In memoriam: 1827 – Sul decesso di Ludwig van Beethoven

Dopo la morte di Beethoven, avvenuta il 26 marzo 1827, diversi musicisti e poeti sentirono la necessità di scrivere odi o musiche circa questo triste avvenimento. In questa pagina cercheremo di rendere accessibili alcune musiche virtualmente introvabili di autori anch’ essi spariti nel tempo. Questa sarà una pubblicazione aperta, per cui molte musiche, immagini e documenti saranno aggiunti quando si renderanno disponibili. Articolo disponibile dal luglio 2015.

In memoriam: 1827 – Musiche scritte in onore di Ludwig van Beethoven – dal marzo 1827

Carl Czerny

Marcia funebre sulla morte di Luigi van Beethoven (composta da Carlo Czerny Op. 146) 26 Marzo 1827 per il Piano-Forte solo, op. 146   Aprile 1827; pubblicata a Vienna da Anton Diabelli; piastra no. 2609. (la no. 2610 è lo stesso pezzo ma per due pianoforti) : MARCHE FUNEBRE / sur la Mort de / Louis van Beethoven / (+ 26 Mars 1827) / Composée et arrangée / POUR LE PIANOFORTE / à quatre mains / par / C. CZERNY. / [l.:] Oe. 146. – HAMBOURG, : Chez Auguste Cranz., [ca. 1827]. – 7 S. ; Querformat Einheitstitel RAK-Musik: Marche funèbre sur la mort de Louis van Beethoven, Fassung Kl 4hdg. (il frontespizio si può consultare qui a piè pagina; il MIDI e l’ Mp3 saranno presto disponibili – Ringraziamo l’ amico Luigi Bellofatto della sua – come sempre – indispensabile e precisissima ricerca.

Joseph Drechsler

Bey Ludwig van Beethoven’s Leichenbegängnisse am 29ten Man. 1827 von J. F. Castelli In Musik gesetzt für eine Singstimme mit Begleitung des Pianoforte von Jos. Drechsler .  Aprile 1827; pubblicata a Vienna da Anton Diabelli; senza numero di piastra. Arrangiamento per voce e piano del poema di Ignaz Castelli

Ignaz Ritter von Seyfried

Trauer-Gesang bey Beethoven’s Leichenbegängnisse in Wien den 29. Marz 1827. Vierstimmiger Männerchor, mit willkürlicher Begleitung von vier Posaunen, oder des Pianoforte. Aus Beethoven’s Manuscripte zu dein obigen Gebrauche mit Text eingerichtet von Ignaz Ritter von Seyfried. No. 1 Miserere, no. 2 Amplius lava me.  Giugno 1827; pubblicata a Vienna da Tobias Haslinger; piastra no. 5034 arrangiamento per voci dell’ Equale, WoO 30, no. 1 e 3.

Libera, welches bey Beethoven’s Leichenbegängnisse vor der Einsegnung des entseelten Körpers, in der Kirche bey den P. P. Minoriten in der Alservorstadt in Wien, den 29. März 1827 von dem Sdnger-Chor, welcher den Leichenzug begleitete, gesungen worden ist. Componirt, und zu obigem Gebrauche eingerichtet von Ignaz Ritter von Seyfried  Giugno 1827; pubblicata a Vienna da Tobias Haslinger; piastra no. 5035.

Beethoven’s Begräbniss. Gedicht von Jeitteles. Nach einer Composition des Verewigten: “Marcia funebre sulla morte d’un Eroe” für 4 Singstimmen mit Begleitung des Pianoforte eingerichtet von Ignaz Ritter von Seyfried. Giugno 1827; pubblicata a Vienna da Tobias Haslinger; piastra no. 5036.

Trauerklänge bei  Beethoven’s Grabe. Vierslimmiger Männer-Chor, nach einer Original-Melodie des Verewigten. Die Worte von Franz Grillpanrzer.  Marzo 21, 1829; pubblicata a Vienna da Tobias Haslinger , come supplement del Allgemeiner Musikalischer Anzeiger, No. 12 (21 Marzo 1829). Arrangiamento vocale dell’ Equale, WoO 30, no. 2

Anselm Hüttenbrenner

Nachruf an Beethoven in Akkorden am Piano-Forte von seinem innigsten Verehrer.  Giugno 1827; pubblicata a Vienna da Tobias Haslinger; piastra no. 5039

Simon Seechter

Bei dem Leichenbegängnisse des Ludwig van Beethoven  von J. E Castelli.  Giugno-luglio 1827; pubblicata a Vienna da Ferdinand Kettner; senza numero di piastra.  Arrangiamento per voce e piano del poema di Ignaz Castelli

August Swoboda

Am Grobe Beethoven’s. Gedicht von Freyherrn C. von Schlechta. Vocal Quartett für zwei Bass zwey Piano Forte oder   Guitarre Begleitung. Pubblicata a Vienna dal compositore; senza numero di piastra. Arrangiamento per quattro voci e piano del poema di Franz Xaver Freyherr von Schlechta.

