I cataloghi delle opere di Ludwig van Beethoven. Un percorso storico – bibliografico a cura di Luigi Bellofatto.
In questo articolo sono riportati tutti i libri che abbiano avuto un’importanza capitale nella catalogazione delle opere beethoveniane. Sono quindi escluse tutte le liste di opere, quali sunti di opere precedenti.
Il primo catalogo pubblicato delle opere di Beethoven fu il seguente: Thematisches Verzeichniss der Compositionen für Instrumentalmusik, welche von den berühmtesten Tonsetzern unserers Zeitalters erschienen sind : Seitenstück zu dem Handbuche der musikal. Literatur. H[efte]. 1. Louis van Beethoven : mit dessen eigenen Tempobezeichnungen nach Mälzl’s Metronome.
Pubblicato da Friedrich Hofmeister a Lipsia nel 1819 elenca le opere di Beethoven fino al numero 102; doveva essere una serie di cataloghi ma la pubblicazione si fermò al numero 1. Questo catalogo costituito da 25 pagine, oltre che elencare le opere, ne riporta l’incipit e il tempo metronometrico. Molto raro ma di grande importanza per la sua storicità.
Ecco il secondo catalogo delle opere di Beethoven pubblicato nell’ottobre 1819 da Artaria in Vienna allegato all’edizione dell’Op. 106 con il titolo CATALOGUE DES OEUVRES de LOUIS van BEETHOVEN qui se trouvent chez Artaria & Compag: à Vienne rue Kohlmarkt N=ro 1219.
Quello mostrato è la prima stampa di questo catalogo pubblicato da Artaria, una successiva edizione sempre allegato alla GROSSE SONATE für das Hammer=Klavier del 1819 riporta nell’ultima pagina una sezione “Werke ohne Nummern” (vedi ultima foto).
Il terzo catalogo sempre pubblicato da Artaria in Vienna verso circa il 1828-1830 e citato dal Kastner-Frimmel ed elenca tutte le opere fino alla Op 138 e due colonne per quelle senza numero d’opera.
Il medesimo venne poi ristampato nella edizione della sonata op. 106 (circa 1837) pubblicata da Artaria. A differenza di quello del 1819 elenca tutte le opere di Beethoven fino alla sua morte.
Da notare che nel frattempo Artaria ha cambiato indirizzo (lo si nota nella prima pagina).
Questo catalogo venne pubblicato in una rara rivista musicale finlandese del 1827, numero speciale dedicato a Beethoven. Si tratta uno dei primi cataloghi completi non in lingua tedesca.
Un successivo catalogo sempre delle opere di Beethoven fu stampato nel 1832 nel libro di Seyfried sugli studi di Beethoven e pubblicato a Vienna da Haslinger.
Potete vedere al seguente link https://www.lvbeethoven.it/articoli-trattato-di-armonia-e-composizione-introduzione/ un articolo dedicato a questi studi e a Seyfried.
Questo catalogo pubblicato nel 1834 dalla Musik-Gesellschaft di Zurigo. Oltre al catalogo questo piccolo libretto contiene una biografia di Beethoven di Johann Georg Bürkli e la famosa stampa di Beethoven mentre compone la sinfonia Pastorale (di Franz Hegi); in antiporta il ritratto da Stieler da Rudolf Rahn.
Nel 1845 ci fu una grande festa con l’inaugurazione del monumento a Beethoven in Bonn alla presenza di alte autorità sia nel campo politico che musicale. In tale occasione fu pubblicato un piccolo libretto a cura di Heinrich Karl Breidenstein “Festgabe zu der am 12ten August 1845 Stattfindenden Inauguration des Beethoven-Monuments”, Bonn, T. Habicht. All’interno vi è un elenco delle opere di Beethoven.
