Opus 115 Ouverture in do maggiore « per l’onomastico » (zur Namensfeier)
Maestoso – Allegro assai vivace
Opus 115 Ouverture in do maggiore « per l’onomastico » (zur Namensfeier) op. 115, 1808-marzo 1815, pubblicata in partitura e parti d’orchestra a Vienna, Steiner, aprile 1825, con dedica al principe Radziwill. GA. n. 22 (serie3/5) – B. 115 – KH. 115-L. IV,p. 124 -N. 115 – T. 191.
La composizione di questa Ouverture si è protratta attraverso un periodo di sette anni, più volte ripresa e lasciata; senza che, almeno in principio, il maestro abbia avuto un’idea precisa di quello che ne avrebbe fatto.
Il Nottebohm riporta alcuni abbozzi della metà del 1809 che portano il titolo: “Ouverture fur jeder Gelegenheit oder zum Gebrauch im Konzert” (Ouverture per ogni occasione o per l’uso in concerto) ripresi nel 1811, poi ancora nel 1812 intrecciati ad un certo momento con un tema vocale sui primi versi dell’inno alla gioia della Nona Sinfonia, ma senza nessuna analogia musicale con questa.
Altri definitivi abbozzi, in cui si vede l’Ouverture prendere la forma e consistenza attuale, sono quelli del 1814 e 1815. La partitura originale, conservata nella Nationalbibliothek di Vienna, porta il titolo “Ouverture von L. v. Beethoven am ersten Weinmonath 1814 – Abends zum Namenstag unsers Kaisers” (Ouverture di L. v. B. per il primo del mese del vino [ottobre] 1814. Di sera per il giorno dell’onomastico del nostro Kaiser).
Ma una tale data non può riferirsi al compimento dell’opera, avvenuto soltanto nel marzo successivo: potrebbe ben indicare l’indirizzo del lavoro orientato allora verso questo scopo, del quale per altro in seguito non si è fatta più parola, almeno ufficialmente.
L’ Ouverture fu eseguita soltanto il 25 dicembre 1815, nella grande sala del Ridotto di Vienna in una « Accademia » a beneficio del Burgerspital, insieme con il Cristo sul Monte degli Ulivi e la Cantata Meerestille und glückliche Fahrt (Bonaccia e viaggio felice). Essa incomincia con una grande e pomposa introduzione {Maestoso), a cui risponde il successivo Allegro assai vivace d’un carattere più che altro esteriormente festoso. L’orchestra si compone di 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, timpani e archi.
[Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]
Titolo ufficiale: Opus 115 Ouvertüre (C-dur) Widmung: Anton Heinrich Fürst von Radziwill NGA II/1 AGA 22 = Serie 3/5 Beiname: Zur Namensfeier, La Chasse
Composizione e pubblicazione: le prime bozze per una versione in mi bemolle maggiore (in 3/4) risalgono all’estate del 1809. Beethoven si dedicò all’elaborazione nel 1811 e di nuovo nel 1812/13, ma scrisse la partitura solo tra l’ottobre 1814 e intorno a marzo /aprile giù nel 1815. L’edizione originale in partitura completa e parti fu pubblicata da Steiner & Comp a Vienna nell’aprile 1825. Beethoven concepì l’op. 115 nell’estate del 1809, inizialmente come „overture zu jeder Gelegenheit oder zum Gebrauch im Konzert“. Una prima elaborazione del 1811 non fu completata e nel 1812/13 Beethoven cercò di integrare nel materiale dell’ouverture una composizione per “An die Freude” di Friedrich von Schiller. A questo punto gli schizzi cambiano in chiave. Beethoven li portò da Mi bemolle maggiore a Do maggiore, passando da 3/4 a 6/8 solo poco prima dell’inizio del lavoro sulla partitura autografa. La data „am ersten Weinmonath 1814“ fissa l’inizio della stesura della partitura autografa. L’aggiunta di Beethoven “„zum Namenstag unsers Kaisers“ dimostra che stava progettando un’esecuzione della nuova ouverture per il 4 ottobre 1814, che però non ebbe luogo. Alla fine dell’ aprile / inizio maggio 1815, dopo aver firmato il contratto con Sigmund Anton Steiner a Vienna arrivò il modello per l’ incisione. Beethoven vendette a Steiner l’ op. 115 assieme alle ouverture dell’op. 113 e 117 e altri lavori nella primavera del 1815, nell’ambito di un ampio contratto. Entro la metà del maggio 1815 Steiner doveva già avere i modelli, perché Beethoven richiese l’op. 115 poco prima o il 16 maggio per alcuni giorni per correggere il materiale (BGA 805). Alla fine dell’ aprile 1820 Beethoven ricordò a Steiner che la pubblicazione delle tre ouverture (BGA 1389) era ancora in sospeso. L’ op. 115 fu data alla stampa solo nella primavera del 1825, come si evince dalla lettera di Beethoven a Ferdinand Ries del 9 aprile 1825 (BGA 1957): „ich habe Ihnen eine overture in C 6/8, die noch nicht öffentlich] erschienen [geschickt], auch die gestochenen Stimmen erhalten Sie nächsten Posttag“
Partitura e parti, nonché due arrangiamenti per pianoforte a quattro e due mani, furono pubblicati il 30 aprile 1825 sulla Wiener Zeitung. Charles Neate aggiunse il titolo “Ouverture ,Namensfeier” alla copia per la Royal Philharmonic Society. Il titolo della partitura autografa „zum Namenstag unsers Kaisers“ documenta la legittimità di questo titolo, anche se l’edizione originale non lo riporta. Beethoven si oppose alla designazione “Ouverture à la chasse” in un concerto nel 1818. Nonostante ciò dopo il 1830 Maurice Schlesinger ne pubblicò a Parigi un’edizione intitolata “La Chasse, grande Ouverture en Ut” (Nottebohm/Beethoveniana l p. 38). Per la dedica vedere op. 108. Beethoven potrebbe aver pensato per questa dedica perché sperava che il principe von Radziwill mediasse nella dedica della nona sinfonia al re prussiano. Prima rappresentazione il 4 ottobre 1815 in occasione dell’onomastico dell’Imperatore. La sede di Vienna non è nota. Beethoven scrisse a George Smart a proposito di questa performance: „The one in C did not displease when performed on the 4th of October last year [1815] in the presence of Mr. N.[eate]“ (BGA 983). Un’altra rappresentazione ebbe luogo il 25 dicembre 1815 in un concerto di beneficenza a beneficio dell’ospedale cittadino St. Marx nella grande Redoutensaal dell’Hofburg di Vienna.
Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it
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