Hess 89 Musik zur ein Ritterballet (Musica per un Balletto cavalleresco), riduzione per pianoforte
I) Marsch – II) Deutscher Gesang. Allegro moderato – III) Jagdlied. Allegretto (Deutscher Gesang. Allegro moderato). – IV) Romanze. Andantino (Deutscher Gesang. Allegro moderato) – V) Kriegslied. Allegro assai con brio (Deutscher Gesang. Allegro moderato) – VI) Trinklied. Allegro con brio (Deutscher Gesang. Allegro moderato) – VII) Deutscher Tanz. Walzer (Deutscher Gesang. Sezione breve)) – VIII) Coda. Allegro vivace – Andantino
Hess 89 – Musik zur ein Ritterballet (Musica per un Balletto cavalleresco), riduzione per pianoforte, inverno 1790 – 1791. H. 89.
Si tratta di un manoscritto autografo, conservato nella Beethovenhaus. Riproduzioni in fac-simile, separate, dei singoli numeri, escluso l’ottavo, esistono in pubblicazioni della Beethovenhaus medesima, in “Der junge Beethoven dello Schiedermair” e nella “Jeunesse de Beethoven” del Prod’homme. Pubblicazione integrale a stampa nell’ottavo fascicolo dei Supplemente zur GA. di W. Hess, 1964. Altra cosa è la riduzione per pianoforte di Ferdinand Dulcken, pubblicata da J. Rieter-Biedermann, Leipzig und Winterthur, 1872.
La riduzione per pianoforte di quest’opera, scritta dallo stesso Beethoven, non è ancora stata completamente pubblicata. Il n. 1 di questo lavoro è stato riprodotto in facsimile nel programma di sala dell’undicesima edizione del Festival di Musica da Camera 33 della Beethoven-Haus di Bonn nel 1913; i nn. 2 e 3 sono stati riprodotti in facsimile nel fascicolo Beethovens Handschrift, a cura di Max Unger, Veröffentlichung der Beethovenhauses Bonn, voi. 4, Quelle & Meyer, Lipsia 1926; i nn. da 4 a 7 sono stati aggiunti in facsimile al lavoro di Schiedermair Der junge Beethoven; il n. 8 non è mai stato pubblicato. Il manoscritto autografo dell’intera opera si trova alla Beethoven-Haus di Bonn.
La versione orchestrale è catalogata nel Kinsky/Halm come WoO 1. La riduzione per pianoforte è citata a p. 428, dove il n. 4, il “Minnelied”, è descritto come opera di mano ignota.
Alan Tyson, nel suo articolo “Notes on Five of Beethoven’s Copyists”, pubblicato nel «Journal of the American Musicological Society», XXIII, n. 3, autunno 1970, p. 466, sostiene che il “Minnelied” sia stato scritto con la calligrafia di Ferdinand Ries. L’autografo originale è andato distrutto a seguito di un incendio scoppiato accidentalmente in una sala del magazzino della Beethoven-Haus nel 1960. Esistono fotocopie dell’originale. La trascrizione completa per pianoforte è stata pubblicata da Rieter-Biederman, Lipsia/ Winterthur 1872, e più recentemente da Hess in SBG, voI. VIII, 1964, p. 7.
Giovanni Biamonti nel Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven, ILTE, Torino, 1968, p. 31, sostiene che l’edizione Rieter-Biederman era stata ridotta per pianoforte da Ferdinand Dulcken. Effettivamente non si può trattare di una riduzione fatta da Beethoven. Secondo Thayer, una volta esistevano delle parti vocali per questo lavoro, che ora sono andate perdute. Hess ha classificato queste parti “perdute” con il numero 116 di questo catalogo. Nel 1927 la Beethoven-Haus ha reso pubblica la riduzione per pianoforte del pezzo, come “Musik zu einem Ritterballett mit Gesang”, senza alcuna spiegazione di come, e in quali punti essa contenesse delle parti vocali. Cfr. Das Beethoven-Haus in Bonn und seine Sammlungen, di F.A. Schmidt e Fr. Knickenberg, Bonn 1927, p. 94.]
Hess 89 fa parte del progetto “La ricerca diventa Arte”
Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura dei nostri artisti collaboratori.
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