Biamonti 266 – Allemanda in la maggiore per pianoforte, 1800 circa
Biamonti 266 – Allemanda in la maggiore per pianoforte, 1800 circa, pubblicata per la prima volta nel supplemento della GA, 1888. G.A. numero 307 (serie 25-44) Bruers 295 – KH (WoO) 81 – P.123. Il manoscritto originale fa parte di un fascicolo di due fogli e mezzo (sei pagine) conservato oggi nell’archivio della Beethovenhaus e pubblicato in facsimile e trascrizione a stampa, con una prefazione illustrativa, da A. Schmitz, (Schmitz I) Beethoven, unbekannte Skizzen und Entwürfe, Bonn, Beethovenhaus, 1924.
Questo quaderno contiene inoltre la stesura completa del secondo trio per lo scherzo dell’opera 9 numero 1, alcuni abbozzi del Flohlied e vari altri rimasti inutilizzati di cui si dà notizia nei numeri seguenti. Da questo manoscritto risulta che la seconda parte dell’allemanda differiva originariamente nelle sue prime quattro battute dalla versione raccolta poi come definitiva nella GA. Non sfuggirà poi a nessuno l’identità della frase melodica della prima versione, salvo lo spostamento dell’accentuazione ritmica delle prime quattro battute, con la corrispondente del quartetto in la minore Opus 132, composto nel 1825.