Musica europea del XX e XXI secolo – Concerto del Duo Novecento : Fabrizio Giudice – Chitarra Gianluca Nicolini – Flauto – A cura dell’Associazione Amici del Monastero di S.Chiara di Genova
Il 20 ottobre 2017 presso la Chiesa di Santa Chiara – Monastero delle Clarisse in San Martino – Genova il Duo Novecento ha eseguito musiche del 900, tra le quali anche la sonata del poco frequentato Ferdinand Rebay, nel cui ultimo tempo appare un tema con reminiscenze beethoveniane. Splendida serata con due ottimi ed eccellenti musicisti, in un luogo unico di commovente bellezza.
Il Duo Novecento è nato nel 1989 con l’intenzione di valorizzare pienamente la formazione flauto e chitarra, avvicinandosi a quelle composizioni che pongono i due strumenti sullo stesso piano sonoro ed espressivo e li fondono in un continuo dialogo musicale. Pertanto, oltre allo studio delle principali opere dell’ 800, si è dedicato con particolare attenzione al repertorio del ‘900 e alla musica contemporanea. Diversi compositori hanno scritto per il Duo: Beniamin Baczewski, Andrea Basevi, Stefano Cabrera, Angelo Canepa, Franco Cavallone, Raffaele Cecconi, Edoardo Lattes, Andrea Nicolini, Roberto Tagliamacco.
Premiato in concorsi nazionali ed internazionali, il Duo ha seguito corsi di perfezionamento in musica da camera con Angelo Gilardino. Svolge attività concertistica sia in Italia che all’estero: Genova, La Spezia, Milano, Roma, Spoleto (Festival dei Due Mondi), Torino, Vicenza, Vercelli…Belgio (Bruges, Bruxelles), Francia (Lille, Mayet), Germania (München), Inghilterra (Oxford), Polonia (Varsavia), Giappone (Tokyo). Il Duo è invitato frequentemente, a partire dal 1995, al Festival Internazionale di Poesia di Genova (nel 2003 ha partecipato alla serata inaugurale, accanto ad Arnoldo Foà).
Nel 2004 ha suonato nell’ambito delle manifestazioni di Genova 2004 – Capitale europea della cultura. E’ attivo anche nell’esecuzione dal vivo e nella registrazione di musiche di scena per il teatro (Teatro Stabile e Teatro della Tosse di Genova tra gli altri).
Il Duo ha una stretta collaborazione con l’attore Andrea Nicolini per la realizzazione di spettacoli che uniscono la musica alla parola, alla poesia e al teatro. Insieme hanno creato progetti dedicati a Montale, Garcia Lorca, Mazzini, Garibaldi, D’Annunzio, La Grande Guerra e “Chitarre corsare” (Paganini, Mazzini, Taraffo, De Andrè). Con questo ensemble nel 2014 hanno dato vita ad un progetto, sostenuto dalla Comunità Europea e dal Gruppo Europeo Nemo Geie, intitolato “Euplay – L’Unità d’Europa attraverso la musica”, con spettacoli, master class e concorsi musicali in Polonia, Inghilterra, Italia e a Bruxelles nella prestigiosa sede dell’Auditorium del Mim (Museo degli strumenti musicali).
Nel 2005 il Duo ha inciso un CD per la casa discografica Philarmonia dedicato alle principali composizioni originali del XX secolo per questa formazione.
Gianluca Nicolini – flauto
Diplomatosi presso il Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze, si è perfezionato studiando con Marzio Conti e seguendo corsi con Alain Marion, Conrad Klemm, Raymond Guiot e Aurèle Nicolet. Ha suonato nell’ Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova, nell’ Orchestra Filarmonica Italiana ed è stato Primo Flauto dell’Orchestra Filarmonica Giovanile di Genova dal 1989 al 2000. Fa parte del Quintetto a fiati Danzi, con cui è stato premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali e con cui ha inciso un CD di “Ouvertures” di Rossini per le Edizioni Musicali Sinfonica, trascritte dal quintetto stesso e pubblicate dalla stessa casa editrice; dell’Ensemble “Ludus in fabula”, che opera nel campo del teatro musicale da camera e del Baroque and blue Ensemble, che propone contaminazione di diversi stili musicali. Ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI. È docente di Musica d’insieme per strumenti a fiato presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria.
Fabrizio Giudice – chitarra
Iniziati gli studi sotto la guida del padre, li ha proseguiti con Anselmo Bersano, diplomandosi brillantemente nel 1988 presso il Conservatorio “Paganini” di Genova e vincendo il premio come miglior diplomato dell’anno in chitarra al concorso Petrini-Zamboni di Cesena. Si è perfezionato con Guillermo Fierens, Frédéric Zigante, Angelo Giardino e, presso l’Accademia Chigiana di Siena, con Oscar Ghiglia, ottenendo la borsa di studio e il diploma di merito.
Ha seguito corsi di Analisi e Composizione con Alfio Fazio e corsi di interpretazione della musica dell’Ottocento su strumenti originali presso la Scuola Civica di Milano. E’ risultato vincitore e premiato in qualità di solista in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. È docente di Chitarra presso il Conservatorio “G.Puccini” di La Spezia.
Ha suonato da solista e in varie formazioni in numerose città, in Italia e all’estero, tra cui: Mosca (Moscow International Performing Art Center), Bruxelles (Teatro Beaux Arts), Budapest, Aschaffenburgh, Spoleto (Teatro Melisso per il Festival dei due mondi), Siena (Accademia Chigiana), Cesena (Teatro Comunale), Genova (Teatro Carlo Felice), Ajaccio e Varazze (Festival Internazionali del mandolino).
