WoO 63 Variazioni (9) in do minore per pianoforte su una marcia di Ernst Christoph Dressler
Thema – Maestoso
WoO 63 Variazioni (9) in do minore per pianoforte su una marcia di Dressler 1782, dedicate alla contessa Wolff Metternich, pubblicate a Mannheim, Götz, 1782. GA. n. 166 (serie 17/5) – B. 176 – KH. (WoO) 63 – L. IV, p. 340/ – N. p. 154 – P. 1 – Sch. p. 169/1 – T. 1.
Titolo ufficiale: WoO 63 Neun Variationen (c-moll) über einen Marsch von Ernst Christoph Dressler (?) für Klavier Widmung: Antonie Reichsgräfin von Wolff-Metternich zur Gracht NGAVII/5 AGA 166 = Serie 17/5 Beiname: Dresslervariationen (nach dem Thema)
Sono state composte a 12 anni d’età, non a 10 come invece è dichiarato nel titolo; si sa che il padre di Beethoven in ogni occasione faceva figurare il figlio più giovane di quello che realmente fosse per aumentare l’interesse nei confronti del fanciullo prodigio. È facile immaginare che in questo lavoro, come pure in quelli immediatamente seguenti, il ragazzo sia stato assistito dal suo illuminato maestro Christian Gottlob Neefe, di cui era allievo dal 1779.
La redazione della GA., calcata sul modello di edizioni viennesi posteriori a quella di Mannheim (che è stata ripubblicata recentemente dall’editore Henle, a cura di J. Schmidt-Gorg), se ne differenzia per una maggior cura nei particolari dell’esposizione melodica (con l’introduzione di numerose legature e segni di staccato), per qualche accordo più nutrito e il rafforzamento all’ottava inferiore di qualche nota del basso. Inoltre la figurazione dell’ultima variazione (maggiore), che porta egualmente l’indicazione Allegro, è scritta in biscrome invece che in semicrome. (Riportiamo qui le due versioni, N.D.A.)
Ernst Christoph Dressler (23 Settembre 1734 – 6 Aprile 1779)
Christian Gottlob Neefe (Chemnitz, 5 febbraio 1748 – Dessau, 28 gennaio 1798)
Cramer Karl Friedrich. – 17 marzo 1752 Quedlinburg – 8 dicembre 1807 Parigi
Marie Felicitas Zu Fücrstenberg Neé Countess Wolff-Metternich Zur Gracht
Composte probabilmente nel 1782 a Bonn. L’edizione originale fu pubblicata da Götz a Mannheim nello stesso anno. Nell’edizione del 30 marzo 1783 della „Magazin der Musik“ di Carl Friedrich Cramer, Christian Gotdob Neefe sottolineò che “Nachricht von der churfursdich-cöllnischen Hofcapelle zu Bonn und ändern Tonkünsdern daselbst“ e che Beethoven „ein Knabe von -. ll Jahren, und von vielversprechendem Talent“ — ed anche „Herr Neefe hat ihm auch […] einige Anleitung zum Generalbaß gegeben. Jetzt übt er ihn in der Composition, und zu seiner Ermunterung hat er 9 Variationen von ihm fiirs Clavier über einen Marsch in Mannheim stechen lassen.“ L’indicazione dell’età sul frontespizio dell’edizione originale – “agé de dix ans” – va ovviamente corretta. Beethoven fu a lungo incerto sulla sua reale data di nascita. Durante la permanenza a Bonn, si considerava più giovane di un anno, poi a Vienna di due anni (vedi Solomon/BirthYear). Va riveduta anche l’affermazione contenuta nel cosiddetto manoscritto Fischhof che Beethoven scrisse queste variazioni senza aver mai ricevuto lezioni di composizione („Im 10ten Jahre seines Alters, ohne noch Unterricht in der Komposition erhalten zu haben, schrieb B. Variationen über ein Thema v.[on] Dressier in C moll, die zuerst in Mannheim bey Götz aufgelegt worden u. einige Lieder“; citato da Brenneis/Fischhof p. 42). L’edizione originale è indicata anche nel catalogo del 1784 di Johann Michael Götz (p. 38, cfr. Schneider/Götz vol. 2 p. 162) e nel 15° supplemento (1782-1784) al “Catalogo delle Sinfonie” (in italiano nel testo) col. 50, con incipit: “Variations da Louis van Betthoven [!], agé de dix ans. Mannheim”; ristampa del catalogo, a cura di Barry S. Brook, New York 1966).