Per ulteriori informazioni sul monumento eretto a Bonn nel 1845 vedere la sezione dedicata https://www.lvbeethoven.it/articoli-beethoven-album-1846/ con la pubblicazione dei Beethoven-Album
Il catalogo tematico “Thematisches Verzeichniss sämmtlicher erschienenen Werke von Ludwig van Beethoven” compilato da Johann Baptist Geissler e pubblicato in Leipzig da Breitkopf und Härtel nel 1851. A volte è erroneamente attribuito a Nottebohm che ne curò invece la seconda edizione del 1868 (pubblicheremo più avanti). Considerato il vero PRIMO catalogo con elencati le composizioni Werke mit Opuszahl, Werke ohne Opuszahl e un Anhang con opere dubbie e una piccola bibliografia e elendo di ritratti di Beethoven. Per le opere elencate il libro riporta incipit e le diverse edizioni pubblicate a quella data. Pubblicato da una importante casa editrice ed era rivolto ad un pubblico che voleva conoscere e acquistare pezzi di Beethoven; purtroppo il catalogo era limitato ad edizioni stampate in Germania e Austria.
Arriviamo ad un altro catalogo fondamentale delle opere di Beethoven scritto da musicologo russo Wilhelm von Lenz “Kritischer Katalog sämmtlicher Werke Beethovens mit Analysen derselben “. Il primo volume apparve in prima edizione a Cassel nel 1856 e seguirono gli altri nel 1860 ad Amburgo (compresa la seconda edizione della I parte). Qui Lenz definì i tre famosi periodi – stili dell’arte musicale di Beethoven.
I volumi sono i seguenti:
– Kritischer Katalog sämmtlicher Werke Beethovens mit Analysen derselben : erster Theil, I.
– Kritischer Katalog sämmtlicher Werke Beethovens mit Analysen derselben : zweiter Teil, II. Periode op. 21 bis op. 100 ; erste Hälfte op. 21 bis op. 55. –.
Questo catalogo delle opere di Beethoven si trova nel secondo volume della biografia del compositore tedesco scritta dal musicologo Adolf Bernhard Marx pubblicata a Berlino da Otto Janke nel 1859 sotto il titolo Ludwig van Beethoven : Leben und Schaffen ; in zwei Theilen, mit Beilagen und Bemerkungen über den Vortrag Beethovenscher Werke. Questa biografia venne pubblicata in diverse edizioni successive nel 1863, 1875, 1884 e 1902, sempre in due volumi.
Un ulteriore catalogo delle opere di Beethoven (28 pagine) pubblicato nel libro “Beethoven und seine Werke : eine biographisch-bibliographische Skizze di Otto Mühlbrecht e pubblicato in–Leipzig da C. Merseburger nel 1866. Fu poi anche tradotto in danese nella edizione pubblicata a Stoccolma nel 1870.
Infine arriviamo alla seconda edizione del catalogo pubblicato da Breitkopf und Härtel, a cura di Gustav Nottebohm e pubblicato nel 1868, Thematisches Verzeichniss der im Druck erschienenen Werke von Ludwig van Beethoven tre anni dopo quello di Thayer, si presenta con un’estensione della prima edizione del 1851. Nottebohm nello stesso periodo lavorava alla monumentale edizione completa delle opere di Beethoven che venne pubblicata sempre da Breitkopf und Härtel negli anni 1862-1865. Più completo della prima edizione Nottebhom (220 pagine) include le date delle diverse composizioni, della pubblicazione e della prima esecuzione, il relativo manoscritto e le diverse edizioni. Nell’appendice il curatore elenca in ordine cronologico tutte le opere, nonché come nell’edizione del 1851 una bibliografie ed elenco dei ritratti più completo e aggiornato. Per maggiori informazioni: https://www.lvbeethoven.it/articoli-gustav_nottebohm_beethoveniana_00-biografia-bibliografia
Catalogo delle opere di Beethoven ( Chronologisches Verzeichniss der Werke Ludwig van Beethoven’s) elencate in ordine cronologico di Alexander Wheelock Thayer pubblicato a berlino da Ferdinand Schneider nel 1865. Thayer elenca moltissime composizioni riportando notizie sul relativo manoscritto di ogni opera e incipit. In fondo al volume vi è l’inventario dei manoscritti di Beethoven del 16 Agosto 1827 quando vennero messi all’asta.
