwarzspanierhaus, ove vivrà dall’ottobre 1825 alla morte. Il secondo motivo è che questa casa era del sig. Strauss, un tipografo; sarà lui, 35 anni dopo, a stampare l’invito per i funerali di Beethoven, distribuito nella bottega di Haslinger. Il terzo motivo è che il destino volle che la Schwarzspanierhaus, in cui Beethoven ebbe l’ultima residenza e morì, fosse molto vicina alla sua prima abitazione e nello stesso distretto, l’Alsergrund.
Un’altra abitazione che merita di essere ricordata è quella al quarto piano nella casa del Barone von Pasqualati sulle mura di Vienna, Mölkerbastei 1239, che esiste ancora oggi all’indirizzo Mölkerbastei 8. È una grande magnifica casa, di aspetto imponente, la cui struttura è rimasta quella dei tempi di Beethoven. La facciata, ben riverniciata di color azzurrino, (che ho rivisto sabato, 26 ottobre 2002), conserva la dignità di una casa importante dell’epoca. I gradini della scala a chiocciola, sono sempre quelli sui quali ha posato molte volte i piedi, per salire e per discendere, Beethoven stesso, come dimostra il fatto che molti sono stati riparati nella loro parte centrale, quella sottoposta a maggiore usura. E probabilmente anche il corrimano di ferro è ancora quello di un tempo. Ma anche se lo avessero cambiato non ha nessuna importanza: il muro circolare è certo sempre lo stesso al quale si appoggiava, rientrando stanco, Ludwig. Credo che l’atmosfera, salendo, sia sempre quella di un tempo. L’appartamento, o meglio le stanze, sono invece molto cambiate. Due, hanno ancora, come le case viennesi di un tempo, un pavimento in larghe doghe di legno, incurvate dal tempo, verniciate con uno spesso strato di vernice color marrone scuro. Non dimentichiamo che nella descrizione del Barone di Trémont l’appartamento era costituito da due stanze soltanto. Le stanze adiacenti, che non so se furono abitate dal maestro o sono state solo aggiunte per ampliare gli spazi dedicati ai cimeli, sono invece stanze profondamente restaurate: il pavimento è ricoperto con un moderno pavimento di legno, e nonostante le riproduzioni di spartiti e immagini appese all’intorno, manca del tutto ogni atmosfera del tempo. Guardando dalla finestra non si vede più il bosco viennese; di fronte si ergono i muri del palazzo dell’Università e sotto, vi è una piazzetta con una colonna. In questa casa Beethoven visse per periodi più o meno lunghi, dal 1804 al 1815. Il Barone Pasqualati, che ammirava molto Beethoven, aveva dato ordine che, quando il maestro se ne andava, la casa non fosse affittata ad altri, tanto era sicuro che, come spesso accadde, sarebbe ritornato.
Infine la Schwarzpanierhaus, la Casa degli Spagnoli Neri. Fu l’ultima, grande e signorile abitazione del Maestro. Si chiamava così perché faceva parte di un complesso edilizio in cui aveva avuto sede un convento di frati spagnoli, la cui tunica era nera. Sfortunatamente lo stabile fu demolito nel 1903, per speculazione urbanistica, nonostante i tentativi di salvarla fatti da alcune associazioni culturali viennesi. Sappiamo però molto bene com’era questa casa: la facciata, con le finestre delle stanze abitate da Beethoven, è stata disegnata anche nei giorni dei funerali del Maestro e fotografata negli anni successivi; e prima della demolizione anche l’interno, con le grandi scale e le stanze di Beethoven, fu fotografato. Sulla facciata della casa che la ha sostituita una lapide ricorda il soggiorno del grande compositore.
L’indirizzo delle residenze del Maestro in certi periodi si conosce con certezza poiché si trova scritto sulle sue lettere; talvolta ne parlano i suoi visitatori; talaltra lo si è scoperto grazie a pazienti ricerche o per informazioni ottenute da coloro che gli furono vicini. L’indirizzo di Beethoven a Vienna è rimasto ignoto per alcuni periodi. Molte volte Beethoven non si è curato di scrivere l’indirizzo nelle sue lettere, nei suoi scritti, o si è limitato a frasi molto generiche, ad esempio “una bella casa che dà sui bastioni” [Lettera a Wegeler 29 giugno 1801, E.65]. Specialmente negli ultimi anni era un personaggio talmente noto che, in una lettera a Schlesinger del 13 novembre 1821 [A.1060], poteva orgogliosamente scrivere: “Non occorre altro indirizzo che: “A Ludwig van Beethoven”.
