Biamonti 257 – Trio per pianoforte, violino e violoncello. Data presunta: 1800
Biamonti 257 – Trio per pianoforte, violino e violoncello: probabili abbozzi di una coda in si bemolle maggiore, 4/4, e di un andante in si bemolle minore, 2/4, quaderno Landsberg 7, pagina 181 intera, corrispondente al quaderno Mikulicz pagina 167. Battute 48. Data presunta: 1800. Nella pagina immediatamente precedente vi sono ampi abbozzi della sonata Opus 26 per pianoforte, in quella seguente abbozzi per la sonata per violino e pianoforte in fa maggiore Opus 23.
Si trova quindi a pagina 181 del Quaderno di Schizzi Landsberg 7 ed occupa tutta la pagina. L’abbozzo comincia con frammenti per la Coda (righi 1-4) per poi andare all’Inizio del brano (righi 5-8). Sebbene scritto di getto e molto frammentario, l’idea iniziale di Beethoven risulta molto chiara; un Andante in sib minore dal carattere cupo che inizia nei registri bassi del violoncello e del pianoforte per svilupparsi verso il registro acuto del violino, e della mano destra del pianoforte, in un crescendo che troverà sfogo verso metà brano nella sua relativa tonalità maggiore (reb maggiore); naturalmente, dopo questa apertura in maggiore, l’abbozzo tornerà a chiudersi nella tonalità di impianto.
A mio avviso l’Andante, malgrado la sua brevità, potrebbe già essere un brano finito; questa mia considerazione viene anche dal fatto che alla fine troviamo un segno di corona ed una doppia stanghetta conclusiva.
Beethoven indica poche volte la sensibile (la bequadro) per cui ho preferito, nella mia ipotesi di completamento, mantenere il più possibile questo impianto quasi modale del pezzo.
Gli esempi musicali di questa pagina sono curati da Graziano Denini. Chi volesse consultare o richiedere questi file, può contattare l’ autore tramite il nostro modulo di contatto.