André Ernest Modeste Grétry (Liegi, 8 febbraio 1741 -Montmorency, 24 settembre 1813) compositore belga, che, lavorando in Francia dal 1767, prese la nazionalità francese. Figlio di un musicista di umili condizioni sociali, iniziò la sua carriera come cantore a Liegi, luogo nel quale incominciò gli studi musicali. Grazie ad una borsa di studio, nel marzo del 1759, si trasferì a Roma, dove per cinque anni approfondì le sue conoscenze musicali. Durante la sua permanenza in Italia realizzò varie operette per il Teatro Aliberti che riscossero un buon successo. Il passaggio dalla composizione di musica religiosa a quella teatrale e poi quello dall’operetta italiana all’opera comica francese, segnò la svolta della sua carriera.

Egli fu anche il primo a comporre musica per la tuba curva, uno strumento esistente sin dai tempi dei romani; questa sua innovazione fu utilizzata persino per la musica eseguita ai funerali di Voltaire. Scrisse vari trattati inerenti la musica ed in uno dei più importanti (Mémoires ou Essais sur la musique) descrisse la sua opinione sull’estetica del dramma musicale.

Come molti artisti e pensatori della sua epoca, anche Grétry cadde in disgrazia ai tempi della Rivoluzione, mentre ottenne grandi onori ai tempi di Napoleone. Trascorse gli ultimi dieci anni di vita a Montmorency, ospite nell’Ermitage, già residenza di Rousseau.