WoO 16a Scozzesi (12) per orchestra riduzione per pianoforte
Strumentazione: 2 flauti ad libitum, 2 corni ad libitum, Violini primi e secondi, Bassi.
L’origine e la storia di queste “Ecossaises” sono misteriose, per mancanza di fonti; effettivamente si tratta di opere rarissime, di cui non si conosce neppure la parte orchestrale. I coautori, per “scovarle”, hanno ritrovato le pubblicità relative a questi brani sui giornali dell’epoca. Ve le riportiamo:
- La prima edizione a nome di Beethoven fu pubblicata da Werckmeister a Berlino nel 1806.
- Le prime pubblicità per le Ecossaises WoO 16a e per i Waltz WoO 16b apparvero insieme, nel supplemento al n. 101 dell’ Hamburgischen Correspondenten del 25 giugno 1806: „Neue Musikalien, welche seit dem Januar d. J. bey Rudolph Werckmeister in Berlin erschienen sind […]: L. van Beethoven, 12 Walzer für 2 V und Baß (2 Flöten und 2 Hörner ad libitum.) 1 Rthlr. — Von demselben: 12 Ecossaisen für dieselben Instrumente. 12 Gr. — Beyde Tanz-Werke im Clavier Auszuge zu 16 Gr. und 8 Gr.“ (“Nuova musica pubblicata a gennaio da Rudolph Werckmeister pubblicata a Berlino […]: L. van Beethoven, 12 valzer per 2 Violini e basso (2 flauti e 2 corni ad libitum.) 1 Rthlr. – e dello stesso (autore): 12 ecossaise per gli stessi strumenti. 12 gr(oschen). – Entrambe le opere per danza nella riduzione per pianoforte a 16 gr. e 8 gr.)
- Le stesse pubblicità apparvero sul Reichsanzeiger il 9 luglio 1806 .
- Il 21 marzo 1807 dalla Wiener Zeitung un annuncio pubblicitario di Johann Traeg e Sohn annunciò: „folgende neue Musikalien zu haben […] Beethoven. 12 Eccossaises p. 2 V. & B. (2 Fl. & 2 Cors ad lib.) 1 fl. 12 kr. — 12 detto p. le Clav. 36 kr. — 12 Walses p. 2 V. & B. (2 Fl. & 2 Cors ad lib.) 2 fl. 24 kr. — 12 detti p. le Clav. (“La seguente nuova musica […] Beethoven. 12 Eccossaises P. 2 V. & B. (2 fl. E 2 Corni ad lib.) 1 fl. 12 kr. – 12 e le stesse per il Clav. 36 kr. – 12 Walses p. 2 V. & B. (2 fl. E 2 Corni ad lib.) 2 fl. 24 kr. – 12 e gli stessi per il Clav.(icembalo). 1 fl. 12 kr.)
- Ripetuto il 25 marzo 1807.
- Pubblicato anche nella rivista Intelligenzblatt zur AmZ a gennaio e febbraio 1808 sotto la voce „Neue Musikalien von verschiedenen Verlegern, welche bey Breitkopf u. Härtel zu haben sind“ “Nuova musica di vari compositori, disponibile presso Breitkopf u. Härtel”
- La pubblicità che cita Beethoven per le „12 Eccossaises p. le Pianf. 6 gr.“ und „12 Walses p. le Pianof. 12 gr.“ apparve in AmZ 10, 1807/08, Intelligenzblatt 6, Febbraio 1808, pagina 28).
- Nel catalogo delle opere di Beethoven pubblicato dal copista Schlemmer del 1807 (A-Wst, MH 10 833, vedi Kojima / autenticità p. 307), le danze sono anche annotate con editore Berlin.
Annuncio della pubblicazione delle WoO 16 sul Wiener Zietung 21 Marzo 1807
Pagina dal catalogo della Opere di Beethoven pubblicato da Artaria nel 1828
Tavola redatta da Shin Kojima (Beethoven-Kongress, 1977)
Nel 1808 l’ editore Werckmeister stava incontrando difficoltà finanziarie e nell’ottobre 1809 offrì il suo magazzino editoriale e commerciale a condizioni vantaggiose presentandolo in un catalogo di vendita a stampa (Elvers / Werckmeister). Il catalogo inizia con i suoi titoli editoriali, tra cui le Ecossaises e i Waltz di Beethoven del 1806: le Ecossaises con 35 copie dell’edizione orchestrale e 25 copie della partitura in riduzione; i valzer con 42 copie orchestrali e 20 copie della riduzione per pianoforte.