Ed ecco un elenco aggiornatissimo delle residenze di Beethoven in Vienna e fuori Vienna, ricostruito in base ai dati riportati da Schindler, Frimmel, Thayer, e l’Epistolario.]
Vienna. Novembre 1792-dicembre 1972.
Alsergrund, Alsergasse nr.45, Attico
Oggi: Alsergasse nr.30
Vienna. Gennaio 1793-estate 1794
Alsergrund, Alsergasse nr.45, Piano terreno
Oggi: Alsergasse nr.30
Vienna. Estate 1794-maggio 1795
Alsergrund, Alsergasse nr.45 (Casa Lichnowsky), Primo piano
Oggi: Alsergasse nr.30
Vienna. Maggio 1795-febbraio 1796
Ogylyisches Haus, Kreuzgasse nr. 35, Primo piano
Oggi: Löwelstrasse 6
In viaggio a Praga, Dresda, Lipsia e Berlino. Febbraio 1796-luglio 1796
Si trattò di un vero e proprio giro concertistico, che forse non era neppure in programma, ma durante il quale Beethoven riscosse grande successo come improvvisatore ed esecutore delle sue opere, come ad esempio a Praga, ove fu eseguita l’Aria “Ah perfido!” Op.65, scritta per Madame Dussek, e a Berlino, ove suonò con Duport le sue Sonate per violoncello e pianoforte Op.5. Beethoven tornò a Vienna, in data non precisata, all’inizio di luglio, quando Berlino si svuotò per le vacanze estive.
Vienna. luglio 1796-maggio 1799
Indirizzo ignoto.
Vienna. Maggio 1799-gennaio 1800
Sankt Petersplatz nr.650, Terzo piano
Oggi: Sankt Petersplatz nr.11
Nelle memorie della Contessa Therese Brunsvik si dice che Beethoven, nella primavera del 1800, viveva in Sankt Petersplatz, e che per raggiungere la sua stanza si dovevano salire tre ripide rampe di scale.
Estate 1799. Mödling. Indirizzo ignoto.
Vienna. Gennaio 1800-primavera 1801
Greinersches Haus, Tiefer Graben nr.241, Terzo piano
Oggi: Tiefer Graben nr.10
L’indirizzo di casa qui è sicuro, perchè riportato sull’annuncio del concerto del 2 aprile 1800, nel quale furono eseguite oltre a una sinfonia di Mozart e parti della Creazione di Haydn, anche un Concerto per pianoforte di Beethoven (non si può sapere quale), il Settimino Op.20, una nuova Sinfonia di Beethoven in Do maggiore, la Prima. Inoltre Beethoven improvvisò. Qualcuno ha però supposto, in base a varie descrizioni, che si trattasse di una delle case che stavano dietro e all’interno di quella citata.
In Viaggio a Pest. Aprile 1800-giugno 1800
Le notizie su questo viaggio non sono molte. Come si apprende dagli appunti della famiglia Brunsvik, Beethoven fu a Pest dalla fine di aprile all’inizio di luglio, periodo in cui egli visitò sovente la residenza estiva dei Brunsvik. Beethoven suonò con il famoso cornista Giovanni Punto la sua Sonata Op.17 per corno e pianoforte, a Pest il 7 maggio. Ma sul resto del soggiorno mancano notizie.
Estate 1800. Unterdöbling. Indirizzo ignoto.
