Beethoven-Album: ein Gedenkbuch (1846)
Beethoven-Album: ein Gedenkbuch dankbarer Liebe und Verehrung für den großen Todten; gestiftet und beschrieben von einem Vereine von Künstlern und Kunstfreunden aus Frankreich, England, Italien, Deutschland, Holland, Schweden, Ungarn und Rußland.
“Beethoven- Album: un libro di commemorazione, grato amore e venerazione per il grande scomparso, da parte di un’Associazione di artisti e amanti dell’arte provenienti da Francia, Inghilterra, Italia , Germania, Olanda , Svezia, Ungheria e Russia. Stoccarda, Hallberger’sche Verlagshandlung, in collaborazione con Parigi, Bureau Central de musique, Londra, Ewer & Co., Milano, G. Ricordi”, (1846).
In 4to (26 x 18.5 cm) XVI, 312 pp con ritratto frontespizio in incisione su acciaio.
Pubblicato a seguito dei festeggiamenti per l’inaugurazione della statua di Beethoven a Bonn avvenuti l’anno prima (dal 10 al 12 agosto 1845), in presenza del re di Prussia e la Regina d’Inghilterra. Il progetto fu già pensato nel 1835, ma le scarse donazioni ne avevano impedito la realizzazione fino a quando finalmente Franz Liszt (il suo contributo è a pagine 274/77) formò un comitato dopo aver avuto i finanziamenti dal banchiere Mertens – Schafhausen.
A segno di “duraturo ricordo” di quei tre storici giorni furono composte le musiche e pubblicato il libro a cura della casa editrice Luigi Hallberger e il musicologo Gustav Schilling (1805-1880):
“Beethoven ennesimo monumento degno ,
che, accessibile a tutti , anche può essere per tutti, sempre …
un visibile segno del grande amore e venerazione “.
Un altro Album-Beethoven degno di nota, e molto più raro, è il:
ALBUM-BEETHOVEN. Dix Morceaux brillants pour le Piano composés par Messieurs Chopin, Czerny, Döhler, Henselt, Kalkbrenner, Liszt, Mendelssohn Bartholdy, Moscheles, Taubert et Thalberg, et publiés par l’Editeur P. Mechetti pour contribuer aux Frais du Monument de Louis van Beethoven à Bonn. Vienne, Mechetti (PN 3593-3608) [Febr. 1842]
Fu pubblicato nel 1842 ed i proventi (1304 Taler e 15 pence) furono destinati esclusivamente al monumento.
Tra le varie prime edizioni che sono inserite in questo album sono da notare: la marcia funebre di Beethoven della Sinfonia No. 3 trascritta da Liszt (Raabe n ° 128), l’Op. 45 di Chopin (“Prélude pour le Piano”; Platzman 2nd ed. p. 176) e le “17 Variations sérieuses” Op. 54 di Mendelssohn (Wehner S. 343). Questo è il contributo della casa editrice viennese Mechetti per il monumento a Beethoven a Bonn.
Attualmente se ne contano pochissime copie.
Questo rarissimo libro sarà oggetto, sempre sul nostro sito, di uno studio dedicato.
Non trascurabili, infine, le varie voci relative al monumento a Bonn “Almeno il monumento di Beethoven a Bonn è un segnale di attenzione per il semplice, ignorante vagabondo” (Alster , p.131) o quello di L. C. Beckmann, Amsterdam (p. 149 ) che scrive:
“Si erige un monumento per te … Come se si teme di dimenticare la tua musica … Poi si paga maggior onore al maestro più che da una somiglianza di pietra… ‘ Nella sua musica la sua mente rivive ‘”.
Degno di nota anche il contributo del musicista Barone di Lannoy (p. 98) con riferimento al Beethoven politico in occasione della cancellazione della dedica dell’Eroica a Napoleone e il contributo di E. von Heydebrand (ufficiale prussiano in Oels, p. 228)
“Nel profondo del mio petto io silenziosamente conservo in una forte ammirazione per quello che la parola e la penna non sono sufficienti per me!”
Questo libro, che si può scaricare anche in formato PDF dal nostro sito, è considerato rarissimo sul mercato librario e musicale.
Tutto il mondo artistico dell’epoca fu chiamato per scrivere brevi contributi. L’album è allo stesso tempo un riflesso della vita musicale del tempo con molti contenuti pubblicati per la prima volta. Un esempio è il pezzo “Mai stampato; scoperto da A. Geissler, cantore in Zschopau” di Wolfgang Amadeus Mozart “Die Nase”, composto per la moglie .
Non meno importanti sono le tre pagine di ricordi della incantevole Schröder-Devrient, che all’età di 17 anni, aveva cantato nel Fidelio, e qui cita in particolare l’ultima prova con la direzione del Maestro.
Tra i 180 contributi musicali si possono citare le 7 pagine in musica di Meyerbeer di una poesia di Ferd. Braun, alla tomba di Beethoven, Léon Kreutzer, (nipote di Rodolphe), di Tobias Haslinger e Carl Haslinger con 2 pagine “Hommage à Hector Berlioz”.
Per l’Italia vi sono i contributi di Teresa Milanollo (1827-1904) e di sua sorella Maria (1832-1848), celebri violiniste saviglianesi. Forse tutto nasce dal loro incontro con Liszt nel 1843, quando ebbero l’onore di suonare insieme al grande musicista a Colonia.
Vi è, inoltre, il contributo del compositore e direttore d’orchestra Gaspare Spontini proprio qualche anno prima della sua morte avvenuta nel Gennaio 1851.
Infine non rimane che menzionare un’altra pubblicazione di Herrmann Josef Landau:
Erstes poetisches Beethoven-Album : zur Erinnerung an den großen Tondichter und an dessen Säcularfeier, begangen den 17. Dezember 1870– Prag: Selbstverlag des Verfassers, 1872. – XIV, 450 S.
Pubblicata in occasione del centenario della morte di Beethoven contiene moltissimi saggi, scritti su Beethoven e la sua musica, alcuni pubblicati per la prima volta. I contributi arrivano da tutta la Germania e dall’Austria con narrazioni dei concerti che si sono tenuti per il Centenario in diverse città. L’Italiano Filippo Filippi partecipò alla cerimonia a Vienna e il suo resoconto è ben dettagliato nel suo scritto “Musica e Musicisti”.
Anche questo libro si può scaricare in esclusiva sul nostro sito.
Luigi Bellofatto