WoO 35 Canone strumentale per De Boer
(Per due violini o violoncelli)
WoO 35 – Canone strumentale per De Boer – 3 agosto 1825. Bruers 222 Hess 273 KH (WoO 35) .
Pubblicato da L. Nohl in Neuen Briefen Beethovens, 1867, pagina 274 numero 290, poi da altri; recentemente da Willy Hess nel sesto fascicolo dei Supplemente zur GesamtAusgabe, 1963. Il manoscritto originale fa parte della raccolta Paul Warburg di New York. Un abbozzo si trova nel quaderno De Roda. Si tratta di un piccolo pezzo di 8 battute, probabilmente per due violini o violoncelli, scritto per l’olandese Samson De Boer, pittore e musicofilo grande ammiratore di Beethoven, in occasione di una sua visita al maestro.
Titolo ufficiale: WoO 35 Kanon (A-dur) für zwei Violoncelli Widmung: — NGAXII/2 AGA-SBG VI/3 (Hess 273)
Origine e pubblicazione: Scritto il 3 agosto 1825 a Baden vicino a Vienna. La prima edizione apparve postuma nella New Letter Edition di Ludwig Nohl del 1867. Beethoven ha scritto questo canone strumentale per “Monsieur SM de Boger”. Basandosi sulla teoria di Theodor von Frimmel (Frimmel/Handbuch vol. 1 p. 55), si consolidò l’ ipotesi che fosse il pittore e dilettante musicale olandese Otto de Boer. Jos van der Zanden ci ha fornito prove che fosse invece Samson Moses de Boer (1771-1839) (Zanden/Wo035), che soggiornò a Vienna tra il 4 luglio e il 14 agosto 1825 e fu annunciato sul quotidiano viennese Wiener Zeitung come „Eigenthümer“ e „Holländischer Rentierer” (Wiener Zeitung 6 luglio 1825, p. 647, e 17 agosto 1825, p. 789). All’inizio di agosto fece una visita a Beethoven a Baden e si presentò come „mitglied der academie in Amsterd[a]m bildende Künste“ (BKh 8 p. 35).
Beethoven potrebbe aver abbozzato il canone senza testo durante la visita appena prima della bella copia. Almeno questo è ciò che suggerisce la lettera di de Boer all’Accademia di Amsterdam del 15 marzo 1827, in cui riferisce che Beethoven gli mostrò il lavoro in un taccuino tascabile (Zanden/Wo035 p. 53f). La conversazione documentata nel Konversationshefte non fa alcun riferimento a questa composizione (BKh 8 pp. 35-38). Poiché l’autografo è datato 3 agosto, si può presumere che la visita sia avvenuta in quel giorno. De Boer era un dilettante di violoncello (Zanden/Wo035 p. 54f). Ha quindi senso correggere l’unica strumentazione precedentemente ipotizzata per due violini a due violoncelli. Prima esecuzione sconosciuta.
Abbozzi: D-BNba NE 47a (“De Roda”), Folio 30r. Datazione: 3 agosto 1825 al più tardi, facsimile: DBB/Online
Titolo in testata “Canone in 8va”, sotto il testo musicale “Souvenir pour Monsieur SM de Boger / par Louis van Beethoven / Baden le troisieme Aaout. (!) 1825”. Misure: un foglio; una pagina di spartito. Carta: 25 x 21,5 cm, 3 righe disegnate a mano. Provenienza: Otto Schulz, Lipsia. – Frederick Locker-Lampson, Londra. – Paul Warburg, New York. Fax: Zanden/Wo035 p.52. Prima edizione a stampa: 1867. “Canone in 8va” (riproduzione chiusa), in: Nohl/Neue Briefe p. 274 n. 290. (Riprodotto dalla trascrizione poi trovata da Otto Schulz a Lipsia, vedi sopra.)
Bibliografia: BKh 8 p.35-38, 337. – Klein/Kanons p.48f. – Zanden/WoO 35.
Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn
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