Ludwig van Beethoven – Trascrizioni da Johann Georg Sulzer

Elenco delle trascrizioni e degli studi che Beethoven fece delle opere di Johann Georg Sulzer (1720 – 1779)

Johann Georg Sulzer (Winterthur 1720 – Berlino 1779). Filosofo e scienziato tedesco. Giovane studente a Zurigo, crebbe con l’intenzione di diventare pastore protestante, ma nel 1734 preferì accettare un posto di precettore a Magdeburgo.

Sviluppò l’amore per la matematica e la fisica; nel 1752 teorizzò che le particelle dei metalli potessero avviare una vibrazione in modo da eccitare i sensi umani, soprattutto il gusto.

In un precedente esperimento aveva messo a contatto la sua lingua con due minerali in modo che la saliva facesse da trasportatore elettrolitico; l’esperimento è tuttora in uso e noto come Prova della lingua sulla batteria.

La fama di Sulzer crebbe così tanto che già nel 1747 divenne docente di matematica in un ginnasio a Berlino e diventò membro dell’Accademia delle Scienze di Berlino (1750).

Nel 1775 ebbe la direzione delle attività filosofiche dell’Accademia.

Filosoficamente fu un seguace di Christian Wolff e di Alexander Gottlieb Baumgarten.

Dal 1771 al 1774 si occupò di quella che sarebbe diventata la sua opera più importante: l'”Allgemeine Theorie der schönen künster”, lessico che si rivela in realtà un manuale di filosofia estetica.

Nella sua opera ribadì il concetto che l’arte ha lo scopo di rallegrare e migliorare l’uomo, concezione tratta a piene mani dall’illuminismo e dalla psicologia. Sulzer fu infatti buon amico di Johann Caspar Lavater, il padre della fisiognomica. (Biografia tratta da Wikipedia)

La copia che fece Beethoven dall’ “Allgemeine Theorie der schönen künster” (edizione Lipsia 1792) include l’articolo “Recitative” (di Johann Abraham Peter Schulz), che, in questo brano, parla di opere di Carl Heinrich Graun (Kramer / Graun). Il manoscritto si trova in D-BNba, Slg. H.C. Bodmer. HCB BSk 11/59. Data: 1802-1804.

Tra il 1802 e il 1804, in preparazione del suo oratorio “Cristo sul Monte degli Ulivi” e dell’ opera “Fidelio”, Beethoven si occupò ampiamente dell’impostazione del testo, della declamazione e delle complicazioni musicali associate ad stessi. Per studiare le migliori soluzioni e le regole dell’arte, Beethoven prese delle “lezioni pratiche” dai colleghi. Sono ben note le sue trascrizioni delle opere di Mozart, riportate sul nostro sito. Ma il compositore si occupò anche degli scritti dei grandi teorici della musica del suo tempo. Su questo doppio foglio, Beethoven trascrisse brani da un articolo di un’enciclopedia: esempi musicali e note sul “recitativo” dalla “Allgemeine Theorie der Schönen Künste” di Johann Georg Sulzer. La parte pratico-musicale di questo articolo è stata scritta dal compositore e teorico musicale Johann Abraham Peter Schulz e scelse numerosi esempi tratti da Carl Heinrich Graun per studiarne le regolee. Beethoven trascrisse attentamente questi esempi musicali e li annotò. Talvolta prese appunti direttamente dal testo dell’articolo, aggiungendone i suoi commenti.

Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn

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