WoO 164 Freundschaft ist die Quelle wahrer Glückseligkeit: (L’amicizia è fonte di vera felicità), canone
WoO 164 – “Freundschaft ist die Quelle wahrer Glückseligkeit”: (L’amicizia è fonte di vera felicità), canone, 20 settembre 1814, pubblicato nel Supplemente della G.A. 1888. GA. Numero 285/2 (serie 25 pagina 274) Bruers 272/2 KH (WoO) 164.
Il manoscritto originale, che porta la data di cui sopra, fa parte della raccolta Joseph Muller a Closter NewJersey, U.S.A. Composto a Brühl presso Mödling. In un lettera del 21 settembre al conte Moritz Lichnowsky Beethoven scrive: “ieri ho fatto una deliziosa passeggiata al Brühl con un amico, e nella nostra amichevole conversazione parlammo in particolare di lei“. Ciò per altro non basta per asserire con certezza (come fa la G.A.) che il canone sia stato diretto all’amico lontano. Beethoven potrebbe anche averlo scritto per l’amico (ignoto) della passeggiata.
Questo canone a 3 voci viene catalogato, col numero 579, anche nel catalogo di Giovanni Biamonti Il 21 settembre 1814 Beethoven risponde al suo amico e mecenate, il conte Moritz Lichnowsky raccontando tra le altre cose di una passeggiata fatta il giorno prima nel Brühl, una valle vicino a Mödling; in un passo di questa lettera scrive: “Ich machte gestern mit einem Freunde einen schönen Spaziergang in die Brühl und unter freundschaftlichen Gesprächen kamen Sie auch besonders vor, und siehe da gestern Abend bei meiner Ankunft finde ich Ihren Brief…” [ieri ho fatto una deliziosa passeggiata nel Brühl con un amico, e nella nostra amichevole conversazione parlammo in particolare di lei. Ed ecco che, al mio arrivo ieri sera, ho trovato la Sua lettera. ]”. Non è stato possibile scoprire chi fosse l’amico con cui Beethoven ha fatto la passeggiata, forse Georg Friedrich Treitschke, il cui arrangiamento di Fidelio nel maggio dello stesso anno contribuì al grande successo finale dell’opera, e che è espressamente apostrofato in una lettera di Beethoven nel settembre 1814 come “caro amico e fratello in Apollo”. Il Brühl faceva parte di un parco naturale creato dal 1808 dal principe Giovanni I del Liechtenstein con le aspre scogliere di arenaria del Kalenderberg e dell’Hinterbrühl nelle vicinanze di Mödling. Il principe fece restaurare il castello romanico di Mödling, ma tra il 1809 e il 1818 vi costruì anche diverse rovine artificiali, tra cui la “Schwarze Turm” la Torre Nera.
Durante quella passeggiata probabilmente è stato creato il canone “L’amicizia è la fonte della vera beatitudine” WoO 164; Beethoven lo scrisse a matita – portava spesso con sé spartiti e matite quando usciva – firmato e datato nell’intestazione: “Beethowen. nel Brühl 1814 il 20 settembre.” Secondo R. Klein : “Beethoven lascia che il canone inizi con una pausa di misura intera, quindi mette i segni di entrata per la 2a e la 3a voce una battuta in avanti e poi fa a meno del resto dell’ultima misura. Poiché questo modo di annotazione non cambia il suono ma pone difficoltà tecniche, non è stato utilizzato. Tuttavia, come nell’edizione completa, non va trascurato che a causa di questo minimo trapianto il finale deve essere spostato di una battuta in avanti.” Su questo punto non concordo con Willy Hess e Rudolf Klein: Beethoven indica chiaramente, con il caratteristico segno della doppia f minuscola, dove sono le due entrate successive che devono combaciare con la declamazione della parola “Freunschaft” mentre Hess e Klein sbagliano volutamente nel posizionare le entrate della seconda e terza voce mettendole una misura dopo. Beethoven voleva che ogni sezione iniziasse con una esclamazione di amicizia (“Freundschaft”); il resto del testo doveva procedere in sincrono per tutte e tre le voci per poi finire con la parola “Glückseligkeit” (Felicità). Naturalmente Beethoven avrebbe potuto scrivere anche la prima battuta della prima voce ma, a mio avviso, questo è uno degli “scherzi” che il Genio di Bonn era avvezzo fare. Ultima considerazione : nella Gesamtausgabe redatta da Willy Hess all’inizio del canone troviamo una indicazione dello stesso Hess : “Componirt in der Brühl bei dem Denkmal der Freundschaft des Fürsten Lichtenstein, am 20. September 1814.” [“Composto nel Brühl vicino al monumento all’amicizia del principe Lichtenstein, il 20 settembre 1814.”]
Ludwig Ferdinand Schnorr von Carosfeld -Die breite Foehre naechst der Bruehl bei Moedling
La torre del Principe Giovanni von Liechtenstein vicino a Moedling in der Bruehl (1816-1817)
Allgemeine Ansicht der Briel bey Moedling naechst Wien
Titolo ufficiale: WoO 164 Freundschaft ist die Quelle wahrer Glückseligkeit Kanon (C-dur) nach einem eigenen Text Widmung: – NGA XII/2 AGA 285 = Serie 25/2
Origine e pubblicazione: Scritto il 20 settembre 1814 nel Brühl, una valle ai margini del Bosco Viennese vicino a Mödling. La prima edizione fu pubblicata postuma nel 1888 come parte dell’AGA da Breitkopf & Härtel a Lipsia.
Come riferì il conte Beethoven Moritz von Lichnowsky in una lettera del 21 settembre 1814, „machte [ich] gestern mit einem Freunde einen schönen spaziergang in die Brühl“ (BGA 740), dove fu composto WoO 164, desunto dal titolo autografo. Secondo una nota della prima edizione, il canone fu „Componirt in der Brühl bei dem Denkmal der Freundschaft des Fürsten Lichtenstein, am 20. September 1814“ (Serie AGA 25 p. 274; il monumento si trova nella parrocchia di Hinterbrühl). Questo riferimento potrebbe provenire dalla copia di Gustav Nottebohm, che fu la fonte per la pubblicazione dell’AGA. Sieghard Brandenburg non esclude la possibilità che Nottebohm abbia preso le informazioni dal libro di famiglia dell’amico non identificato di Beethoven (BGA 740 nota 3). Schizzi non documentati. Autografio: D-BNba, Coll. H. C. Bodmer, HCB BMh 13/53. Datazione: „1814 am 20ten September“. Titolo: Capotesta „Beethowen. in der Brühl 1814 am 20ten September”. Un foglio; Testo musicale al recto, deboli tracce di iscrizione a matita illeggibile al verso di mano ignota. Carta: 8,5 x 27 cm, 3 righe. Provenienza: Collezione Joseph Müller, Closter, New Jersey, USA. -V. A. Heck. Vienna (n. 12a nel Catalogo XXII, aprile 1926). – Hans Conrad Bodmer, Zurigo. — Acquisito nel 1956. Facsimile e descrizione: DBH/online. Una copia di Gustav Nottebohm (rapporto di revisione della serie 25 dell’AGA p. V) servì da modello per l’AGA.I Prima edizione in AGA. Documenti su lettera: BGA 740. Bibliografia: Klein/Kanons pagina 12.
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