Fu la prima pubblicazione del grande biografo di Beethoven.Ricordiamo che sua monumentale opera in tre volumi apparve nel 1866, 1872 e 1879. E’ ancora oggi considerato una grande fonte specialmente per opere ad oggi sconosciute.
Per saperne di più su Thayer e la mostra che curò Luigi Domenico Bellofatto presso la Beethoven Haus di Bonn: https://www.lvbeethoven.it/articoli-mostra-thayer/
Il catalogo delle opere di Beethoven a cura di Nottebohm venne poi ristampato da Breitkopf und Härtel nel 1913 insieme alla Bibliotheca Beethoveniana di Emerich Kastner, che comprende una dettagliata bibliografia di scritti su Beethoven dal 1827 a quella data. Sia il catalogo che la Bibliotheca venne poi pubblicato nel 1925 con aggiunte alla bibliografia da parte dello studioso Theodor von Frimmel che aggiunse alcune pubblicazioni su Beethoven prima del 1827. Ancora oggi è considerato un ottimo riferimento (benché non completo) per gli scritti su Beethoven.
Pubblichiamo le 4 edizioni del catalogo delle opere di Beethoven a cura di Antonio Bruers del 1937, 1940, 1944 e 1951. Si tratta di un’edizione critica con tanto di descrizione storica-musicale. Il primo catalogo di poche pagine fu pubblicato per l’esecuzione di un ciclo beethoveniano che si svolse in casa dell’autore nel 1936-1937, fino alla quarta edizione che uscì raddoppiata nei confronti della precedente. Tutte le rubriche sono state aggiornate e con l’aggiunta dell’Indice tematico.Il volume inoltre presenta una breve biografia di Beethoven e delle sue opere, e presenta un’importante contributo alla bibliografia delle prime edizioni italiane delle opere di Beethoven, una bibliografia italiana intorno a Beethoven e un catalogo delle opere incise per fonografo.
Arriviamo al catalogo più importante e più usato fino al 2014. Si tratta del “Das Werk Beethovens : thematisch-bibliographisches Verzeichnis seiner sämtlichen vollendeten Kompositionen / von Georg Kinsky. Nach dem Tode des Verfassers abgeschlossen und hrsg. von Hans Halm”, München ; Duisburg : G. Henle. Pubblicato nel 1955 consiste in più di 800 pagine ed e’ stato il frutto di un lungo lavoro di Kinsky e in seguito completato di Halm. Nel 1978 viene pubblicato il “Supplement zum thematisch-bibliographischen Verzeichnis von Kinsky-Halm” a cura di Kurt Dorfmüller sempre da Henle. I due volumi sono stati fondamentali per la catalogazione delle opere di Beethoven. Ovviamente dopo molti anni e numerose scoperte necessitava di una nuova edizione che solo qualche anno fa è stata data alla luce.
Giovanni Biamonti “Catalogo cronologico di tutte le musiche di Beethoven”. Vol. 1. 1781-1800, pubblicato a cura dell’autore nel 1951. Doveva essere una serie di 5 volumi ma Biamonti si fermò al primo volume. L’autore riporta in ordine cronologico moltissimi lavori di Beethoven e le elenca nelle 584 pagine di questo volume. Per ogni opera Biamonti che riporta i relativo riferimento alle lettere o agli altri cataloghi in precedenza pubblicati. Ogni musica è stata presentata non soltanto con il suo necessario corredo di date, edizioni e di riferimenti agli altri cataloghi, ma anche con tutte le notizie su Beethoven nella sua importanza storica estetica, con esposizioni, commenti, raffronti, richiami di altre opere, accenni ad interpretazioni. Essenziale per una completa visione dello lavori di Beethoven nei primi anni.
