WoO 16b – Hess Anhang 5 12 Valzer per piccola orchestra.
2 flauti, due corni (ad Libitum) ed archi.
WoO 16b – Hess Anhang 5 12 Scozzesi e 12 Valzer per orchestra. Il 21 marzo del 1807 sul Wiener Zeitung è apparso un annuncio pubblicitario, pubblicato da J. Traeg85, relativo a 12 Scozzesi e 12 Valzer di Beethoven, per due violini e contrabbassi, due flauti e due corni ad libitum, trascritti da altre opere. Tali edizioni sono oggi introvabili, ma i 12 Valzer sono stati localizzati nella citata Haslinger-Rudolfinischen Sammlung e, nel loro insieme, rinviano a musiche note di Beethoven: i primi due pezzi presentati sono delle semplificazioni piuttosto naif (il primo è tratto dagli scherzi della Sinfonia n. 2 e il secondo dal minuetto della Sinfonia n. 1). Non sembra verosimile che sia stato lo stesso Beethoven ad elaborare una tale semplificazione delle sue opere. D’altra parte però, Beethoven stesso conferma, con la sua firma all’inizio del primo volume, che tutti i lavori della Haslinger-Rudolfinischen Sammlung, sono sue creazioni originali. Siamo di fronte a un vero e proprio enigma. Contrariamente a quanto si sostiene per il WoO 16 del Kinsky/Halm, per nessuna ragione identificherei le scozzesi riportate al n. 3 del presente catalogo con i dodici pezzi citati da Traeg e oggi scomparsi. Sappiamo che nessuna scozzese sarebbe stata composta dal maestro prima del 1810 (era pratica comune di alcuni editori musicali al tempo di Beethoven di operare anche come distributori e rivenditori delle edizioni di altri editori). Per quanto l’annuncio possa aver riportato qualcosa come “disponibile presso J. Traeg”, non abbiamo alcuna certezza che egli fosse effettivamente l’editore di questi pezzi. Un’edizione delle dodici scozzesi è stata pubblicata da Rudolph Werckmeister a Berlino nel 1806, ed è stata ritrovata nei Paesi Bassi da W.M. Duits a Oudewater. Tale edizione si trova oggi alla Beethoven-Haus di Bonn. Martin Staehelin, in Beethovens’ Ecossaisen WoO 16 wiedergefunden, «Beethoven-Jahrbuch», X, Verlag des Beethovenhauses, Bonn, 1983, p. 313-8, ha identificato molte delle fonti dei temi delle scozzesi in opere conosciute di Beethoven. I primi due pezzi sono, di fatto, adattamenti di materiali tematici tratti dalle Sinfonie n. 1 e 2. Egli ripete l’opinione di Shin A. Kojima secondo la quale “non siamo di fronte alle edizioni della casa editrice di Traeg a Vienna, quanto piuttosto ai prodotti di … Rudolph Werckmeister di Berlino“. L’affermazione di Hess per cui “sappiamo che nessuna scozzese sarebbe stata composta dal maestro prima del 1810” può anche essere vera, ma oggi sappiamo che esistono delle scozzesi che sono apparse sotto il nome di Beethoven prima del 1810. Se Beethoven le abbia veramente mai scritte o meno, questo rimane un mistero.
Strumentazione: 2 flauti ad libitum, 2 corni ad libitum, Violini primi e secondi, Bassi.
L’origine e la storia delle “Ecossaises WoO 16a e del Walzer WoO 16b” è misteriosa, per mancanza di fonti; effettivamente si tratta di opere rarissime, di cui (per WoO 16a) non si conosce neppure la parte orchestrale. I coautori, per “scovarle”, hanno ritrovato le pubblicità relative a questi brani sui giornali dell’epoca. Ve le riportiamo:
- La prima edizione a nome di Beethoven fu pubblicata da Werckmeister a Berlino nel 1806.