Vienna. Primavera 1801-maggio 1802
Hamberger Haus, Wasserkunstbastei nr.1275
Oggi: Seilerstätte 15
Fin dai tempi di Thayer, si è pensato di poter identificare l’alloggio di Beethoven in questo periodo con la casa di Johann Nepomuk Hamberger sul Wasserkunstbastei, il cui ingresso dava sulla Sailerstätte. Nella sua lettera a Wegeler, del 29 giugno [1801] [K.52], Beethoven ne parla, ma dice soltanto “ora ho una bella casa che dà sui bastioni, il che per la mia salute vale il doppio”. Per cui l’identificazione non è affatto sicura. Molti anni dopo però Beethoven tornò in questa zona, quando nel 1815 andò a vivere a casa Lamberti, una casa piena di sole e con una bella vista sul sobborgo di Landstrasse e sul Glacis.
Estate 1801. Hetzendorf. Indirizzo ignoto.
Maggio-ottobre 1802. Heiligenstadt Herrengasse nr.13. Oggi: Probusgasse nr.6
La casa della Probusgasse nr.6 di Heiligenstadt, quella del “Testamento”, conserva intatta tutta la sua atmosfera. Nulla è cambiato: al di là del pesante portone in legno, pochi passi sul pavimento di pietra irregolare dell’andito a volta, portano nel cortile, in cui cresce un antico albero silenzioso. Nessun rumore. Il tetto della casa, di ardesia molto spiovente è ricoperto in gran parte di muschio. Pochi gradini di legno, certamente rifatti, conducono al piccolo appartamento, le cui finestre danno ancora oggi sul bosco, ove ai lati si intravedono, non molto distanti, le mura di piccole costruzioni. [Domenica, 27 ottobre 2002.]
Vienna. Ottobre 1802-aprile 1803
“Zum silbernen Vogel”, Sankt Peterspaltz nr.649, secondo o terzo piano.
Oggi: Sankt Petersplatz nr.11
Durante questo periodo Beethoven abitò anche temporaneamente presso la Contessa Erdödy, Jedelsee, Augasse nr.58. Oggi Jeneweingasse nr.17
Vienna. Aprile 1803-inizio 1804
Theater an der Wien, Laimgrube, An der Wien nr.26
Oggi: Linke Wienzeile nr.6
Estate 1803. Baden. Indirizzo ignoto. Poi Oberdöbling. Hofzeile nr.4. Oggi Döblinger Hauptstrasse nr.92.
La casa nella Döblinger Hauptstrasse esiste ancora. Era di proprietà di un fabbricante di aceto, Franz Nusser. È stata modificata ed ampliata. È conosciuta col nome dell’ultimo proprietario, “Biederhof”, ma anche come “Casa dell’Eroica”. La “Eroica Haus”, al 95 (o 92) della Hauptstrasse a Oberdöbling, nel 1803, quando in estate vi abitò Beethoven e lavorò alla Waldstein, al Triplo Concerto e all’Eroica, era un casale in mezzo alle vigne. Oggi è una casa che si affaccia fra una serie ininterrotta di case e palazzi, su una strada molto trafficata. Ho letto da qualche parte che ai tempi di Beethoven era solo ad un piano; ora vi è un piano soprastante che è quello che viene fatto visitare, nelle cui stanze sono raccolti cimeli beethoveniani. Resta affascinante il fatto che il cortile, sul retro, si apra ancora sulla campagna come un tempo. [Domenica 27 ottobre, 2002.]
Vienna. Maggio 1804-giugno 1804
Rothes Haus,Alsergrund,Alservostädter Glacis nr.173
Oggi: fra Garnisongasse, Frankgasse, e Rothenhaus- gasse.
Questa abitazione stava ad angolo retto rispetto alla chiesa e alla Schwarzpanierhaus, e aveva di fronte la grande spianata su cui fu costruita la nuova Votiv-Kirche. In un primo tempo visse da solo in un appartamento; poi si sistemò in quello, nella stessa casa, in cui viveva Stephan von Breuning. Ma ai primi di giugno 1804, mentre pranzava con Stephan, venne a sapere che agli agenti degli Estheràzy, che erano i proprietari del palazzo, non era stato comunicato che egli aveva lasciato il suo appartamento, e che così era costretto a pagarne comunque l’affitto. Questo provocò una violenta lite; Beethoven piantò il pranzo e se ne andò da casa trasferendosi a Baden. L’antica amicizia portò poi ad una riconciliazione fra i due.
luglio 1804. Baden. Indirizzo ignoto.