Interessante volume di 72 pagine scritto dallo studioso Willy Hess (tradotto da Biamonti ) pubblicato in italiano nel 1953. A distanza di circa 65 anni dall’ultimo volume (25esimo) dalla Gesamtausgabe, molto di quello che sembrava essere perduto è tornato ad emergere e tante opere non prima pubblicate si fecero sempre più numerose. Il lavoro segue il modello della seconda edizione pubblicata nello Jahrbuch del 1937. Il volume include le opere compiute non citate nei precedenti cataloghi e diversi manoscritti, senza però menzionare gli abbozzi .
Giovanni Biamonti : “Schema di un catalogo generale cronologico delle musiche di Beethoven : 1781-1827” pubblicato nel 1954. Questo fascicolo di 190 pagine offre al lettore in rapida sintesi cronologica la visione di tutta l’opera beethoveniana. Incomincia con l’elenco delle musiche dal 1783 al 1800, comprese già nel primo catalogo Biamonti, ma con gli opportuni aggiornamenti e continua la numerazione delle musiche successive fino al 1827; conclude con un’appendice riguardante le musiche per le quali non è stato possibile fissare una data, con due note supplementari di opere spurie e di progetti teatrali. Inoltre il materiale è stato corredato di numerosi esempi musicali. Sono compresi in questo fascicolo le opere pubblicate dalla “Gesaumtausgabe” di B&H, le opere compiute e non pubblicate nella Gesaumtausgabe, gli abbozzi o frammenti contenuti nei quaderni di appunti, lettere fogli d’album, e nei quaderni di conversazione.
Ecco il più completo catalogo che sia stato pubblicato in Italia e non solo. Giovanni Biamonti ha dedicato gran parte della sua vita allo studio di Beethoven (si vedano anche i cataloghi precedentemente pubblicati) e qui solo nel 1968 apparve questo volume edito dalla ILTE ( in un cofanetto insieme alla traduzione delle lettere e dei quaderni di conversazione ) che elenca ben 849 pezzi tra cui opere complete e abbozzi di Beethoven. Per ogni numero l’autore include l’incipit e una descrizione accurata.
Questo catalogo riporta tutte le opere compiute di Beethoven (pubblicate o no) e i frammenti, appunti, accenni musicali vari inutilizzati sparsi nelle lettere, nei fogli si album, nei quaderni di abbozzi, nei quaderni di conversazioni fino ad allora conosciuti e fino alle composizioni di dubbia autenticità e dei progetti di opere teatrali, cantate, oratori, ecc.. Ogni numero è corredato da indicazioni di date, edizioni e riferimenti ad altri cataloghi e di notizie ad individuarne la posizione storica ed estetica della creazione beethoveniana: esposizioni, commenti, raffronti, richiami di altre opere, accenni ad interpretazioni, vedute o importazioni critiche più o meno diffuse. Ogni beethoveniano dovrebbe averlo nella sua biblioteca.
Questo catalogo delle opere di Beethoven scritto da Poggi e Vallora fu pubblicato solo in italiano nel 1995 da Enaudi. Fa parte di una trilogia con il catalogo delle opere di Mozart e Brahms. Anche in questo caso le composizioni di Beethoven sono ordinate secondo la loro numerazione; oltre al catalogo ufficiale esiste anche un catalogo “parallelo” che raccoglie tutte le opere non contemplate ne’ dell’autore ne’ dagli editori. La trattazione di ogni singola composizione è contenuta in poche pagine e Ogni scheda contiene : informazioni tecniche e storiche, l’incipit, informazioni sulla composizione, commenti e particolarità. Un ottimo strumento di studio.
Ecco come si presenta la traduzione italiana del catalogo di Willy Hess. Pubblicato negli USA da James F. Green tradotto in italiano da Cristoforo Prodan con un’introduzione del grande maestro Roberto Diem Tigan, grande collaboratore del sito lvbeethoven.it e esperto beethoveniano che ci ha lasciato qualche anno fa. Hess non solo ha pubblicato il catalogo ma ha reso disponibili al pubblico le opere che aveva scoperto. Tra il 1959 e 1971 pubblico’ 14 volumi dei supplementi alla vecchia Gesamtausgabe. James Green ha svolto una considerevole mole di lavoro per aggiornare il catalogo alo stato attuale della ricerca beethoveniana.