WoO 199 Ich bin der Herr von “zu” (io sono il Signore dell’ “a”), otto battute scherzose
WoO 199 “Ich bin der Herr von “zu”” (io sono il Signore dell’ “a”), otto battute scherzose per l’arciduca Rodolfo, autunno 1814, pubblica per la prima volta da Nohl nel 1867. Hess 281 – KH. (WoO) 199.
L’originale si trova fra gli abbozzi del Glorioso Momento Opus 136 nella Deutsche Staatsbibliothek di Berlino. Sono otto battute scherzose con le parole: “Ich bin der Herr von “zu”, du bist der Herr von “von”” (io sono il Signore dell'”a”, tu sei il signore del “da”). Il maestro gioca sul doppio significato della parola von (preposizioni che indica provenienza e, anteposta a un cognome, denota discendenza nobile) contrapponendola all’altra “zu” (“a”). L’arcivescovo e il personaggio nobile e nel tempo stesso il signore “da” cui possono essere dispensati benefici; Beethoven invece è quello che ricorre “a” lui, per chiedere questi benefici.
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: WoO 199 Ich bin der Herr von zu Musikalischer Scherz (D-dur) nach einem eigenen Text Widmung: -NGA XII/2 (Hess 281) AGA –
Origine e pubblicazione: Scherzo musicale scritto attorno al settembre 1814. La prima edizione apparve postuma nella nuova edizione della lettera di Ludwig Nohl del 1867. Nohl sospettava che l’espressione di insoddisfazione di Beethoven nei confronti dell’arciduca Rodolfo potesse aver ispirato quest opiccolopezzo musicale. La lettera di Rodolfo, che spinse Nohl a fare questa ipotesi, è datata fine luglio/inizio agosto 1810 (BGA 462), ragion per cui non si può escludere del tutto un collegamento tra la musica e l’arciduca. In linea di principio tutti i membri dell’aristocrazia possono essere presi in considerazione come oggetti per tali esternazioni di Beethoven.
Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it