Carl Czerny (Vienna, 21 febbraio 1791 – Vienna, 15 luglio 1857) fu insigne pianista, compositore, teorico e didatta austriaco. Figlio di un pianista che lo introdusse nel mondo della musica, studiò pedagogia ed all’età di 15 anni era già insegnante molto apprezzato. Visse a Vienna insegnando pianoforte (tra i suoi allievi ci fu un giovane Franz Liszt) e fu esso stesso allievo di Beethoven dal 1801 al 1803, (con alcune interruzioni) che dopo averlo sentito suonare, sembra che gli proponesse di dargli lezioni private.  Fu un musicista dotato di una memoria stupefacente, che gli consentì inoltre di suonare l’opera integrale delle sonate di Beethoven. Si dedicò con interesse alla didattica pianistica per la quale scrisse numerosi esercizi (più di 1000) che tutt’oggi costituiscono la base dell’insegnamento del pianoforte:  40 Studi giornalieri op. 337, Scuola degli abbellimenti op. 355, Scuola del virtuoso op. 365, Scuola della mano sinistra op. 399, Scuola dell’articolazione e della polifonia op. 400, 6 studi di ottave op. 553, Il Primo Maestro di Pianoforte op. 599, 24 Studi della piccola velocità op. 636, L’arte di render agili le dita op. 740, 25 Studi per le piccole mani op. 748 ecc…. Compose anche sinfonie, ouverture, cantate e musiche da camera. In vita e dopo la morte di Beethoven trascrisse moltissime sue opere.

Joseph Drechsler Wällischbirken 26 maggio 1782 – Vienna 27 febbriaio 1852 ) fu compositore e pedagogo musicale. Ricevette la prima istruzione musicale dal padre, cantore e maestro nella città natale di Wällischbirken. A 10 anni fu chierichetto a Passau, più tardi imparò armonia e basso continuo presso il monastero monastero benedettino “Benediktienerkloster Florenbach”. A Passau, studiò filosofia, poi a Praga per studi teologici e fors’ anche per ricevere i voti, studiando al contempo giurisprudenza. Durante il soggiorno a Praga dovette comunque proseguire la sua attività di compositore, poiché risalgono a questo periodo una Missa Solemnis (1804), diverse opere per pianoforte e una lied per voce e pianoforte. Drechsler non finì questi studi, però, ma è del 1807 una chiamata del direttore del teatro Karl Friedrich Hensler a Vienna, come maestro di cappella presso il Leopoldstadt Theater . Non andando in porto l’ occasione, decise di vivere per qualche tempodando lezioni private di musica. Nel 1810 entrò nel Hofoperntheater e si trasferì nel 1812 a Kapellmeisteradjunkten. Di quest’ anno sono la sua prima Singspiel „Die Feldmühle“, eseguita al Kärntnertortheater il 29 settembre. A causa delle restrizioni dell’ Hofoperntheater tuttavia Drechslerperse nuovamente il posto e si trasferì come direttore d’orchestra nei teatri a Baden e Pressburg.Lo ritroviamo organista a Vienna presso a Vienna Servitenchirche (1815). Nello stesso anno aprì una scuola di musica. L’anno successivo fu maestro di cappella presso la Chiesa di S. Anna e pochi anni dopo (1823) maestro di cappella presso la chiesa dell’Università e della parrocchia a Corte. Numerosi gli scritti : un insegnamento teorico, una scuola di organo… Nel 1844, dopo la morte del precedente Kapellmeister Johann Baptist Gänsbacher, lo sostituì come maestro di cappella a S. Stefano. Incarico che mantenne fino alla sua morte il 27 febbraio 1852 a 70 anni. Fu sepolto al Cimitero di S. Marx a Vienna.

Anselm Hüttenbrenner (13 ottobre 1794 – 5 Giugno 1868), fu un compositore austriaco. In buoni rapporti con Beethoven, fu incredibilmente una delle poche persone presenti sia alla sua morte che a quella di Franz Schubert. Le sue memorie costituiscono un documento interessante, ma probabilmente inaffidabile, negli studi biografici schubertiani. Nacque a Graz, il figlio di un ricco proprietario terriero. Frequentò il Graz Lyzeum, e studiò giurisprudenza presso l’Università di Graz, contemporaneamente diventando anche compositore. Il conte Moritz von Fries (1777-1826) colpito dalla la sua abilità di pianista, nel 1815 lo consigliò di andare a Vienna per studiare con Antonio Salieri. Come dicevamo, per pura coincidenza fu con la governate Sali il 26 marzo 1827 quando Beethoven morì. In memoria di Hüttenbrenner, il Conservatorio di Graz Johann Joseph Fux tagliò una ciocca di capelli di Beethoven, conservati adesso a Graz nel Universal Museum Joanneum. Le prime opere pubblicate (per pianoforte, e i Lieder) cominciarono ad apparire poco dopo il 185, e il Quartetto per archi (Op. 3) fu pubblicato ne 1816. Dopo un breve ritorno a Graz nel 1818, ma tornò a Vienna l’anno successivo, guadagnarsi da vivere in un ufficio governativo. Nel 1821 Hüttenbrenner ereditò la tenuta di famiglia e si sposò. Uno delle note biografiche più incredibili è che Schubert gli affidò il manoscritto della Sinfonia Incompiuta. . Il manoscritto rimase con Hüttenbrenner sino al 1865. Hüttenbrenner ricoprì la carica di direttore del Steiermärkischer Musikverein dal 1825 al 1829. Il suo Requiem in do minore è fu eseguito al funerale di Schubert il 23 Dicembre 1828. Morì a Ober-Andritz, all’età di 73 anni.

