WoO 72 Variazioni (8) in do maggiore per pianoforte sul tema del duetto: “Une fièvre brûlante” nell’opera “Richard coeur de lion” di Grétry
Thema – Allegretto
WoO 72 Variazioni (8) in do maggiore per pianoforte sul tema del duetto: “Une fièvre brûlante” nell’opera “Richard coeur de lion” di Grétry, 1796-1797, pubblicate a Vienna, Traeg, novembre 1798. GA. n. 171 (serie 17/10) – B. 184 – KH. (WoO)72 -L. IV, p. 317/7 – N. p. 157 – P. 105 – T. 61.
Il manoscritto originale è sconosciuto. Nottebohm riferisce di alcuni abbozzi, che si trovano insieme con altri del primo tempo della Sonata per pianoforte in do minore op. 10 nr. 1, dell’aria per soprano e orchestra “Soll ein Schuh” (WoO 91 nr 2) e delle variazioni su “Là ci darem la mano” per 2 oboi e corno inglese (WoO 28). L’opera “Richard cœur de lion” di Grétry era conosciuta a Vienna dal 1788; Beethoven però non attinse direttamente ad essa, ma ad un balletto omonimo (allestito dal Viganò, con musica di Joseph Weigl, e rappresentato parecchie volte nell’estate del 1795), in cui era stato fra l’altro introdotto anche il suddetto tema di Grétry.
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: WoO 72 Acht Variationen (C-dur) über das Thema „Mich brennt ein heißes Fieber“ aus der Oper „Richard Löwenherz“ von André Ernest Modeste Grétry für Klavier Widmung: -NGA VII/5 AGA 171 = Serie 17/10
Creazione e pubblicazione: Abbozzate tra il 1795 ed il 1796. Una trascrizione in bella copia completa dell’opera doveva essere disponibile da Traeg, a Vienna, al più tardi nell’autunno del 1798, come base per l’edizione originale pubblicata nel novembre dello stesso anno. Gli schizzi sopravvissuti delle variazioni WoO 72 sono conservate nel quaderno di abbozzi “Fischhof”e si trovano contigui agli abbozzi per il 1° movimento della Sonata per pianoforte op. 10 n. 1, delle variazioni su “La ci darem la mano” WoO 28 e per l’aria „Soll ein Schuh nicht drücken“ WoO 91 n. 2. Secondo gli studi sulla carta e sui manoscritti effettuati da Douglas Johnson, Beethoven con ogni probabilità le aveva scritte prima della partenza per Praga, Dresda, Lipsia e Berlino a l’inizio del 1796 (Johnson/Fischhof Vol. 1 p. 101). Non è possibile provare se elaborò una forma conclusiva delle variazioni immediatamente dopo avere abbozzato l’ opera. Sul tema: André Ernest Modeste Grétry (1741-1813), “Richard Coeur de Lion”, commedie mise en musique in tre atti, testo di Michel Jean Sedaine, tratta dal romanzo di Blondel: “Une fievre brûlante”. L’opera di Grétry fu rappresentata per la prima volta il 21 ottobre 1784 nella Comedie-Italian (Salle Favart) a Parigi e ebbe la prima viennese nella traduzione tedesca di Gottlieb Stephanie d. Jüngeren il 7 gennaio 1788, al Kärntnertortheater. Fu rappresentata nove volte a Vienna sino al 3 febbraio dello stesso anno (Hadamovsky/Hoftheater Part 1 p. 105). Nello stesso anno, (1788), Nikolaus Simrock offrì una riduzione per pianoforte di quest’opera (Schiedermair/Beethoven p. 70; probabilmente erano copie manoscritte e non stampe). Il 2 febbraio 1795 andò in scena a Vienna per la prima volta il balletto eroico-pantomimico “Riccardo Cuor di Leone” di Salvatore Viganò, musicato da Joseph Weigl, con l’inserimento della Romanza di Gretry, che fu rappresentato 32 volte fino al 30 agosto, 1795 (Hadamowsky/Hoftheater Parte 1 p. 105f). Tuttavia, Wolfgang Osthoff non considera questo inserto del balletto come modello per la versione del tema di Beethoven (Osthoff/Wo072 p. 126f). Una “Fantaisie avec 6 Variations sur la Romance de Richard Coeur de Lion” per pianoforte di Daniel Steibelt (Op. 77) fu pubblicata nel 1792 da André a Offenbach e da Erard a Parigi (Wh I). Le variazioni pubblicate a nome Mozart (es. Rellstab, Berlin 1792, e Breitkopf & Härtel, Leipzig 1798) sono invece false (Köchel/Index C 26.02 [ex Annex 285], p. 895). Prima esecuzione sconosciuta.