Non è possibile indagare a fondo sull’ edizione, pubblicata nel 1803 dalla casa editrice Hoffmeister di Vienna. L’ edizione mostra un testo musicale fortemente modificato. Ciò spinse nel 1961 gli editori della Neuen Beethoven Gesamtausgabe ad accettarne una seconda versione (autorizzata?) dell’opera e a modificarla nell’appendice a NGA VII/5. Sia l’edizione Chemische Druckerei che l’edizione successiva di Sieber, edizioni antiche finora documentate, seguono il testo dell’edizione Hoffmeister. Tema: finora non è stato possibile provare la presunta marcia di Ernst Christoph Dressler (1734-1779). Il nome Dressler non compare più nelle ulteriori edizioni delle variazioni WoO 63. Dedica: Antonie Reichsgräfin von Wolff-Metternich zur Gracht, nata Baronin von der Asseburg (1744—1827), figlia del barone Hermann Werner von der Asseburg, sposata con il conte Johann Ignaz von Wolff-Metternich zur Gracht (1740-1790). Nel KH è riportata una falsa identificazione con Felice [Felicitas] von Wolff-Metternich (ca 1767-1797); in realtà era una delle figlie di Antonie e Johann Ignaz von Wolff-Metternich e non sua moglie. La relazione tra Beethoven e la famiglia Wolff-Metternich potrebbe essere nata attraverso Christian Gottlob Neefe. Felice von Wolff-Metternich era allieva di pianoforte di Neefe. Carl Friedrich Cramer la descrive l’8 aprile 1787 nel suo „Magazin der Musik“ come „Liebhaberinnen, die ihre schönen Hände mit diesem Instrumente [dem Klavier] beschäftigen“ (Cramer/Magazine, Vol. 2, p. 1386) . Neefe dedicò una composizione sia alla madre che alla figlia. Il 13 giugno 1782, Antonie von Wolff-Metternich ricevette una cantata, a lei dedicata, per il suo onomastico (scritta a mano, fotocopie nella D-BNba). Felice von Wolff-Metternich ricevette la canzone “Klementin” in stampa nel 1789. Neefe dedicò anche una poesia di omaggio a sua madre nei suoi „Dilettanterien“ ein Huldigungsgedicht: „An Ihro Extellenz, die Frau Gräfinn von Wolff-Metternich zur Gracht“ (Bonn 1785, S. 28-30). „S. E. la Comtesse Metternich“ compare anche nell’elenco degli abbonati all’op. 1. (Braubach/Kurköln; Clive/Dizionario.) Prima esecuzione sconosciuta. Fonti manoscritte ed abbozzi perduti. Prima edizione: 1782. Mannheim, Götz, PN 89. — Titolo: „Variations / Pour le / Clavecin / Sur une Marche de / Mr Dresler / Composees [!] et dediees / à Son Excellence / Madame la Comtesse / de Wolfmetternich / née Baronne d’Assebourg / par un jeune amateur / Louis Van Betthoven [!] / agé de dix ans / A / Mannheim / chez le Sr Götz Marchand et Editeur de Musique
WoO 63 fa parte del progetto “La ricerca diventa Arte”
Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura del pianista maestro Giuseppe Bruno
“Note al Buio” – suggerimenti e confronti per un ascolto beethoveniano di qualità
Con uno slide delle registrazioni citate nell’ articolo – A cura di Federico da Roma.
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“I consigli d’ ascolto contenuti nella rubrica “Note al Buio” sono curati da Federico da Roma. Chi volesse contattare l’ autore, lo può fare tramite il nostro modulo di contatto.