Unv. 6 – Hess 15 – Concerto in re maggiore per pianoforte ed orchestra (Frammento)
Allegro con brio
Origine: Composto nei primi mesi del 1815.
Alla fine di dicembre 1814 Beethoven si scusò con l’arciduca Rodolfo per la sua lunga assenza, citando come scusa l’accademia di beneficenza del 25 dicembre 1814 e un’altra accademia (che alla fine non si concretizzò), per cui aveva „einiges neue im werden“ “alcune cose nuove da fare ” (BGA 760). Uno di questi nuovi pezzi era probabilmente il 6° Concerto per pianoforte incompiuto, su cui, secondo gli schizzi, Beethoven lavorò dall’inizio del 1815. La maggior parte degli abbozzi documentati e della partitura autografa appartengono al primo movimento del concerto.
Non è chiaro il motivo per cui Beethoven non completò il 6° Concerto per pianoforte. Lewis Lockwood sospetta che Beethoven si sia arreso quando si rese conto che non sarebbe più stato in grado di eseguire il concerto da solo a causa della sua disabilità uditiva (Lockwood/Concerto p. 626). Da solista si era ritirato dalle scene molto tempo prima. È possibile che la motivazione a continuare la composizione sia scemata anche perché l’accademia per la quale era previsto il concerto non vide la luce. Per finire è anche ipotizzabile che Beethoven abbia messo da parte il materiale a causa della sua scarsa qualità e mancanza di fattibilità. Nicolas Cook ipotizza le difficoltà strutturali come motivo del mancato completamento. Anche in una fase avanzata della composizione, Beethoven era indeciso su cosa esattamente volesse scrivere: un concerto per pianoforte o un’opera sinfonica in un movimento (ouverture?) con pianoforte obbligato (Cook/Concerto).
La performing edition del primo movimento di Cook fu eseguita per la prima volta nel 1987 all’Università di Hong Kong e al Conservatorio di Shanghai (Cook/ConcertoEdition). Il concerto fu registrato a cura di IneditaCD, nostro partner e sostenitore, nel volume 4 della collana, con lo scomparso Roberto Diem Tigani alla direzione dell’Orchestra di Sassari, e Maurizio Paciariello al pianoforte.
Schizzi e abbozzi:
1) PL-Kj, Mus. SM. autogr. Beethoven Mend. stift. 6 (“Mendelssohn 6”), pp. 114-133. Datazione: inizio 1815, facsimile: SBB, citazioni parziali: Nottebohm/Beethoveniana ll p.312, Cook/Concerto p.350, 352s.
2) PL-Kj, Mus. SM. autogr. Beethoven Mend. stift. 1 (“Mendelssohn 1”), pp. 4-6?, 7, 9. Datazione: febbraio 1815 ca., facsimile: SBB, citazione parziale: Nottebohm/Beethoveniana II pp. 314f.
3) US PR Scheide (Dpt. in: PRu), M. 130 (“Scheide”), pp. 1, 3-32. Datazione: marzo 1815 ca, trascrizioni parziali: Nottebohm/Beethoveniana ll p.321f, Lockwood/Concerto pagina 643.
4) RE-B, Mus. SM. autogr. Beethoven Landsberg 10, pp. 79-82. SBB/, trascrizione parziale: Lockwood/Concerto P. 635, 642.
(5) GB-Lbl, Add. Ms. 29997, pp. 4lr-42r.
(6) D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven Grasnick 20b, Pagine 21r-23r. SBB, trascrizone parziale: Lockwood/Concerto pp. 637, 642.
Partitura autografa, 1° movimento, Misure 1-256: D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven Artaria 184. Autografo completo, si interrompe a misura 256; l’ordine dei fogli è stato modificato, alcune potrebbero essere state aggiunte (Johnson/Artaria p. 226, Cook/Concerto p. 362f e Roberto Diem Tigani).
Forma: 30 fogli; 57 pagine di testo musicale Fogli. 1r-30v, Fogli. 14 e 18v vuoti. Formanto 23,5 x 31,5 cm. Due tipi (a) pp. 1-40 e 53-56: 16 righe; (b) pp. 41-52 e 57-60: 14 righe.
Provenienza: Acquistato da Domenico Artaria al n° 65 dell’asta del 1827. Casa editrice Artaria, Vienna. – Erich Prieger, Bonn, dal 1897. – Acquisito nel 1901. Facsimile: SBB. Descrizioni: Bartlitz/Catalogo. – Cook/Concerto. Documenti su lettera: BGA 760.
LBibliografia: Cook/Concerto. – Edizione Cook/concerto. – Lockwood/Concerto. – Lockwood/Problems pp. 44-46. – Nottebohm/Beethoveniana II, pag. 223 segg.