- Le prime pubblicità per le Ecossaises WoO 16a e per i Waltz WoO 16b apparvero insieme, nel supplemento al n. 101 dell’ Hamburgischen Correspondenten del 25 giugno 1806: „Neue Musikalien, welche seit dem Januar d. J. bey Rudolph Werckmeister in Berlin erschienen sind […]: L. van Beethoven, 12 Walzer für 2 V und Baß (2 Flöten und 2 Hörner ad libitum.) 1 Rthlr. — Von demselben: 12 Ecossaisen für dieselben Instrumente. 12 Gr. — Beyde Tanz-Werke im Clavier Auszuge zu 16 Gr. und 8 Gr.“ (“Nuova musica pubblicata a gennaio da Rudolph Werckmeister pubblicata a Berlino […]: L. van Beethoven, 12 valzer per 2 Violini e basso (2 flauti e 2 corni ad libitum.) 1 Rthlr. – e dello stesso (autore): 12 ecossaise per gli stessi strumenti. 12 gr(oschen). – Entrambe le opere per danza nella riduzione per pianoforte a 16 gr. e 8 gr.)
- Le stesse pubblicità apparvero sul Reichsanzeiger il 9 luglio 1806 .
- Il 21 marzo 1807 dalla Wiener Zeitung un annuncio pubblicitario di Johann Traeg e Sohn annunciò: „folgende neue Musikalien zu haben […] Beethoven. 12 Eccossaises p. 2 V. & B. (2 Fl. & 2 Cors ad lib.) 1 fl. 12 kr. — 12 detto p. le Clav. 36 kr. — 12 Walses p. 2 V. & B. (2 Fl. & 2 Cors ad lib.) 2 fl. 24 kr. — 12 detti p. le Clav. (“La seguente nuova musica […] Beethoven. 12 Eccossaises P. 2 V. & B. (2 fl. E 2 Corni ad lib.) 1 fl. 12 kr. – 12 e le stesse per il Clav. 36 kr. – 12 Walses p. 2 V. & B. (2 fl. E 2 Corni ad lib.) 2 fl. 24 kr. – 12 e gli stessi per il Clav.(icembalo). 1 fl. 12 kr.)
- Ripetuto il 25 marzo 1807.
- Pubblicato anche nella rivista Intelligenzblatt zur AmZ a gennaio e febbraio 1808 sotto la voce „Neue Musikalien von verschiedenen Verlegern, welche bey Breitkopf u. Härtel zu haben sind“ “Nuova musica di vari compositori, disponibile presso Breitkopf u. Härtel”
- La pubblicità che cita Beethoven per le „12 Eccossaises p. le Pianf. 6 gr.“ und „12 Walses p. le Pianof. 12 gr.“ apparve in AmZ 10, 1807/08, Intelligenzblatt 6, Febbraio 1808, pagina 28).
- Nel catalogo delle opere di Beethoven pubblicato dal copista Schlemmer del 1807 (A-Wst, MH 10 833, vedi Kojima / autenticità p. 307), le danze sono anche annotate con editore Berlin.
Annuncio della pubblicazione delle WoO 16 sul Wiener Zietung 21 Marzo 1807
Pagina dal catalogo della Opere di Beethoven pubblicato da Artaria nel 1828
Tavola redatta da Shin Kojima (Beethoven-Kongress, 1977)
Nel 1808 l’ editore Werckmeister stava incontrando difficoltà finanziarie e nell’ottobre 1809 offrì il suo magazzino editoriale e commerciale a condizioni vantaggiose presentandolo in un catalogo di vendita a stampa (Elvers / Werckmeister). Il catalogo inizia con i suoi titoli editoriali, tra cui le Ecossaises e i Waltz di Beethoven del 1806: le Ecossaises con 35 copie dell’edizione orchestrale e 25 copie della partitura in riduzione; i valzer con 42 copie orchestrali e 20 copie della riduzione per pianoforte.
