Biamonti 624 – Studio di prosodia su testo di Omero, 1815
Biamonti 624 – Studio di prosodia su testo di Omero, 1815, pagina 48 (Nottebohm, II, pagina 328). Portano l’indicazione: “Hexameter” (esametro). Il testo: “Wär es ein anderer nun dem wir Danaer ehrten mit Wettkamp(f)”.
Nota di Graziano Denini: In realtà si trova a pagina 49 del Manoscritto alle righe 1 e 2 ed occupa solo la metà destra dei righi mentre la metà sinistra è lasciata libera. È tratto dal 23° Canto dell’Iliade di Omero riga 274. “Atreus Sohn, und ihr andern, ihr hellumschienten Achaier, Für die reisigen stehn die kampfpreis’ hier in dem Kreife. Wär es ein anderer nun, den wir Danaer ehrten mit Wettkampf;“
[Il figlio di Atreo, e l’altro suo, l’acheo biondo,
Per i viaggiatori sta il prezzo della lotta qui nel cerchio.
Se ce n’era un altro solo, noi Danai onoriamo con la competizione;]
Le sue poesie furono spesso suonate da compositori contemporanei come C.P.E. Bach, Johann Friedrich Reichardt e Johann Abraham Peter Schulz, Felix Mendelssohn, Carl Maria von Weber e Johannes Brahms. Molti dei suoi poemi e le composizioni furono pubblicati su Musenalmanach.
Voss fu noto traduttore. Le sue più famose traduzioni sono appunto quelle di Omero. Dal 1818 al 1829, con l’aiuto di suo figlio Heinrich fece una versione su William Shakespeare in 9 volumi, e una su Aristofane. Tradusse anche le opere di Esiodo (1806), Teocrito, Bione di Smirne e Mosco (1808), Virgilio (1799, riveduto nel 1821), Orazio (1806), Tibullo (1810), Properzio (1830) e Ovidio (1798).
Per quanto riguarda le opere di Omero, apparvero nel 1793 e furono ripubblicate numerose volte durante la vita di Beethoven: 1806, 1808, 1814 ecc… Ancora oggi sono ristampate e sono la base della moderna conoscenza dei capolavori del Grande Cieco.
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