Biamonti 176 – Nähe des Geliebten (Vicinanza dell’amato): Ich denke dein (Io penso a te) (Abbozzo), per voce e pianoforte, primavera 1799.
Biamonti 176 – Nähe des Geliebten (Vicinanza dell’amato): Ich denke dein (Io penso a te) (Abbozzo), per voce e pianoforte, primavera 1799. Fra i vari abbozzi contenuti nel secondo dei due quaderni Grasnick descritti da Nottebohm (N. II pagine 486-487) ve ne sono alcuni per la canzone di Goethe “Nähe des Geliebten”. Beethoven aveva incominciato a musicare per voce e pianoforte l’intera canzone strofa per strofa, dando a ciascuna di esse una melodia diversa e con intermezzi strumentali fra l’una e l’altra. L’opera non fu compiuta; ma uno degli abbozzi della prima strofa è diventato il tema delle variazioni per pianoforte a quattro mani in re maggiore, WoO 74.
Gli abbozzi per questo Lied si trovano a Berlino nel manoscritto Grasnick 2 alle pagine 37-38-39-41-42. Nottebohm ci informa che: “Beethoven aveva incominciato a musicare per voce e pianoforte l’intera canzone strofa per strofa, dando a ciascuna di esse una melodia diversa e con intermezzi strumentali fra l’una e l’altra. L’opera non fu compiuta; ma uno degli abbozzi della prima strofa è divenuto il tema delle Variazioni per Pianoforte e a mani, in Re+ di cui al Biamonti 177” Nella mia versione ho cercato di realizzare un accompagnamento pianistico che comprendesse tutte le indicazioni beethoveniane e che fosse il più lineare e coerente anche con il testo di Goethe. Mentre Schubert spesso musicava tutte le strofe del Lied ritornellando l’accompagnamento, Beethoven tendeva sempre a modificarlo in modo che fosse il più vicino possibile al testo; anche in questo caso la continua modifica della parte cantata mi ha portato a variare sempre le atmosfere nella parte del pianoforte, fino ad arrivare a cambi di figurazione, rallentati e riprese del tempo, per poi ritornare all’atmosfera gioiosa della prima strofa. Ho poi inventato una introduzione pianistica che ho poi riutilizzato come intermezzo tra una strofa e l’altra e come finale. Un grazie di cuore lo devo ad Antonietta che pazientemente mi ha corretto alcune imprecisioni nella parte pianistica.
Graziano Denini
Nähe des Geliebten
Ich denke dein, wenn mir der Sonne Schimmer
Vom Meere strahlt;
Ich denke dein, wenn sich des Mondes Flimmer
In Quellen malt.
Ich sehe dich, wenn auf dem fernen Wege
Der Staub sich hebt;
In tiefer Nacht, wenn auf dem schmalen Stege
Der Wandrer bebt.
Ich höre dich, wenn dort mit dumpfem Rauschen
Die Welle steigt.
Im stillen Haine geh ich oft zu lauschen,
Wenn alles schweigt.
Ich bin bei dir, du seist auch noch so ferne,
Du bist mir nah!
Die Sonne sinkt, bald leuchten mir die Sterne.
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