Agosto-settembre 1804. Oberdöbling. Hofzeile nr.4 (stessa casa dell’estate 1803?)
A quanto riferisce Thayer, prima di recarsi in luglio a Baden, il Maestro passò un breve periodo a Hetzendorf.
Vienna. Ottobre 1804-estate 1808.
Casa Pasqualati, Mölkerbastei nr.1239
Oggi: Mölkerbastei nr.8
Fu Ries a trovare questo alloggio per Beethoven; “dal quarto piano” scrisse “si godeva una bellissima vista”. Beethoven non vi abitò continuativamente, ma in pratica il barone Pasqualati lo tenne sempre a disposizione del maestro che vi ritornò a più riprese.
Vienna. Fine 1804-autunno 1805.
Theater an der Wien, Laimgrube, An der Wien nr.26
Oggi: Linke Wienzeile nr.6
Estate 1805. Hetzendorf. Indirizzo ignoto
Probabilmente Beethoven soggiornò ad Hetzendorf da giugno a settembre lavorando a Leonore, salvo un breve periodo in luglio in cui rientrò a Vienna e s’incontrò con Cherubini e Vogler da Sonnleithner.
Estate 1806. In Ungheria.
Settembre-Ottobre. In Slesia, al Castello Lichnowsky di Grätz vicino a Troppau, ove secono Thayer si trasferì verso la fine dell’estate.
Estate 1807. Baden. Joanneshof. Oggi Johannesgasse
Heiligenstadt. Indirizzo ignoto
Settembre 1807. Ad Eisenstadt
Ad Heiligenstadt Beethoven lavorò alla Quinta Sinfonia in Do minore e alla Messa in Do maggiore.
Vienna. Inverno 1807-1808.
Krugerstrasse nr. 1074, ospite della Contessa Erdödy (ma tiene anche la Casa Pasqualati).
Oggi: Krugerstrasse nr.10
Estate 1808. Heiligenstadt. Kirchengasse (Grinzigerweg) nr.8. Oggi Grinzigerstrasse nr.64
Aurtunno 1808. Baden. Alter Sauerhof. Oggi Weilburgstrasse
A Heiligenstadt Beethoven abitava nella stessa casa in cui abitava la famiglia Grillparzer. Le finestre di Beethoven davano sulla strada; quelle dei Grillparzer sul giardino. La madre del poeta stava sovente seduta fuori della porta ad ascoltare Beethoven suonare. Un giorno il Maestro, che detestava essere ascoltato, uscì fuori e la scoprì là, in ascolto. Nonostante le scuse della signora e la promessa di tenere chiuso il passaggio fra i due appartamenti, Beethoven non suonò più. La casa è ancora conservata.
Vienna. Autunno 1808-aprile 1809.
Casa Erdödy. Krugerstrasse nr.1074
Oggi: Krugerstrasse nr.10
Beethoven ebbe a disposizione un alloggio negli appartamenti della Contessa Erdödy. Questa eccellente pianista era solita dare dei concerti privati in cui si eseguivano molte musiche di Beethoven, che lei interpretava magistralmente.
Vienna. Inizio 1809
Casa Pasqualati, Mölkerbastei nr.1239
Oggi: Mölkerbastei nr.8
Probabilmente vi torna per breve tempo
Vienna. Maggio 1809-29 settembre 1809
“Klepperstall”, Teinfalstrasse, Innere Stadt 82.
Oggi: Schreyvogelgasse nr.1
Proprietario della casa era l’avvocato Andreas Gostischa. Beethoven nell’autunno 1808 si era trasferito presso la Contessa Erdödy. Dopo la lite con lei, cui si riferisce la lettera del marzo 1809 [K.186], nella quale il Maestro le chiede scusa, si cercò questa abitazione di cui cominciò a lamentarsi ancor prima di trasferirvisi (dopo il 24 aprile 1809) perché pensava che il padrone di casa lo avesse imbrogliato. Il successivo trasloco ebbe luogo alla Walfischgasse il giorno 29 settembre 1809.
