Anhang 14
Sei Valzer per pianoforte
Durante la vita di Beethoven, quattro di questi sei valzer apparvero a suo nome (a partire dal 1815 circa) in numerose edizioni, indicati come “Walse”, “Favorit Walzer”, “Walse Favorite”, “Favorit-Laendler”, “Ländler” ecc. Una edizione di tutti e sei i valzer deve essere probabilmente successiva, poiché oggidì è sicuramente provato che la musica del “Sehnsuchtswaltzer” n. 1 è di mano di un altro compositore, Franz Schubert. Queste prime edizioni sono state seguite da una pletora di altre ristampe (in singole edizioni, raccolte e riviste) e di trascrizioni (vedi database RISM) per vari organici: oltre al pianoforte per due e quattro mani, una o due chitarre, Hamoniemusik, piccola Orchestra, voce o quattro voci maschili con accompagnamento strumentale.
Come dicevamo poco sopra, ritenuti originali per molti anni, questi valzer sono stati oggetto di diversi arrangiamenti, parafrasi e variazioni. Nel nostro sito, nella sezione “Articoli” si trova la trascrizione per pianoforte a quattro mani che ne fece Carl Geissler, celebre trascrittore attivo dalla metà del secolo XIX. (Ludwig van Beethoven 36 Bagatellen (Kleinere Klavierstücke) . Le musiche sono curate da Graziano Denini, che ne è anche il revisore.Ben presto alcuni walzer apparvero con un nome: i numeri da 1 a 3 furono designati come “”Sehnsuchtswaltzer”, Schmerzenswalzer” e “Hoffnungswalzer” e successivamente anche i 5 e 6 furono definiti “Le Plaisir” e “Le Delir”(! sic al luogo di Désir). Buon ultimo il numero 4: “Geisterwalzer”. Qui di seguito un interessante manoscritto del 1830/1835 circa, in mio possesso, di due di questi valzer.
Singoli valzer furono pubblicati a partire dal 1827 con variazioni di vari musicisti, ad esempio Joseph Schnabel (Besprechung: AmZ 29, 1827, 18.4.1827, Sp. 280′ „Variationen über den allbeliebten Sehnsuchts-Walzer von Beethoven, für das Pianoforte, comp, von Joseph Schnabel, Glogau, bey Günter“), von C. Czerny, H. Herz, F. Hünten, C. F. Schröter e molti altri
Anhang 14 numero 1 – Sehnsuchtswalzer (Valzer della nostalgia), in la bemolle maggiore, per pianoforte, Formato da Sehnsuchtswalzer di Schubert ed il Favoritwalzer di F.H. Rimmel; pubblicato con il nome di Beethoven la prima volta nel 1826 da Schott a Magonza; poi da Bachmann ad Hannover.
Anhang 14 numero 2 – Schmerzenswalzer (Valzer del dolore), in fa minore, per pianoforte Pubblicato da Schott, Mainz, 1828, come opera di Beethoven. (opera probabilmente apocrifa).
Anhang 14 numero 3 – Hoffnungswalzer (Valzer della speranza), in mi bemolle maggiore, per pianoforte. Nottebohm, pagine 190/3. Pubblicato da Schott, Mainz, 1828, come opera di Beethoven. (opera probabilmente apocrifa).
Anhang 14 numero 4 – Geisterwalzer (Valzer degli spiriti), in la maggiore, per pianoforte. Nottebohm, pagine 190/4. Pubblicato da Schott, Mainz, 1828, come opera di Beethoven. (opera probabilmente apocrifa).
Anhang 14 numero 5 – Valzer in fa maggiore, per pianoforte. H. (A) 31 -CH. (A) 14/5 -N.,pag. 190/5. Pubblicato da Schott, Mainz, 1828, come opera di Beethoven.
Anhang 14 numero 6 – Valzer in re bemolle maggiore per pianoforte. H. (A)2 – KH. (A) 14/6 – N., pag. 190/6. Pubblicato da Schott, Mainz, 1828, come opera di Beethoven.
Anhang 14 fa parte del progetto “La ricerca diventa Arte”
Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura dei nostri artisti collaboratori.
Les Delassements de l’ Etude – N°16 Le désir Valse de Beethoven Pour deux violons
(Tema tratto dal valzer WoO 14 Numero 1)
Heinrich Panofka (Breslavia, 3 ottobre 1807 – Firenze, 18 novembre 1887) è stato un compositore, violinista e docente tedesco, nato in Polonia. Violinista e compositore tedesco, Heinrich Panofka fu noto anche come insegnante di canto a Londra. Nacque a Breslavia e studiò seguendo le indicazioni del padre, avvicinandosi alla musica inizialmente sotto la guida di sua sorella, una violinista, e dei cantori, Strauch e Foerster. Successivamente andò a Vienna nel 1824 e studiò violino con gli insegnamenti del violinista Josef Mayseder, e composizione con il musicologo e compositore Moritz Hauptmann, facendo il suo debutto con un concerto nel 1827. Nel 1834 andò a Parigi, dove suonò ai concerti del Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris, e studiò canto e insegnamento musicale con il tenore Marco Bordogni, con il quale fondò l’Académie de chant des amateurs.
Dal 1844 al 1852 soggiornò a Londra, dove diventò celebre come insegnante di canto, fu assistente di Lumley all’Opera Italiana di Londra, e venne in contatto con i maggiori cantanti dell’epoca. Durante l’impegno del soprano svedese Jenny Lind al His Majesty’s Theatre nel 1847 fu assistente alla direzione. Da Londra tornò a Parigi, ma nel 1866 si trasferì a Firenze, dove trascorse il resto della sua vita. Dopo essersi dedicato per alcuni anni alla carriera violinistica si interessò ai problemi della didattica vocale, impegnandosi in numerose pubblicazioni, tra le quali:The Practical Singing Tutor; L’art de chanter; Abecedaire vocal; Twenty-four vocalises progressives; Erholung und Studium; Twelve vocalises d’artiste; Eighty-six nouveaux exercises; Twelve vocalises pour contralto; Twelve Vokalisen fur Bass. Compose anche musica per violino, con pianoforte e accompagnamento orchestrale, e tradusse in tedesco il libro di Pierre Baillot sul violino.