WoO 113 Klage (Lamento): Dein Silber schien (Il tuo argenteo chiarore splendeva)
Langsam und sanft
WoO 113 – Klage (Lamento): Dein Silber schien (Il tuo argenteo chiarore splendeva) – Circa 1790. Pubblicato la prima volta nella G.A. 1888. G.A. n.283 (serie 2520) – Boett. I-9 – Bruers 270 – KH (WoO) 113 – P.25 – Sch. pagina 216-18 – Thayer 275.
Titolo ufficiale: WoO 113 Klage Lied (E-dur) nach einem Gedicht von Ludwig Christoph Heinrich Hölty für Singstimme und Klavier Widmung: – NGA XII/1 Nr. 70-71 AGA 283 = Serie 25/20
Di questa opera non esiste un manoscritto originale completo, ma si conservano soltanto, nell’archivio della società degli Amici della Musica di Vienna, degli abbozzi molto sviluppati sulla base dei quali – unitamente ad una copia fatta da Nottebohm – è stata condotta l’edizione della G.A. curata da Mandyczewsky. Nel foglio del primo abbozzo si trova anche l’appunto di tre battute che si riferisce al primo coro della Cantata in morte di Giuseppe Il e un altro, più esteso, del primo tempo della Sonata per pianoforte in fa minore op. 2 numero 1. Il testo poetico è di Ludwig Hòlty. La musica si divide in due parti: la prima, corrispondente ai versi che ricordano la serena pace lunare, è un Lento e dolce in mi maggiore 2/4 (le note trascinate e legate le une alle altre quanto più è possibile, ha annotato l’autore stesso); la seconda (Molto lento e triste, in mi minore, alla breve, con la sensibile striatura di alcuni rapidi passaggi in do maggiore e in la minore) ha una fisionomia agitata e cupa, corrispondente ai funesti presentimenti del poeta. Il testo:
Dein Silber schien
Durch Eichengrün,
Das Kühlung gab,
Auf mich herab,
O Mond, und lachte Ruh’
Mir frohem Knaben zu.
Wenn jetzt dein Licht
Durch’s Fenster bricht,
Lacht’s keine Ruh’
Mir Jüngling zu,
Sieht’s meine Wange blaß,
Mein Auge tränennaß.
Bald, lieber Freund,
Ach bald bescheint
Dein Silberschein
Den Leichenstein,
Der meine Asche birgt,
Des Jünglings Asche birgt!
Origine e pubblicazione: le due versioni conosciute furono create a Bonn nel 1790. La prima edizione della seconda versione fu pubblicata postuma nel 1888 come parte dell’AGA da Breitkopf & Härtel a Lipsia. Gli schizzi sopravvissuti del 1793 mostrano che Beethoven stava ancora lavorando alla canzone in un momento successivo (forse durante le lezioni con Joseph Haydn?).
Testo: Ludwig Christoph Heinrich Hölty (1748-1776), pubblicato per la prima volta in un arrangiamento di Johann Heinrich Voß con un adattamento di Johann Friedrich Reichardt nella “Poetische Blumenlese für das Jahres 1779”. La poesia fu modificata una seconda volta da Voß nel 1783 in corrispondenza con la prima edizione delle poesie di Hölty (Gedichte von Lude-wig Heinrich Christoph Hölty, Besorgt durch seine Freunde Friedrich Leopold Grafen zu Stolberg und Johann Heinrich Voß, Hamburg).
Beethoven probabilmente conobbe per la prima volta il testo della prima versione del poema nel 1782, tramite i „Blumenlese für Klavierliebhaber“ di Boßler (testo completo in “Lieder zu die Musik Blumenlese auf das Jahres 1782“, 2a edizione Speyer 1782, p. 63 – Il Centro Ricerche Musicali dedica ai „Blumenlese für Klavierliebhaber“ una approfondita ricerca). Tuttavia la canzone segue la seconda versione del 1783 (Lühning/NGA XII/1 KB p. 79). Prima esecuzione sconosciuta. Abbozzi: A-Wgm, A 31, un foglio (SV 260). Datazione: 1793 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 99). 1a versione, partitura: A-Wgm, A 9. Datazione: inizio 1790 (gli schizzi per la cantata WoO 87 sul foglio 2versus furono scritti tra il 28 febbraio e il 17 marzo 1790; Johnson/Fischhof vol. 1 p. 245f). Modello per l’ AGA.
Titolo: Folio 1 recto di Leopold Sonnleithner „Klage. Von Hölty. / Musik von Beethoven.“. Sul rigo superiore a sinistra triadi e accordi di settima di mano di Beethoven e la scritta „der harte weiche und verminderte Dreyklang, / der dissonirende wesentliche 7timen / accord, der viererley Zusammen= / sezungen fähig ist.“ 2 fogli; 4 pagine di partitura 1 recto – 2 versus. Carta: formato orizzontale, 16,5 x 21 cm, 12 righe.
Provenienza: non identificabile nel catalogo dell’asta “Successione Beethoven” del 1827. – Verlagsarchiv Artaria, Vienna. Forse venduto assieme a WoO 96 No. 2, WoO 144 o Op. 100 e WoO 148 (Johnson/Artaria p. 220). Descrizioni: Lühning/NGA XII/1 KB P. 79. — Vienna/Autographe. 2a versione, senza testo, spartito: A-Wgm, A 66. Datazione: 1790 (Lühning/NGA XII/1 KB p. 80). Modello per AGA.
Titolo: nessun titolo. 2 fogli; 4 pagine di testo musicale, fogli l1 recto 2 versus Folio 1 recto abbozzo per una canzone a quattro parti, Folio 1 versu 2 recto WoO 113, Nel folio 2 versu schizzi di pianoforte non identificati e un abbozzo di melodia per WoO 115. Carta: formato orizzontale, 24 x 31 cm, 16 righe. Provenienza: Joseph Dessauer (regalo 1870). Descrizioni: Lühning/NGA XII/1 KB p.79f. – Vienna/Autografi. Una copia di Gustav Nottebohm (rapporto di revisione AGA serie 25 p. V) servì come ulteriore modello per l’ AGA. Prima edizione (2a versione) nell’ AGA. Bibliografia: Lühning/NGA XII/1 KB p.79f. Thayer/1865 n. 275 (pag. 167).
Gli esempi musicali in MIDI di questa pagina sono curati da Pierre-Jean Chenevez. Chi volesse consultare o richiedere questi file, può contattare l’ autore tramite il nostro modulo di contatto.