Vienna. Ottobre 1809-inizio 1810
Walfischgasse nr.1087, secondo piano
Oggi: Walfischgasse nr.11, angolo Akademiestrasse nr.22°
In questo stabile che guardava sul Glacis vi era anche una casa di tolleranza.
Estate 1809. In Ungheria, al Castello di Korompa. A Baden. Alter Sauerhof
A Korompa Beethoven sarebbe stato ospite dei Brunsvik. Ma vi è chi dubita di entrambi questi soggiorni dati gli eventi bellici dell’epoca. I Francesi giunsero a occupare nuovamente Vienna. Ma Andersson e l’Epistolario riportano, come spedita da Baden, una lettera al dr. Troxler [A.225, E.399], perché questa era l’attribuzione di Thayer.
Non si sa esattamente la durata del soggiorno a Baden, da dove sarebbe andato avanti in dietro con Vienna come suggeriscono certe lettere dell’estate 1809.
Vienna. Inizio 1810-marzo 1814
Casa Pasqualati, Mölkerbastei nr.1239
Oggi: Mölkerbastei nr.8
Estate 1810. Baden. Johanneshof
Thayer riferisce che in questa estate Beethoven non prese una stabile dimora a Baden, ma andò avanti e indietro con Vienna.
Estate 1811. Teplitz: alloggia nella “Harfe” in Badgasse. Poi si reca a Grätz.
Varnhagen von Ense, che trascorse con Rahel Levin le sue vacanze a Teplitz, ha lasciato un interessante resoconto di quei giorni e della sua conoscenza con Beethoven.
Estate 1812. Baden. “Alter Sauerhof”
Estate 1812-novembre 1812. Teplitz: Hotel “Zur goldenen Sonne“ e “Zur Eiche“. Karlsbad: Hotel “Aug’ Gottes. Franzensbad.
Maggio-settembre 1813. Baden. “Alter Sauerhof“
Vienna. Febbraio 1814-giugno 1814.
Bartensteinsches Haus, Mölkerbastei 94, primo piano
Oggi: Mölkerbastei nr.10
Giugno-settembre 1814. Baden. Johanneshof?
Vienna. Settembre1814-ottobre 1814.
Indirizzo ignoto
Vienna. Novembre 1814-primavera 1815.
Casa Pasqualati, Mölkerbastei nr.1239
Oggi: Mölkerbastei nr.8
Vienna. Primavera 1815-aprile 1817
Lambertisches Haus, Auf der Seilerstadt nr.1055-56, terzo piano.
Oggi: Seilerstätte nr.21
Beethoven aveva già vissuto qui vicino circa dodici anni prima: la casa del Conte Lamberti, molto soleggiata, aveva una magnifica vista sul Glacis, dalla Karlkirche e i Giardini del Belvedere fino ai lontani Carpazi.
Estate 1815. Baden. Johanneshof?
Autunno 1815. Unterdöbling. An der Steige nr.33-34. Oggi: Silbergasse nr.4 e Nusswaldgasse nr.2
A Baden Beethoven passò parecchio tempo in compagnia di Charles Neate, che prese una casa vicino alla sua. Con il musicista e pianista inglese, suo grande ammiratore, fece lunghe passeggiate nei boschi e nella Helenen-Thal. Di questo soggiorno Neate parlò con Thayer nel 1861, descrivendogli l’entusiasmo di Beethoven per la natura: “La natura era come un cibo per lui; sembrava vi vivesse dentro”.
luglio-ottobre 1816. Baden. Ossolynisches Schloss Alandgasse nr.4. Oggi: Breitnerstrasse nr.26
Vienna. Inverno 1816-1817.
Hotel “Zum Römischer Kaiser”, Renngasse nr. 145
Oggi: Renngasse nr.1
Che Beethoven abbia abitato in questo stabile è stato riferito da Carl Friedrich Hirsch. Ma non si sa se egli vi si sia trasferito temporaneamente o vi abbia soltanto dato delle lezioni; pare certo infatti che Beethoven abbia tenuto l’abitazione che aveva in Sailerstätte fino al 27 aprile 1817, pagando quindi, contemporaneamente, due affitti in Vienna.