Ha collaborato con musicisti e personalità del mondo dello spettacolo come Mike Marshall, Michail Bereznitsky, Pietro Borgonovo, Carlo Aonzo, Giampiero Reverberi, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Paola Pitagora, Omero Antonutti, Sergio Maifredi, Giorgio Gallione, Andrea Liberovici. Si è dedicato alla riscoperta e rivalutazione dell’opera del chitarrista genovese Pasquale Taraffo (1887-1937), del quale ha ricostruito e riscritto numerosi brani solistici direttamente dalle incisioni discografiche dell’epoca. Ha partecipato ai concerti celebrativi in suo onore tenuti a Genova (Palazzo Ducale) e Milano (Palazzina Liberty), su iniziativa della rivista musicale “Il Fronimo”. Nel 2004 ha pubblicato un cd da solista per l’etichetta “Philarmonia” dal titolo “Pasquale Taraffo e il suo tempo” e un volume con le partiture di Taraffo per le Edizioni Musicali Sinfonica.
Musica europea del XX e XXI secolo – Concerto del Duo Novecento : Fabrizio Giudice – Chitarra Gianluca Nicolini – Flauto: Ferdinand Rebay (1880-1953) Sonata n. 1 in mi magg. (1942)
I. Allegretto (moderato)
II. Tema mit Variationen
III. Scherzo (Presto, ma non troppo)
IV. Rondo (Allegretto grazioso con tema tratto da Ludwig van Beethoven)
Suo padre, chiamato anch’ esso Ferdinand Rebay (1851-1914), fu cantante, scrittore e compositore e partner di Adolf Robitschek presso la casa editrice Viennese Rebay & Robitschek.
Nel 1890, all’età di dieci anni, il giovane Ferdinand Rebay divenne corista presso l’Abbazia di Heiligenkreuz, a sud di Vienna. Nei seguenti cinque anni ricevette un’educazione musicale approfondita e divenne solista.
Nel 1901 si unì alla classe di pianoforte di Joseph Hofmann presso il Conservatorio di Vienna (oggi Universität für Musik und darstellende Kunst). Studiando poi composizione presso il Conservatorio di Vienna (della Società degli Amici della Musica) con Robert Fuchs, Josef Wöss ed Eusebius Mandyczewski.
Nel 1904 concluse gli studi, con il suo ultimo lavoro accademico, Erlkönig, per grande orchestra, che Fuchs definì “il più bel lavoro che è stato scritto durante i suoi 29 anni di insegnamento presso il Conservatorio”. Non sorprende quindi che, durante gli studi con Fuchs, Rebay fu insignito di numerosi premi, tra cui il Premio Brahms e la Medaglia d’argento della Gesellschaft der Musikfreunde.
Dopo la laurea nel 1904, Rebay divenne maestro del coro dei Wiener Chorvereins. Alcuni anni dopo, nel 1915, assunse lo stesso ruolo presso il Wiener Schubertbund, rimanendo al suo posto fino al 1920, quando passò all’Accademia Musicale di Vienna. Fu pianista, insegnante di teoria e docente presso la scuola di pianoforte Schwender. Fece riduzioni per pianoforte per Breitkopf & Härtel, Universal Edition, Schott (opere Korngold).
Dal 1921 fu professore di pianoforte e canto all’Accademia, ora Università di Musica e Arti dello Spettacolo a Vienna (nota anche come Accademia Musicale di Vienna). Tra i suoi notevoli allievi ricordiamo la soprano Maria Tauberová. Nel 1929 divenne professore di didattica e letteratura pedagogica e nel 1933 membro della commissione disciplinare. Nel 1938 il suo contratto non fu rinnovato e solo nel 1945 poté riprendere l’insegnamento all’Accademia. Si ritirò nel 1946 e morì in povertà il 6 novembre 1953 a Vienna. Gran parte della produzione musicale manoscritta di Rebay è conservata nella biblioteca musicale del convento Heiligenkreuz.
La splendida occasione di ascoltare il Duo Novecento abbinata ad una rarissima esecuzione della sonata di Rebay non poteva essere trascurata da Lvbeethoven.it. Come da partitura, l’ ultimo tempo della sonata per flauto e chitarra è tratto da un tema di Beethoven; anzi letteralmente ” Über einen Beethovenischen Tema frei nachgebildeten Hauputsatz” che nella nostra lingua si può tradurre “Su un tema beethoveniano liberamente tratto nella frase principale”.
Sinceramente non sono riuscito a capire quale sia il tema in questione, pur frequentando la musica del Nostro da molto tempo; a volte riecheggia la serenata Opus 8, a volte la meccanica di WoO 33. Non mi vergogno a chiedere aiuto a chi avesse l’ intuizione di scoprire questo piccolo mistero. Lascio quindi qui di seguito la registrazione del quarto tempo della Sonata in mi bemolle maggiore per flauto e chitarra – IV. Rondo (Allegretto grazioso Über einen Beethovenischen Tema frei nachgebildeten Hauputsatz). Per chi volesse invece vedere ed ascoltare l’ intera sonata, la potrà apprezzare qui a lato in tutti i suoi quattro movimenti.
A Gianluca e a Fabrizio ancora un grazie di cuore per la splendida serata di Arte e di Cultura.
Musica europea del XX e XXI secolo – Concerto del Duo Novecento : Fabrizio Giudice – Chitarra Gianluca Nicolini – Flauto
Beniamin Baczewski (1991) Three Stories (2015) (dedicato al Duo Novecento) – Prima esecuzione assoluta-
I. Irretrievable Trail
II. Page from the Forgotten ’s diary
III. Tramontana