Opus 121b Opferlied: Dìe Fiamme lodert, quarta redazione, per soprano e coro accompagnamento d’orchestra
I) Mit inningen, andächtigen Gefühl, in ziemilch langsamer Bewegung
Opus 121b Opferlied (Canzone votiva): Dìe Fiamme lodert (La Fiamma divampa), quarta redazione, per soprano e coro accompagnamento d’orchestra, op. 121b, dedicata a Matthisson, estate 1824, pubblicata in partitura, parti separate di coro e d’orchestra e riduzione per canto e pianoforte (3 fascicoli) a Magonza, Schott, luglio 1825. La riduzione per voce e pianoforte, di cui al n. 91 del catalogo Hess, è stata pubblicata dal medesimo nel quinto fascicolo dei Supplemente zur GA., 1962. GA. n. 212 (serie 22/3) – Boett. III/7 – B. 121/b – KH. 121/b – L. IV, p. 139 – N. 121/b – T. 231
Orchestra: 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, archi. Il manoscritto originale della partitura si trova nella Stadtbibliothek di Vienna. Quello della riduzione per pianoforte (senza la parte di canto) nella Deutsche Staatsbibliothek di Berlino. Gli abbozzi sono comunicati dal Nottebohm. Ben noto è il testo di Matthisson. Per le precedenti redazioni e per la fisionomia generale dell’opera vedere i nn. preposti. La melodia, che è sempre la medesima, si svolge qui in un fraseggio più ricco, ed è esposta due volte; in ciascuna d’esse al soprano, accompagnato dagli strumenti a fiato (la seconda volta anche da un solo di violoncello), risponde il coro sostenuto anche dagli archi, ripetendo le parole della preghiera: “O neig’ein gnädig Ohr zu mir” (Oh, dammi benigno ascolto).
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: „Opus 121b“ Opferlied (E-dur) nach einem Gedicht von Friedrich von Matthisson für Sopran, Chor und Orchester Widmung: – NGA X/2 AGA 212 und 268 = Serie 22/3 und 25/5 SBG V/23 (Klavierauszug, Quelle 1.4, Hess 91)
Composizione e pubblicazione: Una prima versione dell’ Opferlied per tre voci soliste, coro e orchestra fu probabilmente scritta per un’esecuzione del 23 dicembre 1822 a Pressburg (Bratislava). Beethoven lo revisionò nella versione finale nel novembre/dicembre 1824. Il 4 febbraio 1825, un modello per l’ incisione fu inviato a Schott a Magonza, dove l’edizione originale apparve nel luglio dello stesso anno in partitura completa, parti e riduzione per pianoforte. Una versione dell’ Opferlied, come canzone per voce e pianoforte, fu pubblicata da Simrock Verlag nel 1808; i primi schizzi per questa composizione risalgono al 1794, vedere WoO 126. Mentre l’autenticità della riduzione per pianoforte dell’op. 121b è assicurata dalla trascrizione autografa sopravvissuta solo come trascrizione: „Der Klavier-Auszug scheint nicht von Beethoven verfertigt zu sein, weil er sonst wohl vollständiger sein dürfte.“ (BamZ 3, 1826, 9 agosto 1826, p. 253.) Armin Raab, tuttavia, argomenta sulla base di vari indizi che anche questa riduzione per pianoforte è da considerarsi autentica (Raab/NGAX/2 p. 253). Opus 121b è una delle opere che Beethoven lasciò al fratello Johann nell’estate o nell’autunno del 1822 in cambio di un prestito (BGA 1901). Entrambi i fratelli si occuparono della vendita di queste composizioni nei due anni successivi.