Vienna. Aprile-Ottobre 1817.
Haus zum grünen Kranz, Landstrasse nr. 268, secondo piano.
Oggi: Landstrasser Hauptstrasse nr.26
Questa abitazione fu scelta probabilmente perchè era vicina a casa Streicher e all’istituto Giannattasio del Rio.
Inizio estate 1817. Heiligenstadt. Schöglisches Haus. Am. Platz nr. 66. Oggi Pfarrplatz nr. 2
È stupefacente come la casa sulla Pfarrplatz 2, ad Heiligenstadt, abbia conservato le caratteristiche esteriori che aveva all’inizio dell’estate del 1817, epoca in cui fu abitata da Beethoven. Ancor oggi è identica a quella rappresentata nei disegni e schizzi della prima metà dell’ottocento. La casa ha due corpi con in mezzo un cortile; sulla facciata vi è una statua in legno di St.Florian degli anni 1820; sulla piazzetta si affaccia la chiesa di St. Jacob. Beethoven vi alloggiò nel maggio 1817; le sue stanze erano nella parte sinistra della casa, al primo piano. Tutto, all’interno della costruzione, è stato rinnovato e ristrutturato. Quello che resta certo invariato è il fascino del cortile interno, con un pergolato e le foglie gialle autunnali, nel quale passava entrando ed uscendo, e probabilmente passeggiava, il Maestro.
[Mi sono fermato qui a bere birra, non vino, come avrebbe fatto lui. Domenica, 27 ottobre 2002.]
luglio-agosto 1817. Nussdorf. Greinischeres Haus. Oggi Khalenbergstrasse nr.26.
Nella Khalenbergstrasse, al numero 26, cioè a Nussdorf poco distante da Heiligenstadt, vi è una bellissima piccola casa settecentesca, che fu abitata, nell’estate 1817, da Beethoven. È molto decadente e decaduta. Le rimane l’aspetto leggero e cantante. La porta d’ingresso potrebbe essere sempre la stessa da oltre 180 anni. Quello che certo è invariato è il portale, con i suoi gradini, così come la decorazione a stucchi e rilievi della facciata. Anche gli infissi delle finestre mi pare dimostrino tantissimi anni. Non è possibile entrare e sapere quali fossero le stanze di Beethoven. [La strada è deserta, ma l’unica automobile che si vede è parcheggiata proprio lì davanti. Domenica, 27 ottobre 2002.]
Vienna. Ottobre 1817-aprile 1818.
Haus zur grünen Baum, Gärtnergasse nr.26, secondo piano (o Haus zur grünen Kranz, Landstrasse nr.268?)
Oggi: Gärtnergasse nr.5
Vienna. Aprile 1818-maggio 1819.
Haus “Zur grünen Baum“, Gärtnergasse nr.26
Oggi: Gärtnergasse nr.5
Anche questa casa si trova nel sobborgo Landstrasse.
Maggio-settembre 1818. Mödling. Hafnerhaus. Herrengasse nr.76. Oggi Hauptstrasse nr.79
Beethoven giunse a Mödling il 29 maggio, col nipote e due persone di servizio. La casa esiste ancora oggi con un bel cortile chiuso da un porticato ad archi. Beethoven abitava in un appartamento al primo piano formato da una grande sala che dava sul cortile, due piccole stanze che davano sul giardino e sul cortile e una piccola cucina. Alla destra della porta di ingresso vi è una targa commemorativa che però porta la data sbagliata del 1820, anno in cui Beethoven a Mödling abitò in un’altra casa.
Maggio-ottobre 1819. Mödling. Hafnerhaus. Herrengasse nr.76. Oggi Hauptstrasse nr.79
Vienna. Ottobre 1819-maggio 1820.
Fingerlingsches Haus, “Zur goldene Birne“ Josephstadt Glacis, Schwibbogengasse nr.6
Oggi: Auspergstrasse nr.3
Vienna. Inverno 1819-1820.