La pubblicità di Traeg del 21 marzo 1807 può essere interpretata come pubblicità a distanza per le edizioni di Werckmeister. Anche Alexander Weinmann non registra alcuna variazione rispetto Traeg e descrive la ripetizione della pubblicità del 25 marzo 1807 (non tenne conto della prima pubblicità) come un semplice “intervallo” (Weinmann / Traeg p. 45). Per Alexander W. Thayer, Kinsky / Halm e Willy Hess, d’altro canto, aveva senso considerare gli annunci pubblicitari di Traeg come propri annunci pubblicitari, poiché gli annunci pubblicitari e le edizioni di Werckmeister erano loro sconosciuti (Thayer / 1865 p. 73 n. 136; Hess 3 ed Hess Anhang 5 ). In tutti i casi, non si può escludere completamente che Traeg, oltre a Werckmeister, abbia pubblicato le sue edizioni delle danze.
Nonostante fossero musiche considerate del tutto perdute, la riduzione per pianoforte delle Ecossaises della casa editrice Werckmeister fu studiata nel 1980 circa dal musicologo Shin Augustinus Kojimas. Inoltre, studiando questa copia superstite Martin Staehelin rintracciò i temi delle opere 2, 10, 18, 21, 36, 49 e 103 (Staehelin / WoO 16a Pagina 315), confermando che le Ecossaises sono elaborazioni tratte da temi di sinfonie, quartetti d’archi e sonate per pianoforte (Kojima / Authentizität p. 307) –
Staehelin afferma che, dal momento che molti di questi temi sono stati cambiati da maggiore a minore, e che „diese musikalisch teilweise recht gewalttätigen Manipulationen wirklich nicht von Beethoven selbst stammen können“ “alcuni di questi cambiamenti sono musicalmente violenti, gli arrangiamenti non possono essere dello stesso Beethoven “(Staehelin / WoOl6a p. 316) considerando così le Ecossaises WoO 16a come “accordi di terze parti”. Si presuppone che l’editore Werckmeister avesse a disposizione un trascrittore a Berlino , presso la sua casa editrice in grado di trascrivere le opere “attribuibili” a Beethoven.
Anche nel “Catalogue des Oeuvres” di Artaria del 1837, le opere senza numero di Opus includono un “12. Ecossaises per piano forte ”. Probabilmente fu Anton Gräffer ,il dipendente di Artaria , a scrivere questo catalogo ragionato (Johnson / Artaria p. 180) e ne nomina anche l’editore: “Berlin, Werkmeister” (A-Wst, MH 9184, vedi Kojima / Authentizität p. 307).
Al termine di questa caccia al tesoro, possiamo tranquillamente affermare che la prima (ed unica) edizione a nome Beethoven, in riduzione per pianoforte è quella che vi presentiamo in questa pagina:
1806, Berlino, Rodolphe Werckmeister, VN / PN 179. – con il titolo “Douze / Ecossaises / pour / le Piano-Forte / composes / par / LOUIS VAN BEETHOVEN. / chez Rodolphe Werckmeister. Oblungo, 7 Pagine, di cui una di frontespizio
Dalla storia di un manoscritto a quella di un editore: Rudolf Werckmeister Editore di musica di Berlino. 1802-1809
Nel 1802 Rudolf Werckmeister aprì un istituto di prestito musicale a Oranienburg, un luogo a nord di Berlino, e iniziò a pubblicare stampe musicali dal 1803 con la dicitura “Bureau de Musique de Rodolphe Werckmeister à Orangebourg”, ed ebbe in catalogo edizioni di Artaria, Böhme, Eder, Erard, Falter, Imbault, Kuntze, Nägeli, Zulehner ….
Nel gennaio del 1806, Werckmeister trasferì la sua ditta a Berlino al 25 della Jägerstraße, continuando a gestire il suo catalogo musicale e l’ istituto di prestito musicale. La situazione economica della Prussia, causate dalle guerre napoleoniche, coinvolse anche anche la casa editrice che dopo un breve periodo di prosperità, costrinse Werckmeister, nell’ottobre 1808, a offrire in vendita la sua casa editrice, probabilmente senza successo, perché fu solo nell’ottobre 1809 che il suo “catalogo di vendita”, fu acquisito da altri, assieme all’intero magazzino.
Probabilmente già nel 1806 la casa editrice non versava in buone condizioni economiche poiché le opere apparivano già raramente, e dal maggio del 1808 non uscirono più stampe (l’ultimo numero verificabile dell’editore è 238). La biblioteca di prestiti Werckmeister rimase tuttavia in vita e fu ancora presente nella Jägerstrasse sino al 1813.
Ad eccezione del “catalogo di vendita” sopra menzionato i cataloghi Werckmeister risultano ad oggi dispersi. Dal catalogo esistente possiamo riscontrare che , oltre alle opere dei compositori alla moda di allora a Berlino, furono pubblicate opere di Gluck, Mozart, Haydn e Beethoven, tutte precedentemente sconosciute bibliograficamente. L’ultima pubblicazione documentata di Werckmeister furono le Trois Cauzonettes à 2 e 3 voix, avec Paroles italiennes et allemandes, con accompagnamento di Pianoforte (VN 238) nel maggio 1808.
Le Dodici Scozzesi WoO 16a fanno parte del progetto “La ricerca diventa Arte”
Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura della Prof.ssa pianista Antonietta Cappelli
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