Simon Sechter (Frymburk, 11 ottobre 1788 – 10 settembre 1867) fu organista, compositore, teorico e didatta e direttore d’orchestra austriaco. Trasferitosi a Vienna nel 1804, succedendo a Jan Václav Voríšek come organista di Corte nel 1824. Nel 1810 iniziò ad insegnare pianoforte e canto all’Accademia degli studenti ciechi. Nel 1828 Franz Schubert prese delle lezioni di contrappunto da lui. Nel 1851 venne nominato professore di composizione all’Universität für Musik und darstellende Kunst Wien. Negli ultimi anni della sua vita, a seguito della sua grande generosità, finì col ridursi in miseria e morì nella più assoluta indigenza. Il suo posto venne preso da Anton Bruckner, uno dei suoi allievi, che basò il suo insegnamento sui metodi del suo maestro. Altri allievi di Sechter, divenuti poi famosi, comprendono il compositore Henri Vieuxtemps, il direttore d’orchestra Franz Lachner, l’insegnante Eduard Marxsen (che ebbe come allievo Johannes Brahms a cui diede lezioni di pianoforte e contrappunto), i compositori Johann Nepomuk Fuchs, Gustav Nottebohm, Carl Umlauf, il direttore Kéler Béla ed i pianisti e compositori Sigismond Thalberg e Adolf von Henselt, solo per citare i più famosi.

Ignaz Joseph Ritter von Seyfried (15 agosto 1776- 27 Agosto 1841) fu un musicista, direttore d’orchestra e compositore austriaco. Nacque e morì a Vienna. Secondo una dichiarazione nelle sue memorie manoscrittte fu allievo sia di Wolfgang Amadeus Mozart che di Johann Albrechtsberger. Pubblicò e revisionò le opere complete scritte da Albrechtsberger, dopo la morte del maestro. Fra i suoi allievi sono compresi musicisti del calibro di Franz von Suppé, Heinrich Wilhelm Ernst, Antonio Casimiro Cartellieri, Joseph Fischhof e Eduard Marxsen. In gioventù Seyfried fu direttore assistente per l’opera di Emanuel Schikaneder, al Theater auf der Wieden di Vienna, diventando direttore musicale nel 1797 e servì (nella sua nuova nomenclatura “Theater an der Wien”) fino al 1826. Le sue memorie offrono scorci della vita musicale viennese, di Schikaneder, de Il Flauto Magico di Mozart, così come il curioso e famoso aneddoto riguardante la morte del celebre compositore. Nel 1805, Seyfried diresse la “prima” della versione originale del Fidelio di Beethoven. Nelle memorie di Seyfried si trovano anche alcuni racconti ed aneddoti sorprendenti su Beethoven, e le informazioni che fornisce su Beethoven nell’ appendice ai Studien im Generalbasse sono (dice testualmente) “di grande valore biografico”, infatti contengono “tutto ciò che è noto circa gli avvenimenti che riguardano in maestro adorato e ( sono) infatti autentici “. Delle sue opere musicali, il dizionario Grove dice: “his versatility won him a unique place in Vienna’s musical life; however, almost none of his music is marked by real originality or distinction.”
PUBBLICAZIONI

J. F. Castelli, Bey Ludwig van Beethoven’s Leichchbegangnisse am 29. März 1827

Franz Xaver Freyherr von Schlechta, Am Grabe Beethoven’s  den 29 März 1827

Friedrich August Kanne, Ludwig van Beethoven’s  Tod den 26 Marz 1827 Tendler & von Manstein in Vienna (1827)

Paul Friedrich Walther, Louis van Beethoven’s Sterbetag  (3 Aprile 1827)

F[ranz] C[arl] Weidmann, Am Grabe Beethoven’s (3 Aprile 1827)

Heinrich Bornstein, Fantasie an Beethovens Grabe (5 Aprile 1827)

Pfeter] A. Budik, Auf Beethoven’s Grab (10 Aprile 1827)

Afndreas] St[umpff], Auf Beethovens Tod (19 Aprile 1827)

A. v. M, Beethoven im Sarge (24 Aprile 1827)

Franz Maria Freiherr von Nell, Nachruf an Beethoven (25 e 27 Aprile 1827)

[Georg] Friedrich Treitschke, Zu Beethoven’s Gedachtniss (26 Aprile 1827)

Johann Gabriel Seidl, In tumulum (28 Aprile 1827)

F. H. Slavik, Beytrag zu einem Cypressenkranz auf Beethoven’s Grab (19 Giugno 1827)

[Friedrich] Ludwig Halirsch, Beethoven’s Requiem (Eine Vision) (25 Ottobre 1827)

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