Già nel maggio 1822, Carl Friedrich Peters a Lipsia aveva contattato Beethoven per delle composizioni da pubblicare presso la sua casa editrice (BGA 1465) e successivamente, rispondendo alle offerte di Beethoven dell’inizio di giugno, chiese, tra l’altro, “Lieder für Pianoforte” ( BGA I468f). In una risposta di Beethoven datata 26 giugno 1822 vengono menzionate tre canzoni che Beethoven voleva affidare a Peters (BGA 1473). Più di sei mesi dopo, l’8 febbraio 1823, Beethoven consegnò un pacco di manoscritti al grossista Gebrüder Meißl affinchè fosse inoltrato alla casa editrice di Lipsia (BGA 1560f). Tra le incisioni in esso contenute c’erano „drei Gesänge“ destinate ad essere pubblicate riunite. Si trattava dell’ Opferlied op.121b, del Bundeslied op.122 e dell’arietta „Der Kuß“ op.128. Per quanto riguarda l’ Opus 121b, Beethoven spiegò in una lettera del 15 febbraio: „wie ich als Künstler handle, werden sie sehn an den Gesängen, der eine ist mit Begleitung von 2 Clarinett 1 Horn, Bratschen u. Violonschellen – u. wird entweder ohne KlawierBegieit. allein mit diesen Instrumenten oder mit Klawier u. ohne selbe Instrum. gesungen“ (BGA 1570). Come mostrano le informazioni dettagliate sulla strumentazione, questa è una versione precedente dell’ Opferlied, che fu cantato a Pressburg il 23 dicembre 1822. Il 20 febbraio 1823 Beethoven inviò all’editore alcune spiegazioni sull’incisione della riduzione per pianoforte (BGA 1575), ma il 4 marzo ricevette indietro i manoscritti con un rifiuto da parte di Peters (BGA 1604).
Peters scrisse delle tre canzoni: „Statt 3 schon größeren durchgeführten Liedern mit Pianof. senden Sie mir nur Eine Ariette und 2 Lieder mit Orchestre-Be-gleitung und zugleich für Pianof. Dergleichen Lieder mit Orchestre habe ich nicht erbeten, indem ich dergleichen schon manches gute liegen habe aber deren Ausgabe nicht liebe, denn für etwas schon größeres für Gesang sind solche Sachen gewöhnlich nicht groß genug, nun könnte ich zwar die Instrumentalbegleitung weglassen und solche bloß für Pianoforte herausgeben, allein da beide Lieder mit Chören sind, so verfehle ich den Zweck, den ich dabei hatte“ (BGA 1604). Nei mesi che seguirono furono fatte offerte a Pacini a Parigi, Lissner a San Pietroburgo, Steiner e Leidesdorf a Vienna, Probst a Lipsia e infine, intorno al 23 novembre 1824, a Schott a Magonza: „Drey Gesänge, wovon zwei mit Chören u. die Begleitung von einem vom Klawier allein oder mit Blasenden Instrumenten allein [Op. 122 in der revidierten Fassung], vom ändern die Begleitung mit dem ganzen Orchester oder mit Klawier allein [Op. 121b in der revidierten Fassung], der 3te gesang ganz ausgeführt ist bloß mit Klawier allein [Op. 128]“ (BGA 1901). L’annuncio di Johann van Beethoven del 29 dicembre 1824 che le incisioni fossero già state completate (BGA 1918) era probabilmente prematuro, perché i manoscritti furono inviati solo il 4 febbraio 1825 (BGA 1931).
Nell’agosto 1825 le due opere furono pubblicate insieme all’op. 128 nel Caecilia (3, 1825, Intelligenzblatt 11) presso Schott, assieme alle Opus 121b e 122 in partitura completa, parti e riduzione per pianoforte.
Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it
Die Flamme lodert, milder Schein
Durchglänzt den düstern Eichenhain
Und Weihrauchdüfte wallen.
O neig’ ein gnädig Ohr zu mir
Und laß des Jünglings Opfer dir,
Du Höchster, wohl gefallen!
Sei stets der Freiheit Wehr und Schild!
Dein Lebensgeist durchatme mild
Luft, Erde, Feu’r und Fluten!
Gib mir als Jüngling und als Greis
Am väterlichen Herd, o Zeus,
Das Schöne zu dem Guten!
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