La prima mondiale della Fantasia Biamonti 213

Settimo Torinese – 9 aprile 2006 – Pianista Massimo Anfossi

Anche il 2006 nasce sotto i migliori  auspici per l’ arte in generale e per la riscoperta della musica sconosciuta del Maestro di Bonn. Con l’ alto patrocinio della  A.B.F. ASSOCIAZIONE BEETHOVEN FRANCE, rappresentata dall’ Amministratore delegato Armando Orlandi, all’ auditorium di Settimo Torinese (TO) “luogo di rappresentazione per spettacoli musicali e teatrali ma anche sala adibita a prove generali di artisti, registrazioni professionali, momenti d’incontro e convegni” come recita il sito ufficiale http://www.suoneriasettimo.it,

il giorno 9 Aprile 2006, domenica, alle ore 17,30 si è tenuta la

PRIMA ESECUZIONE PUBBLICA MONDIALE della FANTASIA PER PIANOFORTE BIAMONTI 213 di Ludwig van Beethoven.

Questa Fantasia o meglio “Sonata quasi una fantasia”,  fu interamente abbozzata dal compositore negli ultimi anni del sua permanenza a Bonn, come si evince dallo studio della carta. Il manoscritto trovasi al British Museum, nella Miscellanea di Kafka, alle pagine 90recto -95recto.

La fantasia è stata a lungo studiata dal Maestro Albert Willem Holsbergen, compositore e studioso di Leiden, Olanda, artefice, assieme al professor Mark Zimmer del Centro Studi Beethoveniani www.unheardbeethoven.org.  Lo stesso studioso ne ha tratto una “Performing Edition”
Termine alquanto calzante, che denota un tipo di composizione parzialmente frammentaria a cui viene aggiunto il minimo indispensabile per renderla accessibile alla pubblica esecuzione.

Pianista di eccezione della pomeridiana è stato il Maestro Massimo Anfossi, concertista di fama internazionale. Avendo già al suo attivo diverse importanti produzioni discografiche, tra cui l’integrale delle Sonate per Pianoforte con accompagnamento di Violino di Muzio Clementi e l’edizione completa della musica da camera di Francesco Cilea, entrambe in World Premiére, lo stesso esecutore è stato contattato, cominciando fruttuosa collaborazione, con la casa discografica Inedita, già avente una linea di produzione volta alla riscoperta di rarità beethoveniane.

Come si può dedurre da questi calendari, oramai di scadenza annuale, la ricerca di  opere sconosciute e frammentarie è divenuta una costante nel panorama culturale italiano ed internazionale. Grazie alla ricerca di studiosi quali Holsbergen, Cook, Zimmer, e Tigani possiamo avere la possibilità di levare il velo a creazioni che altrimenti sarebbero perse nelle pieghe della storia, ciò è particolarmente vero per Il trio Anhang 3, l’ ouverture Macbeth Biamonti 454, il concerto per pianoforte ed orchestra Hess 15, ed altre, di prossima uscita discografica.

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