WoO 99 Numero 6 Ah rammenta
Il manoscritto si trova a Stoccolma nella Collezione Nydahl (MMS 278) e corrisponde ad un unico foglio in formato in lungo con 16 righi per pagina. Nella prima pagina troviamo ai righi 1-8 gli abbozzi del canto mentre il resto dei fogli è vuoto. Anche il retro del foglio è vuoto anche se sul lato destro troviamo uno sbiadito scritto a matita di difficile decifrazione; in cima al retro del foglio, sul margine alto a destra troviamo il numero 14 la qual cosa sembrerebbe indicare che questo foglio doveva far parte di un quaderno di schizzi con almeno 14 fogli. Né Biamonti né Hess inseriscono questo canto nel loro catalogo. Il testo, così come tutti quelli proposti a Beethoven da Salieri, è di Pietro Metastasio ed è ricavato dalla cantata XIV “Il Ritorno” L’abbozzo del canto, che Beethoven ha modificato in “O rammenta” è per solo Soprano con alcune indicazioni per le altre voci inserite all’interno della linea del Soprano; tali indicazioni si distaccano molto dallo stile omoritmico tipico delle altre realizzazioni e, in alcuni punti, sembra quasi deviare verso lo stile “fugato” (vedi immagini successive)
Naturalmente, visto che il canto non è stato completamente sviluppato, non ci sono correzioni da parte di Salieri, così come non troviamo le legature abituali che uniscono le vocali vicine (nella seconda misura però alle parole “bella Irene” le vocali “a-I” sono cantate dalla stessa nota).
Manoscritto righi 5-7
Il testo è tratto dalla cantata XIV “Il Ritorno” di Metastasio:
O rammenta, o bella Irene,
Che giurasti a me costanza;
Ah ritorna, amato bene,
Ah ritorna al primo amor.
Qual conforto, oh Dio, m’avanza?
Chi sarà la mia speranza?
Per chi viver più degg’io,
Se più mio non è quel cor?
WoO 99 Numero 6 Ah rammenta fa parte del progetto “La ricerca diventa Arte”
Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura di Arieh Max Sacke (Tenore I), Benjamin Gabbay (Tenore II), e Evan Tanovich (Basso).
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