“Zum alten Blumenstöck”, Ballgasse 986
Oggi Ballgasse nr.6
Beethoven tornò a Vienna, da Mödling, alla fine di ottobre 1819. La casa a Josephstadt Glacis era stata scelta in modo da essere vicino all’istituto di Blöchinger, ove si trovava il nipote. Ma in questo periodo Beethoven ebbe anche un secondo alloggio, quello della Ballgasse, che si trova citato in due atti del tribunale.
Una guida turistica dice che Nella Trautsongasse c’è una abitazione in cui Beethoven abitò nel 1819-1820 e lavorò alla Missa Solemnis. Il Thayer riferisce che egli abitò, nel 1919, in Josephstadt “Zur goldenen Birne” e in Ballgasse “Zum alten Blumenstöck”. In effetti il nuovo alloggio di Beethoven, alla fine del 1819 dopo il suo ritorno a fine ottobre da Mödling, viene descritto da Schindler, in un quaderno di conversazione del Marzo 1820, così: “di fronte al palazzo Auersperg nella stessa casa ove è la coffeehause nel Josephstadt Glacis“, cosa che corrisponde alla situazione di oggi nella Trautsongasse, sulla sinistra del palazzo Auersperger. La costruzione del “Zum alten Blumenstöck” ove Beethoven andava a bere con Zmeskall, esiste ancora.
Estate 1820. Mödling. “Christhof”, Babengergasse nr. 116. Oggi Aschenaugasse nr. 6.
Beethoven non poté tornare nell’alloggio precedente perché il padrone era seccato dalle continue baruffe accadute l’anno prima! Questa casa, il cui indirizzo secondo Thayer era Babengerstrasse nr.116, era quella che Beethoven aveva cercato di acquistare un anno prima.
Vienna. Prima del 26 ottobre 1820-????
“Zu den zwei Wachsstocken”, Alt-Lerchenfeld, Kaiserstrasse nr. 8.
Oggi: Josephstädterstrasse nr.57.
Secondo i ricordi di una figlia di Karl van Beethoven, il Maestro visse a questo indirizzo per essere vicino all’istituto Blöckingler, ma per pochissimo tempo.
Vienna. Autunno 1820-maggio ? 1822.
Grosses Haus der Augustiner nr.244, secondo piano
Oggi: Hauptstrasse nr.60
A questo indirizzo Beethoven ebbe una visita del Dr.W.C.Müller di Brema, che ha lasciato un vivido scritto sul maestro.
Giugno-settembre 1821. Unterdöbling. An der Winterzeil nr.11. Oggi Silbergasse nr.9
Settembre-ottobre 1821. Baden. Rathausgasse nr.94. Oggi: Rathausgasse nr.10.
Beethoven giunse a Baden il 7 di settembre per seguire una cura prescrittagli dal dr. Staudenheim.
Maggio-giugno 1822. Oberdöbling. Alleegasse nr.135. Oggi: Pyrkegasse nr.13.
La data esatta in cui Beethoven giunse ad Oberdöbling non è nota, ma vi era certamente in giugno.
Settembre 1822. Baden. “Zum goldenen Schwann”, Weinergasse nr.23. Oggi: Antongasse nr. 4
Beethoven partì da Oberdöbling per Baden l’1 o il 2 settembre e prese alloggio temporaneo allo Schwann, che esiste ancora. Il soggiorno vi è ricordato da una targa.
Ottobre 1822. Baden. Magdalenahof, Frauengasse nr.85. Oggi: Frauengasse nr.10.
Il soggiorno fu interrotto perchè Beethoven partecipò alle prove e alle prime esecuzioni di “Die Weihe des Hauses” al Josephstadt Theater, dal 3 al 6 ottobre. Il ritorno fu verso l’11 ottobre. Anche questa abitazione esiste ancora e anche qui, una targa commemorativa, ricorda il soggiorno del Maestro. È stato conservato anche il conto per il pagamento dell’alloggio.
Vienna. Novembre 1822-maggio 1823.
Windmühle, Obere Pfarrgasse nr.60.
Oggi: Laimgrubengasse nr.22
Schindler dice che dal settembre Beethoven aveva diviso l’alloggio con lui nella Pfarrgasse-Vorstadt Leimgrube.
