Biamonti 221- Abbozzi (4) in re minore per quartetto d’ archi.
Biamonti 221- Abbozzi (4) in re minore per quartetto d’archi. Si trovano alle pagine 58 (righe 1 – 6), 61 (righe 9 – 10), 64 (righe 5 -6), 65 (righe 5 – 7) del quaderno Landsberg 7 (così chiamato dal nome del suo antico possessore, il professor Paul Landsberg di Breslau); pubblicato in riproduzione a stampa da Mikulicz, dal quale li abbiamo riportati fedelmente, e corrispondono rispettivamente alle pagine 54, 57, 60 e 61 della sua pubblicazione. Sono da riferirsi alla parte finale del secondo tempo del Quartetto Opus 18 numero 1.
Biamonti 221 – 1 si trova a pagina 58 in tutta la pagina
Biamonti 221 – 2 = si trova a pagina 61 righi 9/10
Biamonti 221 – 3 = si trova a pagina 64 righi 5/6
Biamonti 221 n. 4 = si trova a pagina 65 ai righi 5/7
Note di Mikulicz
Schizzo n. 1: Ziemlich dicke Schriftzüge wie in den Trioteilen der vorigen zwei Seiten. 1) Am ehesten als oboe zu lesen, die Züge sind ganz verwischt, ebenso die erste Note a2. 2) sic!. 3) fp und b nicht sicher. 4) Dieser Takt und der erste der Z. 6 unsicher. 5) Im zweiten Akkord wurde vielleicht auch ein a1 bzw. D2 weggestrichen.
Schizzo n. 2: nulla da rilevare.
Schizzo n. 3: Hier und ff wieder schwarzer Tinte. Der Punkt nach f1 liegt auf der g1- Linie, der Notenkopf darunter auf der e1-Linie.
Schizzo n. 4: 3)Vielleicht ist eine (minima) g1 hier angedeutet. Der Schluß des Taktes ganz unsicher, die drei letzten Noten sind außerhalb der Zeile geschrieben. Die beiden d2 liegen ungefähr in der Fortsetzung des c2-Zwischenraumes, borher a2 oder g2. Im erste Takt der Zeile ist die (pausa ottavo) unsicher, sie sieht wie eine gedruckte Achtelpause aus, vielleicht sin Punkt nach c# und eine (semimininima) a1 zusammengelaufen, der Vertikalstrich beginnt auf der h1-Linie. Ueber der (croma) A ein Tintenfleck. 4)Etwas undeutlich. 5) Im Original cis, wahrscheinlicher ist noch die Lesung als (pausa di ottavo); die erste (semiminima) im Original e.
Il Mikulicz evidenzia che questi schizzi sono stati scritti con inchiostro usando una penna spessa come per gli schizzi del Trio alle pagine 56-57
Biamonti 221 (1) probabilmente ideato in origine per un’altra formazione (alla seconda misura troviamo un appunto, cancellato poi vistosamente, nel quale sembrerebbe esserci scritto “oboe”), viene poi inserito tra gli schizzi per il II Movimento del Quartetto op. 18 n. 1; gli arpeggi di re- iniziali sono comunque pensati per il violoncello (nel manoscritto “Vclo”)
Biamonti 221 (2) Mikulicz lo considera una pausa di semiminima col punto; per me è un LA di semibreve col punto (cioè tutta la battuta”)
Biamonti 221 (3) nel manoscritto “=de” quindi questo frammento è la variante di un altro frammento bisognerà quindi vedere dove si trova il “vi” (forse la II parte del Frammento Biamonti 221-4)
Graziano Denini
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