Hess 143 An die Freude (Alla gioia), Lied per voce e pianoforte (?)
Hess 143 – An die Freude (Alla gioia) H. 143 – KH. p. 122.
An die Freude (Alla gioia), su testo di Friedrich von Schiller. Si dice che Beethoven abbia messo in musica questo poema come lied per canto e pianoforte non prima del 1793, e che l’abbia poi offerto all’editore Simrock di Bonn, assieme ad altri lavori, nel 1803. Cfr. anche il rif. che ne fa il Kinsky/Halm nel numero di opus 52, a p. 122. [Può darsi che siano in realtà esistite due prime redazioni musicali del poema di Schiller. Un primo riferimento al pezzo risale al 26 gennaio 1793, e riguarda l’intenzione di Beethoven di mettere in musica il poema. Esso si trova in una lettera che Bartolomaus Fischenich, amico di Beethoven e professore di Legge all’università di Bonn, scrive a Charlotte von Schiller. Nella lettera Fischenich dice che Beethoven aveva l’intenzione di mettere in musica, strofa per strofa, il celebre inno. Charlotte era la moglie di Friedrich von Schiller. L’altro riferimento al pezzo è stato fatto da Ferdinand Ries nel 1803. Non si capisce se Ries si riferisse alla redazione del pezzo fatta dieci anni prima o a un’altra fatta intorno al 1803. Nottebohm ha fatto notare che nella raccolta Grasnick i ci sono dei brevi abbozzi risalenti al 1798-9. Non è plausibile che questi siano i rimasugli della redazione del 1793 e probabilmente si tratta degli abbozzi preparatori a quella del 1803. Ciò ha portato a ipotizzare che ci siano due redazioni perdute del poema. Biamonti cataloga questo numero (Hess 143, presumibilmente con riferimento alla redazione del 1793) come Biamonti II-A7, col titolo “Ati die Freude” e cataloga la redazione del 1798-9, come Biamonti 189, col titolo “Muss ein lieber Vater wohnen”, rafforzando così l’ipotesi delle due redazioni. Non c’è traccia di una versione completa per canto e pianoforte dell’inno di Schiller, e finché non verrà ritrovata l’una o l’altra di queste due redazioni, non c’è modo di dire se esse siano due versioni distinte o siano la stessa riferita a fonti diverse. Gli abbozzi vengono esaminati nel saggio di Robert Winter, The sources for Beethoven’s Missa Solemnis, in Beethoven Essays: Studies in Honor of Elliot Forbes, Harvard University Press, Cambridge, Mass., 1984, p. 233. Cfr. C/C, p. 265.]