Biamonti 381 – Marce. Pagine 28, 29, 93 – 1803 circa. Menzionate da Nottebohm, pagine 55 e 56 del suo libro “Ein Skizzenbuch von Beethoven aus dem Jahre 1803”; di una di esse riporta uno spunto musicale La prima Marcia è in do maggiore; la seconda in sib maggiore. Scrive Nottebohm . “Aus der Stellung, welche die Skizzen zu den Märschen einnehmen, geht hervor, dass sie während des Arbeitens am Trauermarsch der Symphonie geschrieben wurden. Die erwähnten unbekannten Märsche, von denen einer (Seite 28) auch noch später (Seite 93) vorgenommen wird. Scheinen für die nämliche Sammlung bestimmt gewesen zu sein.”

[“La collocazione degli abbozzi delle Marce dimostra che sono stati scritti mentre (Beethoven) stava lavorando alla Marcia Funebre della Sinfonia (Eroica). Tutte queste marce, scritte a pagina 28, compresa quella scritta posteriormente a pagina 93,  (pag. 93) sembrerebbero esser state pensate per la stessa raccolta. Scrivono invece Lewis Lockwood e Alan Gosman nell’apparato critico introduttivo al loro volume Beethoven’s “Eroica” Sketchbook – A Critical Edition : “Landsberg 6, in addition to showing Beethovens work on the four-hand Marches for Op. 45, shows him trying out ideas for three marches in C major (pages 28-29 and 93, page 29, and page 45); for another in C minor, Hess 330 (page 155); a march in Bb major (page 29); and two in D major (page 45 and page 166). It is conceivable that while carrying out his plans for the Op. 45 Marches, he was thinking of assembling another group of similar pieces for piano, probably for two hands rather than four. But such a project did not materialize.” [Nel (quaderno di abbozzi) Landsberg 6, oltre a mostrare il lavoro di Beethoven sulle Marce a quattro mani per l’op. 45, esistono idee preliminari per tre marce in do maggiore (pagine 28-29 e 93, pagina 29 e pagina 45); per un altra in do minore Hess 330 (pag. 155) [questa Marcia Biamonti viene catalogata da con il numero Biamonti 396 e la definisce “Pezzo in forma di marcia” (abbozzo condotto quasi a compimento)] ; una marcia in si bemolle maggiore (pag. 29); e due in re maggiore (pagina 45 e pagina 166)[la Marcia n. 2 a pagina 166 è stata descritta da Nottebohm e catalogata da Biamonti come Biamonti 401 e cioè come “Pezzo che ricorda in principio un’Aria delle Stagioni di Haydn”]. È concepibile che, mentre stava realizzando il progetto per le Marce op. 45, Beethoven pensasse di riunire un altro gruppo di brani simili per pianoforte, probabilmente a due mani anziché a quattro. Ma un progetto del genere non si concretizzò mai.]
Anche Rachel W. Wade, nel suo articolo “Beethoven’s Eroica Sketchbook”, annovera alcuni schizzi di pagina 29 ad una seconda marcia in do maggiore concordando così con l’idea di Lockwood e Gosman; la Wade prova persino a individuare un’ipotesi di costruzione delle 7 Marce. Proveremo quindi a seguire il suo ragionamento e a ricostruire una ipotetica partitura pianistica di tutte queste Marce beethoveniane.