La pubblicità di Traeg del 21 marzo 1807 può essere interpretata come pubblicità a distanza per le edizioni di Werckmeister. Anche Alexander Weinmann non registra alcuna variazione rispetto Traeg e descrive la ripetizione della pubblicità del 25 marzo 1807 (non tenne conto della prima pubblicità) come un semplice “intervallo” (Weinmann / Traeg p. 45). Per Alexander W. Thayer, Kinsky / Halm e Willy Hess, d’altro canto, aveva senso considerare gli annunci pubblicitari di Traeg come propri annunci pubblicitari, poiché gli annunci pubblicitari e le edizioni di Werckmeister erano loro sconosciuti (Thayer / 1865 p. 73 n. 136; Hess 3 ed Hess Anhang 5 ). In tutti i casi, non si può escludere completamente che Traeg, oltre a Werckmeister, abbia pubblicato le sue edizioni delle danze.
Quindi l’unico riferimento a questi valzer è la pubblicità delle due edizioni del 1806 di Rudolph Werckmeister di Berlino 1806. Le copie di questa edizione non sono state ancora rintracciate. Tuttavia nel volume 15a dell’Haslinger-Rudolphinische Sammlung A-Wgm esistono dodici valzer per 2 flauti, due corni (ad libitum) ed archi (e nella riduzione per due violini e basso), a nome Beethoven, tratti da temi di sinfonie e di opere per pianoforte e che, secondo Shin Augustinus Kojima, sono i brani pubblicati da Werckmeister (vedi Kojima / Authenticity ). La pubblicazione è la fonte per questa nostra pagina.
Alexander W. Thayer, che presumibilmente conosceva la copia nella collezione Haslinger-Rudolphinische, osservò che i dodici valzer „keine originellen Stücke, sondern Scherzos aus Symphonien und Sonaten sind“ “non sono brani originali, ma scherzi di sinfonie e di sonate” (Thayer / 1865 p. 73 n. 136). Sono stati identificati i temi di questi valzer: Walzer No. 1 opus 36 Scherzo e Trio; Walzer N. 2: Op. 21 / III; Walzer N. 3: Op. 26/1 e II; Walzer N. 4: Op. 49 n. 2 / II: Walzer n. 5 Opus 33 n. 3, op. 2 n. 1 / III; Walzer N. 7: Op. 14 n. I/ II; Walzer N. 8: Op. 14 n. 2 / III.
WoO 16b – Hess Anhang 5 12 Valzer per orchestra.
Annotazioni Generali, a cura di Graziano Denini.
Nell’originale l’ordine dei fiati sarebbe: i 2 corni (in un unico rigo), 1 2 flauti (in 2 righi separati), gli archi (senza i contrabbassi); per comodità noi abbiamo messo i flauti sopra i corni.
Nella parte del Flauto I, quando raddoppia i Violini I, mancano le legature che invece troviamo nella parte dei Violini I; li ho quindi aggiunti ma tratteggiati in modo che ognuno possa decidere se metterli oppure no e naturalmente, sempre tratteggiati, li ho aggiunti anche al flauto II quando coincidono con il I.
Valzer n. 4
I corni in re dovrebbero avere 2 bemolli in chiave; nella partitura non sono indicati ma, naturalmente, nella nostra trascrizione abbiamo dovuto metterli all’inizio del Valzer i violini I dovrebbero avere la legatura tra il sol e il fa così come lo troviamo a misura 16; lo stesso a misura 4 terzo movimento. A misura 5 violini I la nella partitura la legatura è tra i 2 fa ma per me dovrebbe essere tra fa-sol come all’inizio del Valzer. A misura 14, violini I, manca la legatura A misura 20, violini I, nella partitura manca la legatura tra fa-sol A misura 5 del Trio ai Flauti mancano le legature che invece troviano alla prima misura; lo stesso a misura 13.
