Biamonti 397 – Composizione per istrumenti ad arco e a fiato, con l’annotazione: “Konnte zuletz endigen mit einem March” (Potrebbe in ultimo finire con una marcia), 1803 circa.
Biamonti 397 – Composizione per istrumenti ad arco e a fiato, con l’annotazione: “Konnte zuletz endigen mit einem March” (Potrebbe in ultimo finire con una marcia), (pagina 158), 1803 circa. Menzionato da Nottebohm, pagina 71, senza riportarne la musica.
Scrive Nottebohm a pagina 71 del suo libro Ein Skizzenbuch von Beethoven aus dem Jahre 1803 : “ (Seite 158) nicht benutze Entwürfe zu einer Composition für Streich- und Blasinstrument mit der Bemerkung: ‘Könnte zuletzt endigen mit einem Marsch’ ;“ [bozze non utilizzate per una composizione per archi e strumento a fiato con il commento: ‘Potrebbe finire con una marcia]. Nottebohm ha così raggruppato gli abbozzi compresi in questa pagina dai righi 4-5 (seconda metà) fino alla fine (righi 12-13).
Si trova alla pagina 158 dell’Eroica Skizzenbuch (Landsberg 6) righi 8-11. In effetti si tratta di un inizio fugato in 6/8 e in tempo presto, dove la seconda voce è appena indicata, scritto su un rigo per pianoforte. Non so dove Nottebohm abbia trovato l’indicazione che
fosse un brano per archi e fiati visto che Beethoven non indica nulla del genere; forse questa indicazione potrebbe provenire dal fatto che il frammento precedente ha le indicazioni “Violoncello” e poi “B.i.” (Blaserinstrumente) e che subito dopo, in questo frammento Beethoven
scriva “letztes Stück” (ultimo pezzo). Nottebohm avrebbe così raggruppato in un unica idea tutti gli abbozzi compresi in questa pagina dai righi 4-5 (seconda metà) fino alla fine (righi 12-13). Beethoven non scrive le alterazioni in chiave – succede molto spesso nei suoi schizzi – e neppure il tempo; nel loro volume di trascrizioni dell’intero Eroica Skizzenbuch L. Lockwood e A. Gosman indicano questo abbozzo in tonalità di do minore/mib maggiore mentre Rachel W. Wade a pagina 287 del suo articolo Beethoven’s Eroica Sketchbook pensa che sia in do maggiore; abbiamo quindi pensato di proporre entrambe le versioni astenendoci da qualunque presa di posizione.
Sempre Lockwood e Gosman scrivono a battuta 5 un sol al basso quasi fosse una terza entrata; in effetti a vedere bene il manoscritto questo segno è più da intendersi come la legatura delle due note che troviamo nello schizzo del rigo successivo e che viene replicato 2 misure dopo.
Sol al basso secondo Lockwood e Gosman e Legatura del frammento successivo
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