Biamonti 188 – Abbozzo per l’inizio del quartetto Opus 18 numero 2, seconda metà 1798 – 1799.
Biamonti 188 – Abbozzo per l’inizio del quartetto Opus 18 numero 2, primo quaderno Grasnick, pagina 9 (Nottebohm, pagina 477), seconda metà 1798 – 1799.
Si trova nel Grasnick 1 al foglio 5r righi 1-2. Scrive Biamonti: “ Il Nottebohm (II, pag. 477) ne riporta le prime due battute soltanto. La citazione più ampia (8 battute) del Mersmann [Kammermusik, pag. 80] che qui abbiamo riportato, ci permetta di individuare con maggiore sicurezza la destinazione dell’abbozzo.” Peraltro Biamonti scrive solo il rigo superiore, violini I e II, di questo abbozzo tralasciando completamente quello inferiore che corrisponderebbe alle voci della viola e del violoncello. Da notare che Beethoven lo indica come “quartetto 2”. al Nottebohm (II pag. 477) : “ Zwischen den Arbeiten zum Quartett in D-dur findet sich, ausser vielen nicht benutzten Entwürfen, eine Anzahl von Aufzeichnungen, welche zum Theil von Interesse sind. Aus der Ueberschrift eines nicht benutzten Entwurfes zu einem Quartett (S. 9)
ist zu entnehmen, dass als am Quartett in D-dur gearbeitet wurde, ein “Zweites” Quartett noch nicht geschrieben war; und hieraus ist zu folgern, dass von den sechs Quartetten Op. 18 das dritte der Entstehung nach das erste ist.”
(“Tra i lavori per il quartetto in re maggiore, a parte molti abbozzi inutilizzati, ci sono alcuni schizzi, alcuni dei quali interessanti. Dall’intestazione di un abbozzo inutilizzato per un quartetto (p. 9). Si può vedere che quando [Beethoven] stava lavorando al quartetto in re maggiore, un “secondo” quartetto non era ancora stato scritto; e da ciò si può concludere che dei sei quartetti op. 18 il terzo è il primo in origine “.)
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