Valzer n. 7
Alle misure 1-2 e 5-6 nei Violini I, troviamo dei trilli che non troviamo nella parte del Flauto I che raddoppia all’ottava la loro parte; io ho preferito non aggiungerli e di lasciare la parte senza.
Valzer n. 9
Le uniche modifiche da me fatte riguardano il Trio: A misura 5 del secondo ritornello ho aggiunto la legatura ai Bassi in modo da unificarla alla misura 5 del primo ritornello. A misura 5 e 6 ho modificato le legature dei Violini II in modo da essere uguali a quelle che troviamo nel primo ritornello. A misura 6 del primo ritornello ai Violini I ho aggiunto uno staccato corto (chiodino) al la del terzo movimento in modo che sia uguale al la della sesta misura del secondo ritornello.
Valzer n. 10
Unica piccola modifica la troviamo nel levare della prima e della quinta misura (quarta misura, terzo movimento) del Trio nei Violini I dove ho aggiunto le legature in modo da essere consono con il levare sulla quinta misura della seconda parte (quarta misura, terzo movimento)
Valzer n. 11
Alla quarta misura del primo ritornello del Valzer nei Violini I troviamo una legatura che non c’è al Flauto I ; io l’ho aggiunta tratteggiata in modo che ognuno possa interpretarla come preferisce. In questo Valzer troviamo anche alcuni errori:a misura 2 del primo ritornello del Trio al Flauto I è scritto mib-do-mib-DO-la mentre dovrebbe essere mib-do-mib-SIb-la come nei Violini I. Più complicato risolvere il problema del levare all’inizio della seconda parte del Trio dove troviamo
il Flauto I che suona la-fa mentre i Violini I suonano la-sib ; in mancanza di altri riscontri ho optato per la parte dei Violini I aggiungendo però la legatura come nel Flauto.
Graziano Denini.
Dalla storia di un manoscritto a quella di un editore: Rudolf Werckmeister Editore di musica di Berlino. 1802-1809
Nel 1802 Rudolf Werckmeister aprì un istituto di prestito musicale a Oranienburg, un luogo a nord di Berlino, e iniziò a pubblicare stampe musicali dal 1803 con la dicitura “Bureau de Musique de Rodolphe Werckmeister à Orangebourg”, ed ebbe in catalogo edizioni di Artaria, Böhme, Eder, Erard, Falter, Imbault, Kuntze, Nägeli, Zulehner ….
Nel gennaio del 1806, Werckmeister trasferì la sua ditta a Berlino al 25 della Jägerstraße, continuando a gestire il suo catalogo musicale e l’ istituto di prestito musicale. La situazione economica della Prussia, causate dalle guerre napoleoniche, coinvolse anche anche la casa editrice che dopo un breve periodo di prosperità, costrinse Werckmeister, nell’ottobre 1808, a offrire in vendita la sua casa editrice, probabilmente senza successo, perché fu solo nell’ottobre 1809 che il suo “catalogo di vendita”, fu acquisito da altri, assieme all’intero magazzino.
Probabilmente già nel 1806 la casa editrice non versava in buone condizioni economiche poiché le opere apparivano già raramente, e dal maggio del 1808 non uscirono più stampe (l’ultimo numero verificabile dell’editore è 238). La biblioteca di prestiti Werckmeister rimase tuttavia in vita e fu ancora presente nella Jägerstrasse sino al 1813.
Ad eccezione del “catalogo di vendita” sopra menzionato i cataloghi Werckmeister risultano ad oggi dispersi. Dal catalogo esistente possiamo riscontrare che , oltre alle opere dei compositori alla moda di allora a Berlino, furono pubblicate opere di Gluck, Mozart, Haydn e Beethoven, tutte precedentemente sconosciute bibliograficamente. L’ultima pubblicazione documentata di Werckmeister furono le Trois Cauzonettes à 2 e 3 voix, avec Paroles italiennes et allemandes, con accompagnamento di Pianoforte (VN 238) nel maggio 1808.
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