Maggio-agosto 1823. Hetzendorf. Villa Pronay, Hetzendorfer Hauptstrasse nr.32. Oggi Hetzendorferstrasse nr.75a.
Beethoven giunse alla Villa di proprietà del barone Müller-Pronay, che costava cara e non era ben servita dalla posta, il 17 di Maggio. Durante questo soggiorno soffrì di disturbi agli occhi. La villa esiste ancora adesso. Vi lavorò alla Nona Sinfonia. Una lettera del 1 luglio 1823 all’Arciduca [A.1203] riferisce anche dei dolori agli occhi.
Agosto-ottobre 1823. Baden. Rathausgasse 94. Oggi Rathausgasse nr.10.
Schindler dice che Beethoven decise di trasferisi a Baden come “in un raptus“, “seccato perché il barone Müller-Pronay gli faceva troppi inchini ogni volta che lo incontrava”, e lo convocò per il trasferimento alle cinque del mattino.
Vienna. Ottobre 1823-maggio 1824.
Haus “Zur schönen Sklavin”, Landstrasse nr. 323, sull’angolo della Bockgasse (oggi Beatrixgasse) e delle Ungargasse.
Oggi: Ungargasse nr.5
Entrò nella nuova casa attorno al 25 ottobre e vi lavorò alla Nona Sinfonia, specie all’ultimo movimento.
Maggio 1824. Penzing, “Hadikschlossel” Parkstrasse 43, primo piano.
Oggi: Hadikgasse nr.62
Beethoven affittò la casa, per 180 fiorini, a far tempo dal primo maggio, dal sarto sig. Johann Hörr. La gente che passava lì vicino poteva gettare, da un ponticello, un’occhiata nell’appartamento, e Beethoven seccato, invece di tirare le tende, piantò tutto e si trasferì a Baden.
Maggio-novembre 1824. Baden. “Schloss Gutenbrunn”, Hermitage. Oggi: Sanatorium Gutenbrunn, Peregrinstrasse.
Il Maestro giunse a Baden il 27 maggio e vi rimase fino a novembre. Così Beethoven in questi mesi pagò tre alloggi contemporaneamente!
Vienna. Novembre 1824-aprile 1825.
Johannesgasse 969, quarto piano.
Oggi: Johannesgasse nr.1 all’angolo con la Kärntnerstrasse.
La casa apparteneva alla famiglia Kletschka. In questa casa Beethoven ebbe grandi liti con i proprietari e il nipote; inoltre pare che pestasse sul piano senza misericordia. Fu forse per questi dissapori che dopo il 25 aprile 1825 Beethoven traslocò a una nuova casa nella Krugerstrasse.
Vienna. Aprile-maggio 1825.
Krugerstrasse nr.1009.
Oggi: Krugerstrasse nr.13
Pare che questo sia l’indirizzo esatto riportato da Gerhard von Breuning, anche se Rellstab dice che stava al nr.767, che pare fosse un numero inesistente.
Maggio-ottobre 1825. Baden. “Schloss Gutenbrunn”, Hermitage. Oggi: Sanatorium Gutenbrunn, Peregrinstrasse.
Vienna. Ottobre 1825-26 marzo 1827.
Glacis Alsergrund nr.200, Schwarzspanierhaus, secondo piano.
Oggi: Schwarzspanierstrasse nr.15
29 settembre-novembre 1826.
Gneixendorf. Nella proprietà del fratello Johann. Oggi la casa, un’antica costruzione risalente al 1200, con le stanze abitate dai Beethoven, da cui si aveva una bellissima vista sul Danubio, esiste ancora. Qui Beethoven compose il nuovo finale per il Quartetto Op.130.
Beethoven morì nella Schwarzspanierhaus il 26 Marzo 1827, circa alle 5,45 pomeridiane, durante un violento temporale cui si accompagnò caduta di neve. Il funerale partì dalla corte della sua casa il giorno giovedì 29 marzo alle ore 3 pomeridiane. Il feretro fu portato a ricevere la benedizione nella Chiesa Parrocchiale dei Minoriti nella Alserstrasse. La chiesa esiste ancora conservata come a quei tempi.