Abbozzi: (1) A-Wgm, A 64. Datazione: 1795/96 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 140), trascrizione: Johnson/Fischhof vol. 2 p. 135. (2) D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven 28 (“Fischhof”) Folio 7 versus Data: probabilmente fine 1795 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 101), facsimile: SBB/ trascrizione: Johnson/Fischhof vol. 2 p. 135. 2 Edizione originale: 1798 (Novembre). Wien, Jean Traeg, senza VN/PN. – Titolo: „VIII VARIATIONS / sur le Tême / (Mich brant’ ein heisses Fieber) / de l’ opera Richard Löwenherz / pour le / Piano-Forte / Composées / par / LOUIS VAN BEETHOVEN / N° 7. / à Vienne chez Jean Traeg dans la Singerstrasse /
André Ernest Modeste Grétry (Liegi, 8 febbraio 1741 – Montmorency, 24 settembre 1813) è stato un compositore belga, che, lavorando in Francia dal 1767, prese la nazionalità francese. È noto soprattutto per le sue opéras-comiques.
Figlio d’arte, di un musicista belga di umili condizioni sociali, iniziò la sua carriera come cantore a Liegi, luogo nel quale incominciò gli studi musicali.
Grazie alla vincita di una borsa di studio, riuscì a trasferirsi, nel marzo del 1759, a Roma, dove per cinque anni approfondì le sue conoscenze musicali sotto la guida di Casalis. Durante la sua permanenza in Italia realizzò varie operette per il Teatro Aliberti che riscossero un buon successo, come ad esempio La vendemmiatrice. La svolta della sua carriera fu data dal passaggio dalla musica religiosa a quella teatrale; e dalla operetta italiana alla opera comica francese; se già Isabella e Geltrude ottennero un discreto successo a Ginevra, l’Huron e soprattutto Tableau parlant riscossero un grande consenso. Fu molto prolifico nelle opere comiche, quali Les deux avares, L’Amant jaloux e compose anche musica da camera e sinfonica. I suoi capolavori riconosciuti sono stati Zémire et Azor (1771) e Richard Coeur-de-lion (1784).
Il nome di Grétry è in qualche modo legato anche alla Marsigliese, in quanto quest’ultima è stata considerata una replica popolare ad una serie di espressioni contenute in una famosa romanza di Grétry. Grétry fu anche il primo a comporre musica per la tuba curva, uno strumento esistente sin dai tempi dei romani; questa sua innovazione fu utilizzata persino per la musica di commemorazione eseguita ai funerali di Voltaire.
Scrisse vari trattati inerenti alla musica ed in uno dei più importanti (Mémoires ou Essais sur la musique) descrisse la sua opinione sull’estetica del dramma musicale.
Come molti artisti e pensatori della sua epoca, anche Grétry passò dall’altare alla polvere, a causa dei rivolgimenti sociali e politici contemporanei, e quindi cadde in disgrazia ai tempi della Rivoluzione, mentre ottenne grandi onori ai tempi di Napoleone. Gli ultimi dieci anni di vita li trascorse a Montmorency, ospite nell’Ermitage, già residenza di Rousseau. Nel 1842 il suo cuore fu deposto nel monumento a lui dedicato, di fronte all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi.
Il compositore e musicologo belga Edouard Gregoir ha scritto importanti opere biografiche su di lui.
(Da Wiky)
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